
Viaggio alla scoperta della Slovenia: parte 2
Se ricordate qualche giorno fa siamo partiti tutti insieme per un viaggio super rigenereante nella vicina e verde Slovenia.
Abbiamo avuto modo di visitare alcuni dei luoghi più esclusivi di questa meravigliosa terra come la poliedrica Lubiana, le stupende grotte di Postumia e l’affascinante lago di Bled.
Ma un solo viaggio non può bastare! La Slovenia è uno scrigno ancora ricco di tante gemme preziose da scoprire.
Slovenia cosa vedere
Così, dopo l’entusiamo che vi avete mostrato, abbiamo deciso di ritornare in Slovenia per farvi conoscere più da vicino altre tre bellissime mete un po’ inconsuete e lontane un po’ da quello che è il turismo di massa. Tre bellissime città che si affacciano sul bellissimo mare blu dell’Adriatico.
Ed allora, Care e Cari Happy Agers, ecco in Slovenia cosa vedere in questo secondo viaggio.
Vi porteremo a Capodistria, una città che incanta per la sua storia, la sua architettura e il suo affascinante mix di culture. Poi poi ci sposteremo ad un’altra bellissima città di mare, Pirano, vero e proprio gioiello della costa slovena, nonché uno dei villaggi più belli della nazione. E per concludere un bel giro di carte a Gran Casinò di Portorose, senza alcun dubbio, la località turistica più nota della Costa adriatica slovena.
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Slovenia cosa vedere: Capodistria
Iniziamo questo nostro tour delle cose da vedere in Slovenia da Capodistria, soprannominata Capodistria la “porta sul mondo”. Vediamo perché.
Anche se al primo sguardo potrebbe dare l’impressione di una città prettamente marittima ed industriale, questo grande centro dell’Istria Slovena, nasconde diversi angoli, davvero caratteristici, che raccontano e testimoniano il suo antico e drammatico passato.
Mentre vi addentrate tra le vie della città vecchia, non potrete fare a meno di notare come Capodistria sia stata strettamente legata al nostro Paese. Le sue architetture, i suoi palazzi signorili, tutto rimanda alla dominazione veneziana.
Tuttavia, le sue origini sono ben più antiche. Si suppone, infatti, che risalga ai tempi dei Greci.
Ma le pagine più importanti della sua storia sono state scritte quando l’Istria passo dall’Austria, in mano al Regno d’Italia.
Ma come ben sapete, durante il secondo dopo guerra, la sconfitta dell’Italia, porto l’Istria e le sue città, sotto il controllo yugoslavo. Nonstante il grande esodo degli italiani verso l’Italia i pochi rimasti in terra d’Istria mantennero viva la lingua e le tradizioni, tanto che ancora oggi, in Slovenia si parla anche l’Italiano. Ma ora vediamo le tappe più interessanti da fare a Capodistria.
Piazza tito
Come abbiamo detto poco fa, passeggiando tra le vie della città vecchia, noterete le forte influenze della Serenissima, un esempio lampante è Piazza Tito che si colloca proprio al centro della città vecchia. Vi sembrerà più di essere tra i vicoli di Venezia più che in una città della Slovenia. Pensate che i palazzi che la circondano, risalgono al XV secolo e da allora sono giunti ai giorni nostri esattamente come erano allora.
Palazzo Pretorio
Uno dei palazzi più rappresentativi, che sicuramente non passerà inosservato, è Palazzo Pretorio, un tempo sede del podestà. Diventata oggi sede del Comune di Capodistria, questo palazzo sorprende per la sua facciata caratterizzata da straordinari stemmi, da bassorilievi, dai leoni di San Marco ed da una lunga merlatura che la sormonta. Ma non solo. Sono fantastiche anche le tante nicchie che ospitano i busti raffiguranti alcuni dei più celebri capitani e podestà.
