Vieste e Peschici: le perle del Gargano tra leggende, mare e natura

Vieste e Peschici: le perle del Gargano tra leggende, mare e natura

Vieste e Peschici

Vieste e Peschici: le perle del Gargano tra leggende, mare e natura

Febbraio in questi giorni è piuttosto clemente, tanto da concederci qualche timida giornata di sole. Certo, manca ancora un mese per la stagione dei fiori ed infatti, sono previste ancora delle settimane piuttosto fredde ed uggiose.

Ma dopo diversi mesi di freddo, queste giornate non fanno che catapultarci inevitabilmente verso l’estate, risvegliando pian piano in tutti noi, quell’assopita voglia di mare.

E quando si pensa al mare, una delle regioni tra le più amate da voi viaggiatori, proprio per le sue acque cristalline e dalle mille sfumature di blu è la Puglia.

Soprattutto durante il mese di Aprile, la Puglia si risveglia completamente, distese di campi pieni di colori, i mandorli che sfoggiano nuovamente i suoi fiori, i profumi, il sole, tutto in primavera acquisto un nuovo tono.

Ed allora, Care e Cari Happy Agers, cosa ne pensate di andare il Puglia nel mese di Aprile, magari in vista della Pasqua per respirare un po’ di aria di mare e di primavera pura?

Per fare un tuffo al mare, sicuramente c’è da aspettare ancora un po’, meglio dunque, andare alla scoperta di due tra i borghi più belli della regione, due vere e proprie “Perle del Gargano“.

 

Vieste e Peschici

Stiamo parlando di Vieste e Peschici, due borghetti che si affacciano a picco sul mare blu dell’Adriativo. Queste due cittadine pugliesi nascono come un fiore dalla roccia, una roccia che resiste con forza e tenacia all’azione incessante del mare e del vento.

Il titolo di questo articolo non è casuale, infatti, cari amici, dovete sapere che Vieste e Peschici si contendono da sempre il titolo di “Perla del Gargano”, ma noi non abbiamo preferito essere neutrali ed eleggere entrambe come tali.

Ma vediamo cosa ne pensate voi!

Da una parte abbiamo Vieste, suggestiva e romantica, un borgo medievale che ha conservato sino ad oggi, quasi immutate le sue caratteristiche.

Dall’altra parte abbiamo Peschici, un borgo raccolto, autentico, fatto di vicoli stretti e ripide scalinate in grado di offrire scorci stupendi con vista sul mare.

A Vieste e Peschici, si ha la sensazione che lì il tempo non sia mai passato, tutto scorre lentamente, odori, colori e sensazioni, tutto è rimasto proprio come sempre.

Sappiamo che siete molto curiosi e che non vedete l’ora di scoprire questi due borghetti pugliesi, così, se non avete altri programmi partite con noi a Pasqua. CLICCARE QUI per scoprire tutti i dettagli.

 

Cosa vedere a Vieste

Iniziamo questo nostro tour in Puglia proprio da Vieste.

Non possiamo che iniziare il nostro tour nella città di Vieste con un racconto. In particolare da alcuni versi:

…E così la gente lo ammira
da allora gigante di bianco calcare
che aspetta tuttora il suo amore rapito
e mai più tornato!
Ma io ti aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…Si dice che adesso, e non sia leggenda,
in un’alba d’agosto
la bella Cristalda risalga dall’onda
a vivere ancora una storia stupenda…

Si tratta dei versi intonati da Max Gazzè per raccontare la romantica e al tempo stesso struggente leggenda di Pizzomunno e Cristalda, una storia ambientata proprio sulla spiaggia della città di Vieste.

 

La scala dell’amore

Dovete sapere, cari amici, che i versi di questa bellissima canzone sono stati incisi sui gradini della “scala dell’amore. Si tratta di una delle scale che collegano la parta alta della città vecchia con il corso Fazzini, situato proprio vicino al municipio del Comune di Vieste.

La scalinata dell’amore è stata realizzata in occasione della 1° Vieste in Love. I più romantici hanno dato a questo simbolo un significato magico, dando luce ad una nuova leggenda metropolitana.

Si dice infatti che percorrendo la scalinata insieme alla persona amata si rimarrà uniti per sempre. Questo ha fatto si che Vieste fosse ribattezzata anche come “la città dell’amore”.

Ma cerchiamo di capirne di più invece sulla leggenda di Pizzomunno e Cristalda.

 

La Spiaggia della Scialara

Per capire la storia a cui si riferisce Max Gazzè, ci didigiamo alle pendici dello sperone roccioso sul quale sorge la cittadina, ovvero, sulla spiaggia della Scialara.

Questa spiaggia di estende per circa tre chilometri ed è caratterizzata da sabbia fine e dorata con acque basse ed un fondale sabbioso, perfetta per un’estate in sicurezza con i vostri nipotini.

Tuttavia, una volta in spiaggia non potrete fare a meno di notare un enorme monolite bianco alto ben 25 metri, simbolo incontrastato della città di Vieste.

Questa mastodontica roccia viene chiamata dalla gente del posto Pizzomunno. 

