
Sapori della Val d’Orcia
Quando la terra incontra mani attente e sapienti, insieme, non possono che dar vita ad eccellenze di prim’ordine. La Val d’Orcia è proprio questo, uno straordinario connubio tra natura, tradizioni, arte e soprattutto sapori unici, che hanno reso questa valle famosa in tutto il mondo, proprio per i suoi prodotti tipici.
Siamo nella coinvolgente ed accogliente Toscana, da sempre una delle regioni d’Italia più apprezzate per la varietà e la ricchezza delle sue terre sotto ogni aspetto, artistico, paesaggistico ed anche culinario. Non a caso, quando di parla di sapori ed eccellenze gastronomiche, non possiamo non fare un salto in Val d’Orcia, uno dei luoghi più belli, non solo della Toscana, ma anche d’Italia.
Difficile non lasciarsi incantare dalla bellezza di questa valle, un lembo di paradiso al confine con l’Umbria, più precisamente lungo la via Francigena, che da Siena porta al lago di Bolsena. La Val d’Orcia è stata infatti denominata area protetta, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Ed il perché, lo capirete da voi. Resterete davvero rapiti dal fascino di questi luoghi. Non solo. Verrete completamente travolti da un senso di pace e tranquillità, che spesso viene a mancare nella vita di tutti i giorni. Un viaggio dei sensi, che appagherà e nutrirà lo spirito e non solo.
Come avrete ben potuto capire, la Val d’Orcia, infatti non è solo paesaggi, colline, borghi e lunghe passeggiate, è anche gastronomia, prodotti tipici ed esperienze culinarie che non dimenticherete facilmente.
Siete dunque pronti cari e care Happy Agers ad intraprendere questo viaggio culinario alla scoperta dei sapori della Val d’Orcia?
Prodotti tipici della Val d’Orcia
Sono davvero molti i prodotti tipici della Val d’Orcia, ce n’è davvero per tutti i gusti. Formaggi e salumi dal gusto chiaro e deciso, l’olio d’oliva caratterizzato da note profumate e agrumate, ed ancora i vini dai toni corposi ed inebrianti, da accompagnare alle carni pregiate, tipiche di questi luoghi.
Sono sapori strettamente legati al territorio dove nascono, frutto di una lavorazione tradizionale tramandata da secoli.
Il Pecorino di Pienza
Iniziamo con una delle eccellenze indiscusse del territorio, ovvero, il “Pecorino di Pienza”. Questo tipo di pecorino, prodotto appunto a Pienza, un piccolo borgo a sud della Toscana con poco più di 2000 abitanti, è uno dei formaggi e dei prodotti più conosciuti dell’intera Val d’Orcia.
Ma perché il pecorino di Pienza è così particolare ed unico?
Unico nel suo genere, il pecorino di Pienza è il frutto di una combinazione di elementi riconducibili solo alla Val d’Orcia. La tipologia di terreno dove crescono le erbette delle quali le pecore si nutrono, conferiscono al latte un sapore particolare di alloro, castagna ed erbacei.
Quel che desta particolare stupore, è che le pecore che producono questo latte così pregiato, sono solo 3000 in tutta Pienza. Si tratta di pecore di origine sarda, che in passato i contadini sardi, grandi maestri nella lavorazione del pecorino, trasferirono in Toscana, iniziando a tramandare anche qui la produzione casearia della propria regione.
Pensate che anche Lorenzo il Magnifico si recava a Pienza per gustare questo formaggio.
Se non siete dei grandi estimatori dei sapori troppo piccanti, non temete, il gusto di questo tipo di pecorino non è molto piccante, a differenza di altre tipologie di pecorino. Tuttavia, vi sono diverse varietà di pecorino di Pienza, tutte caratterizzate da un sapore unico.
Abbiamo il rosso semistagionato, colorato con succo di pomodoro come rivestimento protettivo e il pecorino stagionato, con la crosta di colore nero.
Vi sono poi altre tipologie di pecorino, ancora più pregiate, quali: il pecorino nero, dal sapore asciutto e molto delicato, il pecorino stagionato in orci di terracotta avvolto in foglie di noce ed infine il pecorino stagionato in una grotta scavata nel tufo.
Questo tipo di lavorazione conferisce al formaggio un sapore davvero senza paragoni. Vi invitiamo dunque a provarlo per apprezzarlo in prima persona.

I pici
Altra specialità della Val d’Orcia sono i pici, una pasta fatta a mano molto simile agli spaghetti, ma più larghi, fatti soltanto con farina e acqua. Si tratta di un piatto della tradizione contadina, le cui origini si ritiene che siano riconducibili agli etruschi.