La Torre Civica
Ci spostiamo ora solo qualche metro. Anche questa tappa non può passare inosservata. Stiamo parlando della Torre Civica che grazie ai suoi 36 metri d’altezza si rende visibile da ogni punto delal città. Siamo giunti alla parte più difficile di questo viaggio, ma atletici come siete non avrete difficoltà a salire le scale che vi porteranno sino in cima, per ammiarare poi, un bellissimo panorama che da su tutta la città vecchia e su tutta la baia.
Ma la particolarità di questa torre è che ospita una delle campane più antiche di tutta la nazione. Pensate, che risale al 1333.
Kidriceva Ulica
Da piazza tito, prendiamo ora Kidriceva Ulica, ovvero, una delle strade più importanti e caratteristiche della città. Questa strada è inoltre così importante perché collega Piazza Tito con Piazza Carpaccio e il lungomare.
Palazzo Belgramoni-Tacco
Mentre passeggiate in via Kidriceva Ulica, noterete Palazzo Belgramoni-Tacco, straordinario esempio di barocco risalente al ‘700. Nel palazzo ha sede il Museo regionale di Capodistria il quale ospita diversi reperti e opere davvero importantisse come: antiche mappe del porto, affreschi medievali, sculture e dipinti di stile italiano del ‘500.
Lungomare di Capodistria
Ma ora ci dirigiamo verso il Lungomare di Capodistria che costeggia buona parte del centro storico, per una rilassante passeggiata e per ammirare la città dal mare o per fermarsi in uno dei tanti ristorantini o caffè tipici.
Ma ora è arrivato il momento di lasciare Capodistria per dirigerci in un’altra delle tappe più significative della Slovenia.
Slovenia cosa vedere: Pirano
Alla domanda in Slovenia cosa vedere, rispondiamo che Pirano è sicuramente una di quelle tappe che non devono assolutamente mancare.
Pirano è senza alcun dubbio, il luogo ideale per trascorrere alcuni giorni in completo relax, una città da vivere a piedi e da vivere lentamente.
Piazza Tartini
Ma iniziamo il nostro tour da Pirano da Piazza Tartini, cuore indiscusso della città.
La piazza è dedicata al celebre violinista Giuseppe Tartini del quale è possibile ammirarne la sua statua al centro della piazza.
Passeggiando per la piazza potrete ammirare anche eleganti edifici come il Palazzo del Municipio e la Chiesa di San Pietro, ma quel che attirerà in modo particolare la vostra attenzione è un edificio in stile gotico-veneziano che riporta la scritta
“Lassa pur dir”, ovvero “Lascia che dicano”.
Ma questa non è una digitura casuale, ma aleggia attorno a questo edificio una leggenda. La leggenda racconta che la casa apparteneva un tempo ad un ricco mercante di Venezia, il quale era legato sentimentalmente ad una ragazza del posto.
Questa relazione era oggetto di diversi pettegolezzi e la cosa disturbava di gran lunga la giovane donna. Così il mercante, fece incidere sulla facciata del palazzo quella scritta.
Piazza 1 Maggio
Un’altra piazza degna di nota è Piazza 1 Maggio, conosciuta anche come Piazza Vecchia. Durante il medioevo era questa la piazza principale della città. La particolarità di questa piazza e la grande e bianca cisterna che occupa la piazza. Pensate che la cisterna, fu costruita alla fine del XVIII secolo in seguito ad un forte periodo di siccità.
La cisterna aveva infatti la funzione di raccogliere l’acqua piovana che in caso di necessità veniva depurata e poi pompata in superficie.
La cinta muraria
Ma passiamo alla nostra prossima tappa. Come non notare mentre esplorate Pirano la fantastica cinta muraria che circonda la città? Quel che balza all’occhio è come queste mura dalle origini medievali, siano arrivati sino ai giorni nostri in ottimo stato di conservazione. Vi consigliamo però di raggiungere il colle Mogorone, dove si trovano le mura ancor meglio conservate. Non solo, da qui potrete ammirare il panorama, un vero spettacolo che vi lascerà senza parole.
Dovete però sapere, cari amici, che le mura durante i secoli sono state più volte ampliate man mano che si ampliava la città .