Ma per quale motivo viene così soprannominato?

 

La leggenda di Pizzomunno e Cristalda

Si racconta che un tempo a Vieste, villaggio di pescatori, vivesse un giovane bellissimo, forte e vigoroso, di nome Pizzomunno (in italiano pezzo di mondo). Nello stesso villaggio viveva una giovane fanciulla anch’essa bellissima, dai lunghi capelli color oro, di nome Cristalda.

I due giovani innamoratosi al primo sguardo, divennero inseparabili. Il giovane pescatore ogni giorno con la sua barca affrontava il mare dalle cui profondità emergevano le sirene, che con la loro voce dolce e soave cercavano di ammaliare Pizzomunno.

Le sirene, anch’esse affascinate dal giovane pescatore, gli offrirono il dono dell’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante.

Ma l’amore che il giovane nutriva per Cristalda, superava qualsiasi tipo di dono. Come spesso accadeva, i due giovani alla sera si rifugiavano intimi sull’isolotto di fronte alla costa. Ma le sirene, dopo l’ennesimo rifiuto di Pizzomunno, furiose più che mai, una notte aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare.

Invano fu il tentativo di Pizzomunno di salvare la sua amata. Il giovane devastato dall’ira e dal dolore, si pietrificò trasformandosi nel faraglione che oggi vediamo tutti sulla spiaggia della Scialara.

Ancora oggi si racconta che ogni cento anni Cristalda ritorna dagli abissi del mare per raggiungere il suo giovane amante e per rivivere ancora per una notte il loro amore.

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Il centro storico di Vieste

Dopo aver fatto il carico di emozioni, continua il nostro tour per Vieste. Non può passare inosservato il centro storico di Vieste, ovvero, da “Vieste vecchia” la parte più antica della città. Si tratta di un bellissimo borgo medievale che ha conservato sino ad oggi, quasi immutate le sue caratteristiche.

Un vero labirinto fatto di stradine, vicoli, piazzette, scalinate e scorci dipinti del blu del mare che fa capolino di tanto in tanto tra le casette color bianco candido.

 

Vieste cosa vedere: La porta “Ad Alt”

Per accedere al borgo antico dovete superare “Porta ad Alt”, ovvero, una delle tre porte delle mura che circondava un tempo la città. Porta ad Alt costituiva l’ingresso principale al borgo. Vi sono poi:

  1. Porta Grande che immetteva in Piazza del Fosso;
  2. Porta de bbasc o “del mare”.

 

Il castello Svevo di Vieste

Ci spostiamo ora alla volta del castello Svevo di Vieste. Il castello sorge in una posizione un pochino più defilata, precisamente ai margini del centro storico.

Sorge imponente ed autoritario su di una rupe a strapiombo sul mare che sovrasta la spiaggia della Scialara o “Spiaggia del Castello”.

Il castello costituisce una sede militare e purtroppo viene aperto al pubblico soltanto in occasione di eventi particolari.

Merita tuttavia una visita per ammirarne la struttura esterna e il meraviglioso panorama.
Anche il castello di Vieste è stato purtroppo oggetto di diverse angherie. In origine il castello, costruito attorno al XI secolo, presentava una struttura quadrata con torri cilindriche.

In seguito poi alle continue lotte tra il Papato e Federico II nel 1240, il castello subì numerosi danni ad opera dei Veneziani.

Successivamente nel 1242 Federico II decise di ricostruire nuovamente il castello.

Ma nel corso del cinquecento il Castello di Vieste fu nuovamente oggetto di diversi abusi ed assalti, questa volta da parte dei saraceni. Nel 1559 per volere di Pedro Afan de Ribera, vicerè del Regno di Napoli, il castello venne nuovamente riedificato.

Questa volta venne inglobata l’originale configurazione medievale, dotandola anche di artiglieria e munizioni, torri d’avvistamento.

L’originaria pianta quadrata, lasciò il posto all’attuale pianta triangolare con tre spigoli corredati a nord, est e ovest da tre bastioni cinquecenteschi, a punta di lancia.
A sud invece un tempo vi erano una torre più piccola, una cappella e tutta una serie di abitazioni crollate in mare nel 1646, in seguito ad un devastante terremoto.

 

Da Vieste è arrivato il momento di spostarci verso Peschici.

 

Cosa vedere a Peschici

Percorriamo solo pochi chilometri sa Vieste ed eccoci arrivati a Peschici.

Come già detto Peschici è una cittadina senza tempo, che conserva intatta la sua bellezza naturale. Ma non solo! Peschici è un borgo pugliese dalle origini arabe che custodisce tesori di inestimabile valore artistico, storico e culturale.

Come non restarne affascinati.

Ma vediamo quali sono i luoghi imperdibili da visitare a Peschici durante le vacanze.

Dal centro storico, con il suo castello normanno, alla Chiesa Madre di Sant’Elia, fino alle grotte naturali e all’Abbazia di Kalena, questa città offre una vasta scelta di attrazioni da visitare. In questo articolo, scopriremo i luoghi imperdibili di Peschici da vedere in un giorno.

