Rasiglia Umbria, il borgo dei ruscelli, dei mulini e delle strade in pietra

Rasiglia in Umbria, il borgo incantato dei ruscelli, dei mulini e delle case in pietra

Rasiglia Umbria

Rasiglia in Umbria, il borgo incantato dei ruscelli, dei mulini e delle case in pietra

Siete pronti per vivere una fiaba tra specchi d’acqua, ruscelli, casine in pietra, cascate e mulini? Quello che stiamo per visitare quest’oggi è davvero un paese delle fiabe, o meglio, un minuscolo paese incantato. Prima di svelarvi questo luogo misterioso, vogliamo fare una premessa.

In Italia vi sarà capitato diverse volte di visitare cittadine figlie della soave Venezia, una su tutte Comacchio, una città lagunare situata sulla costa nord dell’Emilia-Romagna. Ma Comacchio non è di certo l’unica. Un’altra piccola Venezia, si trova nel cuore della nostra Italia. Stiamo parlando di Rasiglia in Umbria, un luogo davvero magico che poche altre volte vedrete nella vita. Rasiglia, definita la “Piccola Venezia” dell’Umbria, in rapporto, potremmo dire che, rispetto a Venezia è in scala 1 / 100.

Dovete infatti sapere, che Rasiglia conta appena 40 abitanti e, rispetto alla Serenissima è davvero appena un soffio.

Ed allora care e cari Happy Agers, siete pronti per visitare Rasiglia in Umbria? Vedrete vi innamorerete di questo piccolo borghetto medievale, forse tra i più piccoli d’Italia.

 

Dove si trova Rasiglia

Rasiglia si trova nel cuore dell’Umbria ed è una piccolissima frazione montana del comune di Foligno. Dalla città dista circa 20 km ed è arroccata a 648 metri d’altezza. Fa, inoltre, parte della circoscrizione delle “8 Valli del Menotre”. In particolare, Rasiglia sorge intorno alla sorgente di Capovena che, assieme a tutte le altre sorgenti, da vita ai bellissimi corsi d’acqua che passano dal paesino.

Ora che abbiamo collocato dove si trova Rasiglia, non ci resta allora che partire insieme per questo splendido ed emozionante viaggio.

Come potrete immaginare, qui a Rasiglia a far da padrona è sicuramente l’acqua, per via dei tanti specchi d’acqua e dei tanti ruscelli che scorrono tra le vie del borgo in diversi punti.

Rasiglia infatti non a caso è conosciuta anche come il “borgo dei ruscelli“. Mentre passeggerete tra le stradine di questa piccolissima frazione di Foligno, sarete allietati dal piacevole sottofondo del fluire dell’acqua, dal cinguettio degli uccelli e da tutti gli altri dolci suoni della natura.

Questo è un piccolo paese delle fiabe, molto divertente da visitare anche con i vostri nipotini.

I ponticelli i legno ed in pietra, i ruscelli, la natura, gli specchi d’acqua, le fontane, le cascate, vi sembrerà di stare in quei luoghi che tante volte avete sognato da bambini.

Come al solito, prima di addentrarci tra le poche vie di Rasiglia, scopriamo qualcosa in più del suo passato.

 

La storia di Rasiglia in Umbria

La storia di Rasiglia inizia molti secoli fa, attorno agli inizi del XIII secolo (1210), periodo durante il quale, all’interno dell’archivio dell’Abbazia di Sassovio, sono state rinvenuti dei documenti che citavano “la Curtis de Rasilia“.

Inizialmente Rasiglia aveva una vocazione militare. Dovete infatti sapere che a Rasiglia venne fatto costruire il Castello dei Trinci, una fortificazione che aveva lo scopo di difendere un’importante tratta commerciale: “Via della Spina”, una rotta preposta ai traffici tra l’Adriatico e il Tirreno, tra Roma e la Marca d’Ancona (all’epoca corrispondeva all’incirca all’attuale regione Marche).

