Rivalutare gli anziani: parla il leader dei pensionati della Cisl Patrizia Volponi
La novità del 2022 con la rivalutazione delle pensioni è un passo avanti, ma non basta per fronteggiare l’inflazione crescente. Il ruolo degli anziani nella società e la battaglia per allargare la platea per la cosiddetta quattordicesima.
Un periodo lungo e travagliato quello vissuto dai pensionati italiani negli ultimi anni. Tra la paura del Covid, l’isolamento tra le mura domestiche e un impoverimento crescente del proprio tenore economico. Qualcosa con il nuovo anno, il 2022, è cambiato ma ancora non basta per fronteggiare le necessità di coloro che sono in pensione. Patrizia Volponi è da sette anni il segretario nazionale della Fnp Cisl dopo aver ricoperto per anni il ruolo di segretario regionale del Lazio dei pensionati della Cisl.
Segretario Volponi, il 2022 è iniziato con una buona notizia per i pensionati con la rivalutazione dell’assegno pensionistico che non avveniva da anni
“Si , è stato un importante passo in avanti. Erano dieci anni che non c’era una rivalutazione delle pensioni in Italia. Esisteva solamente per quegli assegni più bassi prima fino a tre e poi a quattro volte il minimo. Da gennaio 2022, invece, è in atto una rivalutazione che vede una crescita dell’assegno previdenziale dell’1,70% per quelli fino a quattro volte il minimo, dell’1,53% per quelli da quattro a cinque volte il minimo ed oltre quel livello dell’1,27%. Una lunga battaglia per cercare di adeguare, almeno in parte, le pensione al crescere del costo della vita”.
E’ sufficiente in un momento storico nel quale vediamo una inflazione che galoppa in tutti i settori?
“Certo, è utile ma insufficiente se pensiamo che il tasso di rivalutazione delle pensioni ha preso in considerazione il dato Istat dell’inflazione dell’1,7% dello scorso anno. In poco tempo l’aumento dei prezzi ha visto un vero e proprio balzo in avanti con l’inflazione che è arrivata al 4,8%. Una situazione davvero difficile per milioni di anziani che si ritrovano con un ridotto e inadeguato potere d’acquisto”
Cosa incide maggiormente sul portafoglio dei pensionati italiani?
“Decisamente il caro bollette. Luce, gas , riscaldamento sono costi fondamentali e per certi versi non modificabili nella vita quotidiana delle persone più anziane. Stiamo vedendo aumenti incredibili che penalizzano tutte le famiglie ed in particolar modo i pensionati. Certo, ci sono stati degli interventi da parte dell’esecutivo, c’è la possibilità della rateizzazione delle bollette e dei bonus sociali per chi è in difficoltà economica ma queste misure non bastano. E poi registriamo la crescita record del prezzo della benzina in un Paese come l’Italia dove le merci si muovono in gran parte, almeno l’80%, su gomma. Le conseguenze sono gli aumenti generalizzati dei prezzi soprattutto del cosiddetto carrello della spesa: dalla pasta alla farina, dal pane al caffè a tanti altri prodotti alimentari di prima necessità che acquistano soprattutto gli anziani”.
L’altra battaglia che state portando avanti è sulla cosiddetta quattordicesima per i pensionati. Qual è l’obiettivo finale?
“La somma aggiuntiva detta anche quattordicesima viene erogata nel mese di luglio ai pensionati che percepiscono un assegno fino a due volte il minimo Inps cioè 1047 euro lorde al mese. Noi chiediamo a gran voce che venga alzata l’asticella fino a venire incontro alle esigenze di quei pensionati che percepiscono almeno 1569 euro lordi al mese”.
Periodicamente sui giornali si parla anche di una modifica per le pensioni di reversibilità. E’ qualcosa di concreto?
“ Assolutamente no. Le pensioni di reversibilità non devono essere toccate. In passato sono state già fortemente penalizzate e non è possibile pensare ad ulteriori modifiche o tagli. Tenga presente che su circa quattro milioni e mezzo di pensioni di reversibilità erogate l’87% dei percettori è donna”.
I pensionati sono pronti a riprendere la vita normale dopo questi ultimi tre anni davvero terribili anche psicologicamente?
“ Le persone anziane sono sempre più attive e sicuramente questi ultimi anni sono stati pesanti e terribili per tutti. Ho letto recentemente una bellissima frase su un quotidiano nazionale in cui si diceva che i settantenni di oggi conservano lo spirito dell’esploratore e sono disposti ad incuriosirsi, a battersi e persino ad illudersi. Ecco la trovo davvero indicativa ed adeguata al cambiamento degli anziani. Noi vogliamo contare, desideriamo essere gli esploratori del futuro e per questo motivo da tempo chiediamo una legge sull’invecchiamento attivo per essere sempre più presenti e incidere maggiormente nella società italiana”.
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