Prodotti tipici Basilicata: un viaggio culinario tra sapori di altri tempi!

Viaggio culinario tra specialità ed i prodotti tipici della Basilicata

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Viaggio culinario tra specialità ed i prodotti tipici della Basilicata

Negli ultimi tempi, una delle regioni, che più di tutte ci ha piacevolmente sorpreso per le tante attrazioni naturalistiche, architettoniche ed artistiche, di cui è ricca, e per certi versi ancora inesplorate, è sicuramente la Basilicata, una terra lenta, che resta ancora un po’ lontana da quello che è il turismo di massa.

Una terra che stiamo pian piano imparando a conoscere ed apprezzare in ogni sua sfaccettatura. Una terra davvero affascinante fatta di luoghi suggestivi che restano nel cuore. Ad esempio, nei nostri viaggi vi abbiamo portati alla scoperta del bellissimo Golfo di Policastro, alla scoperta dei borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa e che dire poi del fantastico tour della Basilicata coast to coast?

Un perfetto mix tra natura, mare, montagna, arte e storia.

Davvero esperienze uniche ed emozionanti che lasciano dentro chiunque la visiti, il vivido desiderio di farvi ritorno.

Ed infatti, quest’oggi faremo ritorno proprio in Basilicata, questa volta però per fare un viaggio culinario tra le bontà ed i prodotti tipici della regione.

Scoprirete prodotti e piatti poveri ma dai sapori ricchi ed autentici, sapori genuini e di qualità, sapori decisi ed inconfondibili ma anche sapori della terra semplici e d’altri tempi, proprio com’è la Basilicata, una terra d’altri tempi.

Prodotti tipici Basilicata

Dagli ortaggi ai legumi, dalle carni agli insaccati, dalle paste fresche fatte a mano, ai dolci, dai formaggi sino a pizza, focaccia e taralli.

Ogni prodotto è fortemente legato alla terra ed alla sapiente cultura contadina, ogni prodotto è figlio di una stagione e delle tradizioni ed usanze più tipiche della regione.

Ed allora, care e cari Happy Agers, siete pronti a fare con noi questo viaggio tra i prodotti e sapori della Basilicata?

Ci sarà davvero da leccarsi i baffi!

I prodotti tipici della Basilicata sono davvero tanti, ci sarà l’imbarazzo della scelta su cosa assaggiare, ma quest’oggi vi proporremo alcune delle specialità che non possono proprio mancare in questo viaggio gastronomico della regione. Non solo, vi racconteremo la storia, alcune tradizioni e vi sveleremo anche qualche ricetta.

Non temete per la vostra linea, dopo tutta la fatica fatta nei viaggi precedenti tra ripide salite e faticosi sentieri e strade di montagna, siamo sicuri che non metterete su troppi chili. Badate però comunque a non esagerare!

Ma adesso scopriamo cosa mangiare e quali sono i prodotti tipici lucani.

 

Il Pane di Matera

Non possiamo che iniziare questo nostro viaggio tra i prodotti tipici della Basilicata proprio una delle eccellenze nonché simbolo della gastronomia della regione, ovvero, dal Pane di Matera. Il pane di Matera viene ancora oggi preparato secondo un’antica tradizione tramandata di generazione in generazione.

Il segreto dell’unicità del Pane di Matera è l’utilizzo rigoroso ed imprescindibile della farina di grano duro Senatore Cappelli. Ma non è tutto. A rendere il Pane di Matera così speciale è l’utilizzo del lievito madre, realizzato, si dice, anche con frutta secca di stagione. Questo piccolo trucco consentirebbe al pane di far crescere ulteriormente la massa.

A questo pane dalla tipica forma alta sono legate delle storie e delle tradizioni davvero uniche.

Le massaie un tempo, erano solite incidere le pagnotte con tre tagli. Questi tagli non erano casuali, ma avevano un significato religioso ben preciso, ovvero, era un modo per ringraziare Dio del pane quotidiano.

Dovete inoltre sapere, che un tempo ogni pagnotta aveva un peso di circa 3 o 4 kg, sufficiente per il sostentamento di un’intera famiglia per 7 o 10 giorni. Infine, il pane veniva portato per la cottura presso il forno del proprio rione. Prima però di essere consegnato, le massaie per riconoscere le proprie pagnotte, incidevano le iniziali del capo famiglia o con uno stampo di legno o con un coltello.

Assaggiare questo pane è davvero un’esperienza unica. Buonissimo da solo, ma accompagnato sicuramente è meglio.

 

Il caciocavallo impiccato

Ed allora proseguiamo pure il nostro tour dei sapori lucani per scoprire una delle tradizioni più antiche e golose della regione. Ci spostiamo questa volta a nord della Basilicata nell’area della provincia di Potenza per assaggiare il caciocavallo impiccato sulla brace ardente, una delle specialità lucane nostrane, ancora oggi molto apprezzate.

Si tratta di un caciocavallo poco stagionato, (al massimo un paio di mesi) realizzato con latte podolico e con poco sale, da mangiare sciolto su una bella fetta abbrustolita di pane.

Ma perché viene chiamato caciocavallo impiccato?

Sembra che il destino del caciocavallo sia segnato sin dalla sua nascita. Per farlo stagionare, il casaro terminato il suo lavoro di formatura, appende il formaggio con una corda ad una trave in legno.