Tuttavia, durante il Seicento, da borgo militare, si trasformò in un fiorente polo industriale fondato sulla lavorazione di tessuti pregiati e caratterizzato da molti lanifici, tintorie, opifici tessili e mulini azionati dalla forza del fiume Menotre. Il suo, dunque, è stato un passato glorioso dovuto proprio all’abbondanza delle acque che popolano il borgo. Ma questo idillio durò poco.

Durante la seconda Guerra Mondiale, l’attività produttiva si sposta a Foligno ed ecco che Rasiglia inizia inevitabilmente a svotarsi. Ma la causa determinante dell’abbandono quasi totale del borgo è stato il terribile terremoto del ’97, che ha devastato ogni cosa. Ma Rasiglia non è stata abbandonata e ad oggi, del terremoto non resta alcuna crepa. Alcuni abitanti hanno deciso di restare, altri di ritornare, così il paese è tornato pian piano a splendere. Le case sono state restaurate, i vecchi mulini sono stati adibiti ad abitazione. Ed ecco che la vita, grazie anche al turismo degli ultimi anni, è tornata a scorrere, proprio come le sue acque.

 

Cosa vedere a Rasiglia in Umbria

Anche se piccolissima, vi sorprenderà scoprire quante cose ci sono da vedere a Rasiglia. Tuttavia, va scoperta lentamente, passo dopo passo, via dopo via, casa dopo casa. La lentezza sarà la vostra migliore compagna di viaggio.

 

Il laghetto Peschiera

Mentre passeggiate tra i vicoli del borgo, ad un certo punto vi capiterà di giungere ad un piccolo laghetto cristallino circondato da antichi mulini, chiamato Peschiera, situato proprio centro del paese.

 

La Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Proseguite il vostro cammino e fermatevi a visitare la piccola Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, situata vicino alle sorgenti d’acqua del paese. La chiesa venne eretta nel 1745, per volontà delle famiglie di Rasiglia, le quali pagarono per circa 10 anni ben 15 scudi. La chiesetta andò a sostituire la vecchie chiesa del castello, quest’ultima, andata completamente perduta.

 

Il vecchio mulino

Lasciata la chiesa, a pochissimi passi troverete un vecchio mulino, fiore all’occhiello di Rasiglia. Il mulino per diversi secoli è stato utilizzato per la macinatura del grano. Questo è uno dei pochi mulini rimasti intatti. Dunque, prendetevi tutto il tempo per catturare e far vostra il più possibile l’unicità e la storia di questo luogo.

 

Il telaio meccanico

E dopo il mulino, altro reperto davvero unico è il grande telaio meccanico “modello Jacquard” risalente alla fine dell’Ottocento, situato in una costruzione poco distante.

 

Lo storico lavatoio

Riprendete ora la vostra passeggiata tra i vicoli di Rasiglia ed ecco che prima o poi giungerete allo storico lavatoio, alimentato dall’acqua della sorgente di Capovena, utilizzato in passato dalle donne per lavare i panni.

 

La Fonte Capovena

Nel centro storico troverete poi le indicazioni per raggiungere la Fonte Capovena.  Questa fonte alimenta ancora oggi i canali di Rasiglia. Anticamente invece, permetteva il funzionamento dei mulini raccolti lungo il suo corso e forniva acqua corrente al lavatoio.

 

Il Castello di Rasiglia

Ultima tappa del nostro tour alla scoperta di Rasiglia sono i resti del Castello di Rasiglia. Purtroppo è giunto davvero poco sino ai giorni nostri. Oltre al mastio, un tratto delle mura e con due piccole torri difensive, il resto è andato completamente perduto.

Siamo giunti per ora al termine di questo viaggio seppur breve, ma ricco di emozioni e sensazioni

Rasiglia inoltre, può essere visitata tranquillamente in ogni stagione, perché ogni stagione offre nuove suggestioni e nuovi paesaggi. Ad ogni modo, in qualunque stagione decidete di visitarla, portate con voi sempre un ricambio, siamo sicuri che nemmeno voi sapere resistere alla voglia di sentire scorrere tra le mani l’acqua fresca e limpida dei suoi ruscelli, qualunque età abbiate.

 

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