
I Ricciarelli di Siena, viaggio tra i sapori delle feste
Quando arriva il Natale, si sa, anche le tavole si imbandiscono di tutto punto e si arricchiscono di ogni bontà possibile ed immaginabile. Si tira fuori dal cassetto l’immancabile tovaglia rossa, si spolvera il centro tavola con il pungitopo e la candela dorata e ci si ritrova in cucina, per sfogliare i libri di ricette e il famoso “quaderno della nonna”, alla riscoperta delle ricette della tradizione di famiglia.
Se anche voi state già pensando a qualcosa di tipico, ma al tempo stesso di semplice, da portare in tavola in occasione delle feste di Natale, seguiteci in questo viaggio tra i sapori delle feste più amati in Italia. Oggi iniziamo dalla Toscana.
Qualche tempo fa, ricorderete bene, vi abbiamo portati alla scoperta dei sapori della Val d’Orcia, un viaggio culinario davvero interessante fatto di prodotti autentici e genuini, come i pici, il pecorino di Pienza, la cinta Senese, la chianina e molto altro. Oggi rimaniamo nella provincia di Siena, per conoscere meglio una delle più gustose specialità delle feste natalizie: i ricciarelli di Siena.
Simbolo del Natale in Toscana ed ormai anche in tutta Italia, i ricciarelli di Siena sono dei dolcetti a base di mandorle, che hanno ottenuto il certificato Igp. Croccanti in superficie, morbidi e profumati all’interno, dalla caratteristica forma di chicco di riso, sono fatti con pochi e semplici ingredienti, molti dei quali avrete sicuramente già in casa.
Il profumo inconfondibile degli agrumi appena colti, la leggerezza dello zucchero a velo che candido si posa piano, il gusto deciso delle mandorle e gli albumi montati a neve, sono un’esplosione di profumi e dolcezza, a cui non saprete resistere. Non ci resta dunque, che prepararli.

Le origini dei Ricciarelli Senesi
Prima di metterci a lavoro, desideriamo prima raccontarvi qualcosa in più sulle origini di questi biscotti venduti in tutto il mondo.
Chiamati anticamente “marzapanetti alla senese” o “morselletti“, ovvero piccolo morso, i Ricciarelli venivano preparati un tempo nei conventi, nelle botteghe degli speziali, nelle farmacie e in tutti quei luoghi dove si disponeva di spezie ed aromi.
Non si hanno purtroppo notizie certe circa le origini dei Ricciarelli, ma quel che sappiamo con certezza è che sono una variante del marzapane senese, già presente intorno al XIV secolo nelle corti toscane e persino sulla tavola di Caterina Sforza nel giorno delle sue nozze. A Siena, il marzapane probabilmente era stato importato dall’Oriente. Proprio sulla base di quanto era in uso nei paesi orientali, i dolci venivano spolverizzati e si aromatizzavano con sapori e profumi diversi. Per i ricciarelli si ricorse alla vaniglia.
Tuttavia, il nome “ricciarello” compare per la prima volta in forma scritta solo nel XIX secolo e forse fa riferimento a qualcosa dalla forma arricciata. Secondo una leggenda, i Della Gherardesca, un’antica famiglia toscana di origine longobarda, in uno dei viaggi di ritorno dalle crociate, portarono con sé questi dolci arricciati che ricordavano, in qualche modo, proprio le scarpe dei sultani con le punte arricciate, in uso nei paesi arabi.
A testimonianza di quanto detto, in alcune antiche spezierie situate nei pressi di Piazza del Campo di Siena, sono visibili ancora oggi, sui soffitti, degli affreschi che riportano scritte in oro che fanno riferimento proprio ai Ricciarelli, Panforti e altri dolci tipici locali, lavorati una volta nelle antiche botteghe.
Nonostante sia evidente il forte legame dei biscotti senesi con il mondo Orientale, nulla è certo, tranne che questi famosi biscotti al profumo di agrumi, hanno davvero conquistato l’Italia, ma anche altre nazioni come la Francia.
Dopo aver rispolverato le origini dei ricciarelli, siete pronti care e cari Happy Agers a mettere le mani in pasta portando in giro un po’ di dolcezza con questi deliziosi dolci toscani?

La ricetta originale dei ricciarelli di Siena
Se desiderate preparali in casa con le vostre mani ecco tutto quello che vi occorre!
Secondo la ricetta originale che si tramanda da secoli, i Ricciarelli di Siena sono completamente privi di farina, dunque, adatti anche per chi soffre di celiachia. Il vero ricciarello si prepara inoltre, con la scorza di arancia.
