
I 10 presepi viventi più belli d’Italia, da nord a sud
Le case di tutto il mondo si sono accese di colori, addobbi e soprattutto degli alberi di Natale più belli e scintillanti.
Ma accanto all’albero di Natale vi è un altro grande protagonista: il presepe. Del presepe noi italiani siamo dei veri e propri cultori, basti pensare al noto quartiere di San Gregorio Armeno, nel cuore del centro storico di Napoli, dove quella del presepe è un’arte antichissima che si tramanda ormai da diversi secoli, un’arte ancora oggi più viva e sentita che mai.
Qui si trova davvero di tutto statuine, accessori, meccanismi elettronici, ovvero, tutto ciò che occorre per realizzare il proprio presepe.
Se c’è chi si accontenta di mettere sotto l’albero, una piccola capannina con Gesù, Giuseppe e Maria, c’è invece chi inizia a progettare il proprio presepe mesi e mesi prima, con grande dovizia di particolari, ambientazioni e scenari davvero unici. Una vera e propria passione legata ad un’arte intramontabile.
Eppure, oltre a capanne e statuine, vi è un’altra usanza che negli ultimi decenni sta prendendo sempre più piede nel nostro paese, ovvero, quella del presepe vivente.
Così, care e cari Happy Agers, dopo aver viaggiato in lungo e largo per scoprire gli alberi di Natale più strani e stravaganti del mondo, quest’oggi desideriamo invece portarvi alla scoperta dei presepi viventi più belli d’Italia.
Da nord a sud si mettono in scena delle rappresentazioni della natività davvero incredibili, ambientate nel magico scenario di alcune delle città e dei borghi più belli del nostro paese.
Ed allora cosa aspettate? Partite con noi per questo emozionante viaggio.
Prima di scoprire quali sono i presepi viventi più belli in Italia, è doveroso fornirvi qualche notizia circa le primissime origini del presepe.
Le origini del presepe
Dovete sapere che le primissime rappresentazioni del presepe risalgono al III-IV secoli. Si trattava per lo più di immagini simboliche, (il pesce ad esempio simboleggiava Gesù) impresse nei luoghi di ritrovo e nelle catacombe.
Altre rappresentazioni del presepe compaiono nel Medioevo, in particolare, grazie ad alcuni illustri pittori come Giotto e Botticelli, i quali illustravano la natività all’interno delle chiese per mostrare, alla popolazione analfabeta, le scene della vita di Gesù.
Così, da semplici disegni stilizzati, le rappresentazioni della natività, caratteirzzate inizialmente solo da Maria con in grembo Gesù, nel corso dei secoli si sono pian piano evolute ed arricchite di scenari, personaggi e particolari incredibili tanto da avvicinarsi sempre più in modo impressionante alla realtà.
Non solo! Dai luoghi sacri, pian piano il presepe è giunto nelle case del popolo.
Ma a quando risale il primo presepe vivente nel mondo?
Il primo presepe vivente della storia è stato messo in scena da Francesco D’Assisi il 25 Dicembre del 1223, nel paese di Greccio, in provincia di Rieti, con lo scopo di poter narrare alla popolazione, all’epoca per la maggior parte analfabeta, la storia della nascità di Gesù.
Un anno prima, il Santo prese spunto da un pellegrinaggio fatto in Terra Santa. Durante la sua permanenza in Palestina, San Francesco ebbe modo di partecipare alle funzioni liturgiche della nascita di Gesù, e ne rimase talmente colpito che, tornato in Italia, chiese a Papa Onorio III di poter inscenare la rappresentazione della natività.
Così, nel Natale del 1223, portò in una grotta situata nei bosco vicino al paese, una mangiatoia con della paglia, il bue e l’asino.
In realtà non si trattò di un presepe vero e proprio, quanto piuttosto di una messa celebrata in una grotta e non in una chiesa, perché all’epoca, non era concessa la rappresentazione di drammi sacri.
Il presepe di San Francesco, oltre ad essere stato il primo nella storia, diede il via alla diffusione del presepe anche nelle chiese con tanto di statuine scolpite poste accanto ai dipinti.
Ma il primo presepe realizzato con le statuette è stato realizzato da Arnolfo di Cambio nel 1283. Oltre a Gesù, Giuseppe e Maria, lo scultore aggiunse altri personaggi: i re Magi. Questo antico presepe è tutt’ora allestito nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
L’arte presepiale in breve tempo si diffuse in tutta l’Italia centrale, ma fu in particolare la città di Napoli a farne un’arte impareggiabile.
Ma quando arrivò il presepe a Napoli?
Nel corso del XV secolo il presepe raggiunse la città di Napoli, e da allora, il fenomeno e la diffusione dei presepi napoletani si estese a macchia d’olio. Ad esempio:
- nel 1324 ad Amalfi, venne allestita una cappella del presepe di casa d’Alagni;
- nel 1340, la regina Sancia d’Aragona portò come presente, alle suore Clarisse, un presepe come augurio per la nuova chiesa;
- molto famosa è anche la scultura di marmo dell’artista Antonio Rossellino, conservata nella chiesa monumentale di Sant’Anna dei Lombardi.