 

Il centro storico di Peschici

Iniziamo la nostra passeggiata per il borgo, proprio dal centro storico di Peschici. Come detto Peschici sorge come un fiore su di uno sperone roccioso a pizzo sul mare e si erge ad un’altezza di ben 90 metri, offrendo un panorama straordinario. L’infinito del mare vi toglierà il fiato. Non solo, resterete affascinati dalle sue case bianche molto particolari. Alzando lo sguardo noterete un alternarsi di tetti spioventi e a forma di una cupola, tipici dell’architettura orientale. Questo denota come nei secoli, vi siano state diverse contaminazione date dalle diverse dominazioni.

 

Porta del Ponte

Tuttavia, per accedere al borgo antico, è necessario attraverso un arco con torre che i peschiciani chiamano “Porta del Ponte”, in memoria del ponte levatoio che chiudeva il paese.

 

Castello di Peschici

Dal strade strette ed intrecciate del ventro storico, di arriva poi al Castello di Peschici.

Il castello ha origini normanne e fu costruito tra il X e l’XI secolo secolo. Il castello fu costruito per scopi di difesa, in quanto le coste erano continuamente esposte agli attacchi da parte dei Saraceni e dei pirati. Nel corso del tempo il castello ha subito diversi interventi, ma nonostante tutto, sono ancora presenti dettagli e forme della struttura originale.

Durante il regno di Federico II, fu costruita la torre oggi conosciuta come Rocca Imperiale. Durante la dominazione spagnola, invece, il castello fu dotato di una cinta muraria per difendersi dalle incursioni dei Turchi.

Vi consigliamo di raggiungere la terrazza panoramica del castello per affacciarvi su di una finestra incredibile sul mare e sulle Tremiti che sa d’immenso.

Oggi l’edificio è proprietà privata, ad eccezione delle segrete con le prigioni e i depositi di armi. Da visitare è il Museo delle Torture che espone ben 60 pezzi di torture che risalgono dal Medioevo al Rinascimento.

 

Le chiese di Peschici

A poca distanza dal castello si trovano poi le chiese di Peschici come:

la Chiesa Madre di Sant’Elia, Santo protettore di Peschici. La chiesa risale al XIII secolo ed internamente ha una struttura a croce latina con sei cappelle laterali e tre interessanti iscrizioni latine. In questa chiesa sono presenti immagini della Via Crucis dipinte da Alfredo Bortoluzzi, un artista di fama internazionale trasferitosi a Peschici nel 1958.

Ci spostiamo poi sulla strada verso Vieste per vivitare la Chiesa della Madonna di Loreto costruita fra il XVI e il XVII secolo.

Sulla piccola Piana di Peschici, troviamo la chiesa di Santa Maria di Kalena. Un tempo questa costituiva una tappa fondamentale per i pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo. In passato questa chiesa piuttosto contesa, prima ai benedettini, poi ai cistercensi ed infine ai lateranensi, oggi purtroppo è dimenticata e quasi abbandonata.

 

Le spiagge più belle di Peschici

Come detto Peschici, custodisce diverse bellezze naturali.

Durante la stagione calda, vi consigliamo una visita alle grotte marine, dove è possibile scoprire le incredibili bellezze della nostra terra, le bianche formazioni rocciose a strapiombo sul mare, le calette e le bellissime grotte.

E che dire delle sue spiagge.

Scendiamo alle pendici dello sperone per scoprire quali sono le spiagge più belle di Peschici.

Ad ovest del paese si trova la spiaggia di Marina, senza alcun dubbio, una delle più grandi spiagge di Peschici ben attrezzata e frequentata dalle famiglie.

Ad est, invece, un po’ più defilata nascosta da un grosso masso, protetta dai venti c’è la spiaggia di Jalillo, poi La Cala, una caletta di ciottoli, oggi raggiungibile solo dal mare.

Ci spostiamo ora in località Tuppo delle Pile dove troviamo la spiaggia di Procinisco, una spiaggia particolarmente dorata e sabbiosa, come la spiaggia di San Nicola.

Continando la nostra passeggiata troveremo una roccia oltre la quale c’è l’incantevole Spiaggia di Zaiana.

Ma tra due delle spiagge più suggestive di Peschici sono la Spiaggia di Manaccora, con il bel trabucco sulla scogliera della Grotta degli Dei e la Spiaggia di Cala Lunga, anch’essa di sabbia finissima, circondata da vari trabucchi.

Chiude il litorale di Peschici la spiaggia di Sfinale, la quale prende il nome dai resti della torre di avvistamento saracena.

Si chiude così anche il nostro viaggio a Vieste e Peschici, un viaggio in due dei borghi che incarnano esattamenti le caratteristiche dei borghi mediterranei, i quali si fondono perfettamente con l’ambiente.

Ma dopo questa prima visita virtuale, nei borghi di Vieste e Peschici, voi a chi dareste il titolo di Perla del Gragano?

Come sempre fatecelo sapere nei commenti 🙂

 

 

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