Ecco allora le dosi per circa 50 biscotti
- 400 gr di farina di mandorle, oppure, di mandorle fresche;
- 400 gr di zucchero a velo + 500 gr per la formazione e la finitura;
- 2 cucchiaini di succo di limone;
- Buccia grattugiata di 2 arance;
- 4 albumi d’uovo a temperatura ambiente che corrispondono a circa 140 gr;
- A scelta 2 cucchiaini di estratto di mandorla amara;
- 2 bustine di vaniglia, oppure, i semi di due bacche fresche;
- Acqua.
Passiamo ora al procedimento dei Ricciarelli di Siena
È una preparazione in realtà molto semplice, ma se volete sentire ad ogni morso tutto il sapore degli agrumi, beh c’è un segreto che scopriremo più avanti.
1)In un contenitore, mescolate insieme gli albumi, la buccia d’arancia grattugiata, il succo di limone, la vaniglia e l’estratto di mandorla.
2) Con una frusta a mano, sbattere, fino ad ottenere un composto schiumoso.
3) Aggiungete ora lo zucchero a velo e la farina di mandorle.
4) Mescolate fino a quando non avrete ottenuto un composto morbido.
5) Formate ora un panetto e trasferitelo nella pellicola.
Ed ecco che arriva la parte più importante.
Il segreto per una perfetta riuscita dei ricciarelli sta semplicemente nel lasciare l’impasto a riposare in frigo per almeno 24 ore.
Non preoccupatevi se l’indomani non avete tempo per terminare i vostri dolcetti, perché più tempo restano a riposare più gli ingredienti avranno modo di sprigionare tutto il loro sapore e tutti i loro profumi. Dunque, potete benissimo lasciarli in frigo anche due o tre giorni.
6) Trascorso il tempo necessario, tirate fuori dal frigo il vostro panetto. Prima però di iniziare a realizzare i biscotti, cospargete un piano di lavoro con la metà dello zucchero a velo messo da parte precedentemente. Vi servirà per la finitura dei vostri biscotti.
7) Stendete con le mani il panetto fino ad ottenere un salsicciotto lungo e largo più o meno di 3 cm. 8) Una volta ottenuto il salsicciotto, con un coltello staccate dei tozzetti di impasto da 20 gr ciascuno.
9) Per ottenere la tipica forma a chicco dei ricciarelli di Siena, con le mani iniziate a modellare ogni tozzetto: appiattiteli al centro ed allungate le punte con le dita.
10) A questo punto, intingete ogni chicco nello zucchero a velo e adagiateli ben distanti tra loro in una teglia precedentemente foderata con carta antiaderente.
11) Ultimo passaggio, con le dita o con un pennellino, inumidite la superficie dei ricciarelli con dell’acqua, ed infine poi spolverate con abbondante zucchero a velo.
Tempi di cottura dei ricciarelli senesi
I ricciarelli senesi dovranno cuocere in forno per circa 18 minuti, ripartiti nel seguente modo:
- Cuocete in forno statico, nella parte centrale del forno a 150° per i primi 5 minuti;
- Successivamente alzate la temperatura a 170° per altri 5, 6 minuti finché non vedrete comparire sulla superficie dei biscotti le tipiche crepe dei ricciarelli.
- Trascorsi 6 minuti, abbassate la temperatura a 160° e lasciate cuocere ancora per 5 o 6.
Una volta cotti, fate molta attenzione perché sono molto delicati e morbidi, dunque, trasferiteli su di una gratella con molta cura.
Raggiungeranno la consistenza giusta dopo circa 60 minuti.
Ora non resta ora che assaggiarli. Ma noi siamo sicuri del risultato.
Come vuole la tradizione, i Ricciarelli si preparano e si regalano proprio in occasione delle Feste di Natale. Se, dunque, siete a corto di idee e quest’anno non sapete cosa regalare a parenti ed amici, con i ricciarelli di Siena farete davvero un gran bel figurone.
Quale regalo migliore se non quello di donare qualcosa fatto con le vostre mani? Per la confezione, vi consigliamo di acquistare delle bustine trasparenti per alimenti, in modo che si possa già intravedere il contenuto.
Richiudete con un bel nastro rosso e per concludere, se ne avete modo, decorate ulteriormente con qualche piccola pigna o con un ramoscello preso dal vostro albero di Natale. In alternativa, potete riporli in una bella scatolina di latta, con un nastro colorato e un bigliettino scritto di vostro pugno.
Oltre a regalarli, vi consigliamo di tenerne un pochino anche per voi, sono davvero troppo buoni per restarne senza.
Se, invece, preferite mangiare questi famosi biscotti alle mandorle direttamente sul posto, il periodo delle feste natalizie potrebbe essere l’occasione giusta non solo per assaggiarli, ma anche per visitare Siena ed i borghi della Val d’Orcia.
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