Nel seicento, vi è un ulteriore progresso, il presepe infatti, inizia ad arricchirsi sempre di più, non solo di personaggi, ma anche di molti elementi decorativi, in linea con lo stile barocco dell’epoca.
Il periodo d’oro arriva nel 1700, quando il presepe, oltre ad essere rappresentato nei luoghi sacri, inizia ad essere allestito anche nelle dimore dei nobili, i quali naturalmente facevano a gara a chi avesse il presepe più bello e più ricco.
Bene amici, dopo aver fatto luce su quelle che sono le origini e qual è stata l’evoluzione del preseper nel corso della storia, vediamo ora da nord a sud quali sono i presepi viventi più belli d’Italia.
I presepi viventi più belli d’Italia
Da nord a sud i borghi più belli d’Italia diventano un teatro a cielo aperto per mettere in scena la Natività. Tutto sembra così reale e si ha la sensazione essere parte integrante di uno dei momenti più importante della storia dell’umanità, la nascita del Messia.
La magia si respira ad ogni passo, ad ogni scorcio e ad ogni scenario. Oltre a mettere in scena la nascita di Gesù, il presepe vivente è l’occasione per riscoprire usi, costumi ed antichi mestieri.
Ma partiamo subito per la prima meta.
Il presepe vivente di Greccio
Non possiamo non tornare nel luogo dove si è tenuto il primo presepe vivente della storia, ovvero quello di Greccio.
Nella stessa grotta dove San Francesco d’Assisi rappresentò per la prima volta la nascita di Gesù, dal 1972 si tiene la rievocazione storica del presepe vivente di Greggio. Questo bellissimo borgo medievale, posto a 700 m.s.m è davvero lo scenario perfetto per mettere in scena un evento così importante e sentito dalla comunità del luogo, la quale si prepara con impegno al magico giorno.
La bellezza del luogo unita ai costumi d’epoca, alla bravura dei personaggi, alla ricercatezza dei dialoghi e delle scene, ne hanno nel tempo accresciuto sempre di più la fama.
Presepe vivente di Civita di Bagnoregio
Dopo il presepe vivente di Greggio, la nostra seconda meta è il presepe vivente di Civita di Bagnoregio. Questo è senza alcun dubbio uno dei presepi viventi più belli d’Italia, proprio per via dello scenario più unico che raro che lo ospita. Non a caso Civita di Bagnoregio è considerato uno dei borghi più belli del nostro paese candidato inoltre a diventare Patrimonio dell’Unesco.
Ogni anno, l’evento attira davvero tantissime persone provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. L’ambientazione così particolare di questo piccolo borgo fuori dal mondo è davvero perfetta per mettere in scena la Natività.
La magia vera si accende al calar del sole quando le luci del borgo ricreano un’atmosfera davvero unica.in grado di riscaldare i cuori ed ricreare quello che è il vero spirito del Natale.
Presepe vivente di Matera
Ed eccoci ora in una delle città più belle d’Italia, Matera. La magnifica ambientazione dei Sassi di Matera, sono lo scenario perfetto per ricreare la vita di Gesù. Le sue vie, le sue insenature, le casette in pietra, i suoi dislivelli, le sue grotte, tutto ricorda le tipiche ambientazioni dove il Messia è nato e cresciuto.
A Matera come Betlemme, si respira in questo periodo dell’anno magia, fede e grande senso di spiritualità, un’esperienza senza alcun dubbio da vivere.
Presepe vivente di Alberobello
Da Matera ci spostiamo in Puglia per ammirare la bellezza e l’unicità del presepe vivente di Alberobello. Nel cuore della città dei trulli, precisamente nel rione di Aia Piccola, torna ad accendersi anche quest’anno la magia del Natale. Oltre alle sue luminarie, è possibile partecipare al presepe vivente messo in scena dal 26 dicembre al 30 dicembre. Si tratta di un viaggio itinerante durante il quale avrete modo di ripercorrere, in un’ambientazione di fine ottocento, la vita di Gesù.
Giunto quest’anno alla sua 52^ edizione il tema del Presepe Vivente di quest’anno sarà “Come in cielo così in terra”, un modo per reinterpretare e realizzare in terra, il tanto ambito paradiso.
Oltre al Presepe Vivente avrete modo di ammirare la seconda edizione del Presepe di Luce. Passeggerete tra bellissime in installazioni luminose raccontate in filodiffusione, con il commento alle scene. Il presepe di luci sarà aperto al pubblico dal 27 novembre 2022 (inizio dell’Avvento) al 2 Febbraio 2023 (giorno della Candelora).