Il nome pici non ha un’origine certa, c’è chi pensa sia riconducibile a Marco Gavio Apicio, famoso gastronomo dell’antichità, chi pensa derivi da San Felice in Pincis vicino Castelnuovo, oppure, chi pensa abbia a che fare con il verbo “appiciare”, che in toscano significa lavorare la pasta a mano tirandola e allungandola.
Ad ogni modo i pici sono un tipo di pasta che ben si accompagna a diversi tipi di condimento, ma una delle ricette tipiche del territorio sono i pici all’aglione, un aglio più grande ma dal sapore più delicato, molto raro e difficile da trovare.
Non da meno sono i pici alle briciole, preparati con briciole di pane toscano soffritte in olio di oliva.
Tuttavia se desiderate assaggiare i veri pici, vi consigliamo di recarvi a Celle Sul Rigo, frazione di San Casciano dei Bagni, dove la tradizione dei pici è particolarmente radicata.
La Cinta Senese
Veniamo ora alle carni, altro prodotto d’eccellenza di questa terra. Se parliamo di carni non possiamo non parlare della cinta senese, una razza di carne di maiale allevata da secoli proprio in Val d’Orcia. Le sue carni pregiate sono ottime per realizzare molti piatti della gastronomia valdorciana, ma ancor di più, si prestano per la realizzazione di salumi tipici, tutti con denominazione d’Origine Protetta.
Tra gli insaccati realizzati con pura carne di Cinta Senese troviamo:
Il lardo, lasciato a marinare in vasche di marmo, la finocchiona di cinta senese, il salame, la gota, una guancia salata e stagionata; il prosciutto crudo stagionato almeno 12 mesi, il rigatino ed infine la Salsiccia stagionata.
Il segreto del sapore e del profumo unico di questi salumi è il processo di stagionatura.
La Chianina
Altra carne molto pregiata della Val d’Orcia è la chianina, una razza bovina italiana, che vi consigliamo vivamente di assaggiare. Un classico è senza alcun dubbio la bistecca alla fiorentina.
Le chiocciole della Val d’Orcia
Un altro dei sapori della Val d’Orcia, sono le chiocciole, tipiche del borgo di San Quirico. Si tratta di un piatto la cui ricetta si tramanda da generazioni e per realizzarlo occorrono le chiocciole, ovvero le lumache, la mortadella, il vino rosso ed il concentrato di pomodoro.
Il Panforte
Passeggiando tra i borghi della Val d’Orcia, in particolare durante il periodo natalizio, è possibile sentire il profumo del panforte appena sfornato. Si tratta di un tipico dolce della città di Siena, dalle origini molto antiche.
Durante il I sec d.c. vi erano i “pani mielati” a base di miele e farina, mentre, nel medioevo troviamo una “focaccia alla frutta”, realizzata con la frutta fresca fermentata. Fu nel XIII secolo, con la scoperta delle prime spezie provenienti dall’Oriente, che nacque il primo “panpepato”.
Successivamente furono introdotti nuovi ingredienti alla ricetta, come mandorle, noci e frutta candita tramite fermentazione (soprattutto melone) a sostituire la frutta fresca. Nonostante l’ordinanza impartita nel 1732, secondo la quale si proibiva la preparazione del pan forte fuori dalle mura senesi, grazie alla Via Francigena, il panforte venne portato anche a Roma e addirittura alla corte Austriaca.
Nel 1879 arrivò la vera svolta. In occasione del palio di Siena di quell’anno, nacque il “Panforte Margherita”, realizzato in onore della visita in città dei Savoia. Il Panforte Margherita, era una versione molto più delicata del panpepato.
Quello Margherita era caratterizzato da una copertura di bianchissimo zucchero vanigliato e da un impasto più chiaro, fatto da mandorle di Avola, aromatizzato con vaniglia, noce moscata e alla cannella. Ancora, il melone lascia il posto a zucca e cedro, e tutta la preparazione viene ulteriormente addolcita da miele, zucchero e pasta di marzapane.
L’olio d’oliva
In Val d’Orcia viene prodotto anche un ottimo olio extra vergine d’oliva, caratterizzato da un profumo davvero particolare che lo rende ben riconoscibile. Note fruttate dal sentore amaro.
Il Vino della Val d’Orcia
Non possiamo di certo concludere questo nostro viaggio gastronomico in Val d’Orcia, senza un buon bicchiere di vino Orcia DOC, tipico del territorio. Un esempio? Sono particolarmente rinomati il Sangiovese, il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano.
Questi sono solo alcuni dei prodotti tipici di questa fantastica terra, fatta di aromi e sapori indimenticabili. Se state viaggiando già con la fantasia, non vi resta che fare le valigie e partire per lasciarvi deliziare dai profumi e dai sapori valdorciani.
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