Sindrome di Wanderlust o del viaggiatore, ne avete sentito parlare?

Wanderlust: avete mai sentito parlare della sindrome del viaggiatore?

Sindrome di Wanderlust

Wanderlust: avete mai sentito parlare della sindrome del viaggiatore?

Quest’oggi cari amici vogliamo parlarvi di un argomento che potrebbe interessare davvero tanti di voi.

Quante volte, appena tornati da un viaggio, vi è capitato di provare una grande sensazione di vuoto, nostalgia ed inadeguatezza?

Ma soprattutto, quanti di voi non fanno in tempo a ritronare da una vacanza che pensano già alla prossima meta?

Tutto questo può essere riassunto in una sola parola: wanderlust o sindrome del viaggiatore.

 

Cosa significa Wanderlust

Wanderlust è un termine di origine tedesca che significa letteralmente “voglia di girovagare“, desiderio appunto di viaggiare, di fare di nuove esperienze, conoscere nuova gente e vedere nuovi posti in maniera quasi spasmodica.

Dunque, care e cari Happy Agers, se anche voi pensate di avere la “Sindrome di Wanderlust“, ovvero, di essere tra coloro che hanno l’irrefrenabile impulso di viaggiare e che non riescono proprio a non partire per lunghi periodi, questa è l’occasione per scoprirlo.

Questa sindrome può sembrare un vero e proprio malanno, una malattia, e forse per certi aspetti lo è!

Vi starete chiedendo, ma da quando la voglia di viaggiare assume un’accezione negativa o addirittura finisce per essere considerata una malattia?

Partiamo col dire che esistono due tipi di viaggiatori.

I viaggiatori che amano semplicemente viaggiare e si godono l’emozione e l’esperienza del momento, e poi ci sono viaggiatori per i quali la voglia di viaggiare diventa quasi un’ansia costante, un malessere che si attenua solo quando si fissa una nuova data di partenza. Questo tipo di viaggiatore vive in funzione del prossimo viaggio.

Dunque, quando si fa parte di questa ultima categoria, si può dire di avere la malattia del viaggiatore.

Dovete sapere che questa sindrome è stata riconosciuta dalla comunità scientifica. Secondo la scienza, infatti, alla base di questa sindrome ci sarebbe una forte componente biologica, in quanto il responsabile di questo impulso sarebbe un gene specifico: il recettore della dopamina D4 sarebbe il responsabile dell’amore per il viaggio. Eppure non tutti sono consapevoli di avere la sindrome di Wanderlust.

Ed allora, come riconoscerla?

 

Come riconoscere la sindrome di wanderlust?

Ci sono dei segnali inequivocabili che vi permetteranno di capire se siete affetti da questa sindrome.

  • Desiderio di organizzare viaggi in continuazione;
  • Passione sfrenata per tutto ciò che ruota attorno all’argomento;
  • Risparmiare i propri soldi e spenderli tutti in viaggi;
  • Non riuscire a star fermi in un solo luogo per lunghi periodi;
  • Visitare il maggior numero di posti possibile;
  • Sentirsi frustrati dalla quotidianità;
  • Si è felici e soddisfatti solo se si viaggia;
  • Chi ne soffre sta male fisicamente e psicologicamente quando non può viaggiare.
  • Soffrire di mal di casa;
  • Sentirsi angosciati quando non si ha la possibilità di viaggiare;
  • Al ritorno da un viaggio, si sente già il bisogno irrefrenabile di ripartire.

 

Dunque la sindrome di Wanderlust si manifesta quando il viaggio viene messo al centro della prorpia vita.

 

E voi, ne avevate mai sentito parlare? Pensate Anche voi di avere la sindrome del viaggiatore e di essere fra coloro che non riescono a stare fermi troppo a lungo e sentono l’irrefrenabile desiderio di esplorare il mondo? Fatecelo sapere nei commenti.

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