Presepe vivente di Pietrelcina
Altra città altro presepe, dopo Alberobello, da non perdere è sicuramente il presepe vivente di Pietralcina. Ogni anno nel cuore del centro storico del paese, viene interpretata la nascita di Gesù, un evento che attira sempre tantissimi visitatori provenienti da ogni regione. Passeggiando tra le vie del centro storico, vi sembrerà di essere a Betlemme e di essere improvvisamente catapultati nell’anno zero. Ogni cenno di modernità scompare completamente per dare al visitatore un’esperienza il più possibile fedele a quella che fu il contesto in cui il Messia nacque. Sono stati infatti ricostruiti scenari come botteghe, mercati, la corte di Erode e tanto altro.
Presepe vivente di Genga
Il nostro tour alla scoperta dei presepi viventi più belli d’Italia ci porta nelle Marche, dove si trova il presepe vivente più grande d’Italia, ovvero, il presepe delle Grotte di Frasassi, a Genga, in provincia di Ancona. La manifestazione si svolge infatti, su una superficie di 30.000 metri quadratisu e coinvolge ben 300 figuranti, che interpretano le varie figure del presepe come contadini, pescatori, pastori, che accompagnano i visitatori verso un sentiero che porta fino alla Natività. Qui si trovano altri personaggi impegnati a svolgere vari mestieri come falegnami, i fornai, i calzolai, gli scultori, i vasai, i cestai, le ricamatrici e le tessitrici tutti non solo indossano costumi dell’epoca, ma sono anche muniti degli antichi strumenti della loro arte.
La vera particolarità del presepe vivente di Genga è la sua cornice particoalre paesaggistica data dall’incanto delle roccie naturali, rese ancor più suggestive da questo evento così magico e sentito.
Presepe vivente di Ronzo Chienis
Ci spostiamo ora al nord, dove si trova il presepe vivente di Ronzo Chienis in Trentino Alto Adige. Oltre cento figuranti partecipano al racconto della Natività, tutti accuratamente intenti ad interpretare un ruolo, in accurati costumi d’epoca confezionati con dovizia di particolati. Il tutto viene condito con musiche in tema per far vivere al visitatore momenti emozionanti e carichi di sentimento. Un’occasione per riscoprire usi, costumi antichi mestieri e tradizioni di un tempo lontano.
Presepe vivente di Calavino
Restiamo sempre in Trentino per visitare un altro dei presepi viventi più belli d’italia. Siamo a Calavino, il un piccolo paese in provincia di Trento. Qui rivive una piccola Betlemme, caratterizzata da circa 100 figuranti i quali interpretano un ruolo ben preciso, per raccontare un percorso storico e religioso fatto di grande fede, magia e spiritualità. Passeggiando tra le vie di Calavino riscoprirete inoltre antichi mestieri come calzolai, vasai, incisori, falegnami, arrotini, pittori e musicisti, ma non solo. Vi imbatterete tra tipiche sono le locande e mulini, fino all’arrivo alla capanna.
Il tutto è reso ancor più suggestivo dalle note musicali dei brani di Natale.
Presepe vivente di San Biagio
Restiamo sempre al nord, questa volta però ci spostiamo in Lombardia, precisamente a San Biagio, in provincia di Mantova. Questo piccolo borgo, si trasforma per l’occasione in un piccolo villaggio popolato da ben 150 artisti attori.
In modo da rendere ancor più veritiera la scenografica del presepe vivente, per le vie del paese vengono allestite tante capanne ognuna delle quali racchiude una famiglia.
Presepe vivente di Montefiore Conca
Siamo giunti alla nostra ultima tappa di questo viaggio alla scoperta dei presepi viventi del nostro paese. Ci troviamo questa volta in un borgo bellissimo, dell’Emilia Romagna, ovvero Montefiore Conca. Questo antico borgo è caratterizzato da una rocca speciale costruita dai Malatesta dove che si scolge il tanto atteso presepe vivente, un evento molto atteso dai suoi abitanti, i quali lavorano con impegno e passione al progetto.
Vi aspetta quasi un percorso sensoriale che vi porterà alla scoperta di profumi e sapori tipici di quel luogo e di quel tempo: il pane appena sfornato, l’odore intenso dell’incenso, le spezie del mercato, il profumo della legna che arde, il tutto unito a scene di vita quotidiana dei vari falegnami, ciabattini, i battifalce, i boscaioli, gli scultori, gli orafi e tanti altri.
E così cari amici, siamo arrivati alla fine di questo nostro tour alla scoperta dei presepi viventi più belli d’Italia, in realtà questi sono solo alcuni, dei tanti presepi che ogni anno, in occasione del Natale vengono messi in scena. Visitandoli avrete modo di vivere ancor più intensamente lo spirito e la magia del Natale, attraverso un viaggio spirituale nel passato, che vi consentirà di rivivere la nascita di Gesù nei meravigliosi scenari a cielo aperto dei nostri borghi.
Mercede Perugini
Il presepe vivente di Nuvolera (bs) è uno dei migliori in assoluto