Una volta trascorsa la fase di stagionatura, il caciocavallo è pronto per passare dalla trave alla brace.

La forma viene infatti legata sempre ad una corsa a circa 30 cm dalla brace, in modo che i carboni ardenti posizionati sotto la forma inizino a far sciogliere pian piano il formaggio.

Una volta raggiunto un colore rossastro scuro, con una lama di un coltello si fa cadere delicatamente la parte del formaggio ormai semi ammorbidita su di una bella fetta di pane caldo appena abbrustolito.

Vedrete, il connubio tra il pane bruschettato ed il caciocavallo fuso è un’esplosione di sapore.

Anche quella del caciocavallo impiccato è un’antica tradizione contadina, ancora oggi tramandata, e che negli ultimi tempi, si sta pian piano riscoprendo.

 

Peperoni cruschi con le patate

Dopo il pane di Matera ed il caciocavallo impiccato è la volta di passare ad una “croccante” ricetta tipica lucana, ovvero, i peperoni cruschi con le patate.

I peperoni cruschi sono uno dei prodotti lucani tra i più conosciuti.

Li si vede spesso passeggiando tra i vicoli bianchi dei paesi più antichi della regione. In Basilicata, vi è infatti ancora oggi, l’usanza di farli essiccare al sole, appesi ad un filo proprio come dei panni stesi.

Si tratta di uno degli ortaggi maggiormente utilizzati nelle preparazione dei piatti lucani.
È un peperone lungo e sottile, a basso contenuto di acqua e per questo si presta benissimo per essere essiccato.

Oltre ad assaggiarli in una delle tante trattorie del posto, vediamo ora come poter realizzare i peperoni cruschi con le patate anche a casa. Vi occorrono pochissimi ingredienti e pochissimi passaggi.

  • Sbucciate le patate e fatele bollire per circa 15 minuti.
  • Nel mentre tagliate a piccoli pezzetti i peperoni e friggeteli in padella.
  • Una volta pronte le patate, tagliatele a fette e fatele saltare per qualche minuto in padella insieme ai peperoni.
  • Aggiustate di sale ed ecco che il vostro piatto e pronto
    Per rendere questo piatto ancor più sfizioso, accompagnate il tutto con del buon baccalà!

 

Prodotti tipici della Basilicata: il tarallo aviglianese

Ritorniamo in provincia di Potenza per scoprire ora il “tarallo aviglianese”. Si tratta di un delizioso dolce classico della tradizione lucana, originario proprio del comune di Avigliano.

Conosciuto con il nome di “Lu Mustazzuol cu’ R’ zuccr” si tratta di un biscotto molto morbido e fragrante, ricoperto da una leggera glassa di zucchero profumata all’anice.

Anche questo biscotto ha alle spalle una storia ed una tradizione molto particolare.

Si racconta che nel XIX secolo, le famiglie più benestanti il giorno del matrimonio dei propri figli erano solite offrire questo tarallo, ai propri invitati.

Il tarallo aviglianese è diventato così uno dei simboli nuziali più diffusi. Una tradizione antica che si tramanda ancora oggi.

Sono molte infatti le famiglie lucane che hanno l’usanza di offrire agli invitati, assieme alla “bomboniera”, il tarallo aviglianese in segno di buon auspicio.

 

Ciambelle di patate fritte ricetta lucana di Carnevale

Un’altra specialità tipica lucana sono le ciambelle fritte di patate o graffe di Carnevale, un dolce semplice preparato con ingredienti classici, proprio in occasione del Carnevale.

Oggi però è possibile assaggiarle e trovarle nei panifici di ogni paese. Vengono utilizzati pochi e semplici ingredienti come come uova, latte, lievito, scorza di limone, zucchero, farina e burro. C’è però con ingrediente fondamentale, che non può proprio mancare nella ricetta delle graffe di Carnevale: “la patata”. È infatti la patata, a conferire all’impasto la morbidezza tipica di queste ciambelle.

Mangiate ancora calde sono davvero la morte sua.

Se volete poi replicare la ricetta una volta a casa, non dovete fare altro che:

  • Lessare le patate e schiacciarle con una forchetta.
  • Una volta fredde, unire alle patate tutti gli ingredienti farina, pizzico di sale, scorza di limone, l’olio e il lievito disciolto nel latte.
  • Lavorare il tutto finché non avrete ottenuto un panetto liscio.
  • Formate delle ciambelline che lascerete riposare per almeno due ore.
  • Trascorse due ore, mettere l’olio in una padella e farlo riscaldare.
  • Una volta ben caldo, cuocere le ciambelle fino a quando non saranno ben dorate da entrambi i lati.
  • Una volta fatte scolare per bene su della carta assorbente passate le ciambelle ancora calde nello zucchero semolato.

Vedrete sarà una ricetta divertente e golosa da preparare anche con i vostri nipoti. Non dimenticate di accompagnarle con crema di nocciole, marmellata o panna.

Ovviamente queste sono solo alcune delle tante specialità e dei prodotti tipici della Basilicata.
Ma direi che per il momento siamo abbastanza sazi e poi non vorrete davvero dover allargare il buco della cintura?

 

 

 

 

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