San Nicola e Babbo Natale storie e racconti tra sacro e profano

San Nicola e Babbo Natale storie e racconti tra sacro e profano

San Nicola e Babbo Natale

San Nicola e Babbo Natale storie e racconti tra sacro e profano

Il 25 Dicembre si avvicina e le letterine per Babbo Natale fioccano a palate, con le richieste più fantasiose ed incredibili. Dai semplici videogioci, camion dei pomieri, bambole e cucine super attrezzate a razzi supersonici, armature scintillanti ed unicorni volanti.

Ed i vostri nipoti hanno già scritto la loro letterina?

Sappiamo che se solo poteste li portereste sulla luna. Già, cosa non si è disposti a fare per i propri nipoti? Davvero di tutto. Il legame tra nonni e nipoti è qualcosa di davvero speciale.

A Natale ad esempio, per far felici i proprio nipoti, molti di voi sono pronti a lasciare i panni da nonni per assumere quelli di un vero e proprio Babbo Natale, con tanto di barba bianca e sacco in juta.

La vera missione però è non farsi scoprire.

Ad ogni modo, vedere la felicità sul volto dei bambini alla vista di Babbo Natale è impagabile. Questo vecchietto paffuto, con il costume rosso a bordo di una slitta volante è da sempre l’idolo dei più piccoli, i quali ripongono in lui le loro speranze, i loro sogni ed i loro desideri più profondi.

Su di lui se ne raccontano di storie, ma noi oggi vogliamo raccontarvene una in particolare.

Dunque, care e cari Happy Agers, siete pronti a scoprire un’altra storia su Babbo Natale da raccontare ai vostri bambini?

 

La storia di San Nicola

Oggi, 6 Dicembre si festeggia San Nicola, Santo Patrono della città di Bari, una ricorrenza molto sentita dagli abitanti della città. Come ben sapete, le sue reliquie sono conservate nella Basilica Pontificia situata nel quartiere vecchio di Bari, arrivate nella città pugliese attorno al 1087, dopo essere state trafugate da Myra in Turchia (città dove il Santo è nato) da parte di alcuni marinai baresi.

Ma voi direte, cosa c’entra San Nicola di Bari con Babbo Natale?

Bene, cari amici, pare proprio che il mito di Babbo Natale sia legato al personaggio di San Nicola.

Vediamo perché.

La fama del Santo è dovuta al fatto che durante la sua vita ha compiuto diverse opere buone, moltivo per il quale, San Nicola è una delle figura sacre più amate e venerate non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.

Ad aver ispirato la figura di Babbo Natale, è un episodio in particolare della sua vita.

 

La dote in monete d’oro

Mosso a compassione per la crudele sorte a cui tre giovani fanciulle erano destinate per volontà del loro stesso padre, il quale meditava di farle prostituire per rivalersi dallo stato di povertà in cui era caduto, San Nicola gettò loro attraverso la finestra aperta dei sacchi d’oro, (nell’iconografia vengono rafficurate con palle d’oro) come dote per farle sposare ed avere così la possibilità di condurre una vita diversa.

Questa storia, diede a Nicola la fama di uomo generoso portatore di doni, (primo collegamento con Babbo Natale) ma anche patrono delle vergini e garante della fertilità.

 

I fanciulli salvati da una carneficina

Un’altra opera molto importante rimasta tra le memorie del Santo, che gli avrebbe fatto poi conquistare l’appellativo di “protettore dei bambini” è quella legata ad una storia da paura.

Si racconta che una notte tre ragazzi chiesero ospitalità in una locanda gestita da un uomo ed una donna, i quali, furono ben felici di accoglierli nella propria casa. Ma in realtà dietro tanta gentilezza si celava un motivo davvero agghiacciante.

L’oste e sua moglie erano soliti catturare e fare a pezzi con l’accetta le loro vittime. Stessa sorte toccò ai tre giovani finiti a marinare in salamoia. Un racconto degno dei più terribili racconti dell’orrore.

Finito il massacro, San Nicola bussa alla porta dell’oste e chiede di poter mangiare un piatto di carne. Ma al rifiuto dell’oste, il Santo si fece condurre in dispensa dove si trovavano i tre ragazzi, ormai fatti a pezzi e messi in salamoia per essere offerti poi come pasto durante una carestia.

Un miracolo si potrebbe dire, perché, i ragazzi vennero estratti dalla salamoia, vivi e vegeti. I tre fanciulli vennero così salvati da una vera e propria carneficina.

Per questo Babbo Natale è considerato il più degno precursore di San Nicola.

 

Collegamenti tra San Nicola e Babbo Natale

Altro collegamento è il nome: da Nicholaus in Santa Claus o Sinterklass nascerà il paffuto nonnino con la barba bianca dispensatore di regali per tutti i bambini, il quale diventerà popolarissimo a partire dal XIX secolo.

Altra coincidenza, che non sembra proprio essere proprio una coincidenza, è il fatto che anche Babbo Natale indossi dei vestiti di colore bianco e rosso, un richiamo specifico ai colori della tunica indossata da San Nicola.

E poi che dire dell’iconica barba bianca? Anche il santo portava una lunga e bianca barba, proprio come il nostro nonnino preferito.

Il Santo vescovo di Myra, è diventato così nel corso dei secoli fonte di ispirazione per tutti, tanto che l’associazione con Babbo Natale è diventata sempre più forte. Ma il collegamento più importante è che Babbo Natale, proprio come San Nicola è considerato dai bambini stessi come difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie.

Dai paesi anglosassoni, sino in Germania, ogni popolo lo ha fatto proprio, mescolando e superando sempre più il confine tra sacro e profano.

E voi, quali storie conoscete su Babbo Natale? Vi va di raccontarne qualcuna anche a noi?

Ma soprattutto, siete pronti a portare doni e tanti sorrisi ai vostri nipotini?

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