Le mura sono poi interrotte da ben sette porte d’ingresso, la più bella è Porta Delfin costruita nel XV secolo in stile gotico, per volere del podestà Delfin, la porta presenta uno stemma composto da tre delfini.
Chiesa di San Giorgio
Mentre percorrete i dedali, le piazze e le vie della città, noterete alzando lo sguardo la Chiesa di San Giorgio, visibile da ogni punto della città. La chiesa, edificata nel XIV secolo si trova su una collina che domina dall’alto Pirano.
La chiesa è dedicata a San Giorgio, nonché, santo patrono della città. Si racconta che San Giorgio abbia salvato Pirano durante una forte tempesta.
Osservando bene questo edificio, noterete segni chiari dell’influenza della dominazione veneziana. Il campanile della chiesa, infatti, è molto simile a quello della Basilica di San Marco.
Ma non vorrete davvero ammirarlo solo dal basso. Forza e coraggio, vi attendono 146 gradini per fotografare un meraviglioso panorama a 47 metri d’altezza.
Vedrete il giuco vale la candela.
Lungomare di Pirano
Ed ora, è arrivato il momento di rilassarsi, e dove farlo se non sul fantastico lungomare di Pirano? Questo è il luogo ideale per una romantica passeggiata al tramonto.
Il lungomare di Pirano è un luogo suggestivo, lo è soprattutto il suo porto, dove le barche attraccate che oscillano dolcemente sul mare calmo, infondono un senso di pace e serenità uniche.
Se vi tratterrete fino alla sera, potrete anche fermarvi in uno dei tanti ristorantini dove poter assaggiare ottimi piatti della cucina locale.
Slovenia cosa vedere: Portorose
Ma ora si è fatto tardi, una bella nottata rigenerante per poi proseguire il nostro tour. Si, perché in Slovenia le cose da vedere non sono ancora finite.
Vi porteremo ora a Portorose, nota località balneare della Slovenia, nonché, una frazione del comune di Pirano, che attira ogni anno visitatori provenienti da ogni parte del mondo per le sue bellissime spiagge, le quali hanno più volte ottenuto il titolo della Bandiera Blu.
Ma non sono solo le sue spiagge a rendere Portorose degna di nota. Dovete sapere che questa località è anche una famosa località termale di livello internazionale.
Questo grazie all’arrivo in passato di molti monaci benedettini i quali scoprirono le proprietà straordinarie delle acque di Portorose. I monaci istituirono così, il monastero di San Lorenzo, un luogo dedicato alle cure di chi soffriva di dolori reumatici.
Ma non è tutto! A Portorose è legata anche all’antica tradizione delle saline. Un tempo vi erano dei Magazzini del Sale dove i salinai collocavano la loro produzione di sale alla fine della stagione di estrazione. Ora i magazzini ospitano il Museo del Mare e offrono anche uno spazio per mostre ed eventi.
Ma se vi recate a Sicciole, potrete visitare il Parco naturale delle Saline. Pensare che qui il sale, viene estratto con un antico metodo tradizionale usato da più di 700 anni.
Dopo aver provato l’effetto benefico delle acque termali ed esplorato il fantastico mondo delle saline, è arrivato il momento di dar spazio ad un pò di divertimento.
Grand Casinò di Portorose
Ed allora, cari amici, come non fare tappa al Grand Casinò di Portorose?
Quello di Portorose è il casinò con la più lunga tradizione in Slovenia, offrendo, ai suoi visitatori diversi momenti di intrattenimento: dai giochi dal vivo ai tavoli, alle roulette elettroniche sino ad vasta selezione di macchinette slot più sofisticate.
E dopo qualche puntatina, si spera fortunata, si conclude il nostro viaggio in terra slovena, un mix di cultura, storia, natura, benessere e divertimento. Un concentrato di emozioni e sensazioni il tutto a due passi dall’Italia. E voi, quale parte del viaggio vi ha entusiasmati di più?
Come sempre fatecelo sapere nei commenti 🙂
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