Giornata mondiale del pane: omaggio ai pani italiani più celebri!

Giornata mondiale del pane: omaggio alle panificazioni più importanti d’Italia

pani italiani

Giornata mondiale del pane: omaggio alle panificazioni più importanti d’Italia

Ed eccolo lì, appena sfornato, caldo e fragrante che, per primo, arriva in tavola… E quante volte nell’attesa di pranzare ne avete subito mangiato un bel pezzetto… di pane ovviamente!

Si, perché il pane a tavola non manca mai, ne è re indiscusso, e soprattutto, è alla base dell’alimentazione dell’essere umano e della sopravvivenza dei popoli da che se ne ha memoria, precisamente da quattordicimila anni.

Le origini del pane

Da sempre simbolo di storia, pace, cultura, fame e ricchezza, secondo alcuni studi condotti dalle università di Londra, Cambridge e Copenaghen, pare che già quattro millenni prima della scoperta dell’agricoltura, in un antichissimo villaggio natufiano, venisse già fatto il pane.

La farina veniva ricavata da cereali selvatici, tritati, setacciati ed amalgamati poi con dell’acqua. Si ricavava così un impasto che veniva cotto su pietre roventi. Se vogliamo, questo è stato uno dei primi passi verso l’evoluzione e la civilizzazione dell’essere umano.

Tuttavia, a scoprire l’arte della lievitazione furono gli Egizi, i quali, scoprirono la fermentazione del pane d’orzo sbriciolato nell’acqua e lasciato a fermentare per produrre la birra. Dalla fermentazione, dopo una serie di tentativi, giunsero alla lievitazione vera a propria che oggi tutti noi conosciamo.

Ma tornando a noi, da allora di strada ne è stata fatta, ed oggi, non c’è paese al mondo alla cui base dell’alimentazione o nella tradizione culinaria non vi sia il pane.

Pensate che solo qui nel nostro paese esistono davvero tantissime varianti di pani italiani. Da nord a sud ogni giorno si impastano e si sfornano panini e pagnotte di ogni gusto, forma e dimensione.

Del resto la panificazione in Italia è una vera e propria arte. Non a caso la bontà del pane italiano è riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

 

La Giornata Mondiale del Pane

Ed è proprio per omaggiare questo prodotto così buono ed antico, che è stata istituita “La Giornata Mondiale del Pane” che come ogni anno, ricade il 16 ottobre.

Nata inizialmente nel 1981 come “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”. per commemorare la fondazione della FAO, nel 2006 l’evento si è esteso anche alla Giornata Mondiale del Pane. Se notate, infatti, nel logo tondo della FAO vi è una spiga di grano e la dicitura “FIAT PANIS”, ovvero “che ci sia il pane“.

Si, che ci sia il pane per tutti, è proprio questo lo scopo primario della giornata dedicata al pane, ovvero, poter arrivare ad eliminare la fame e garantire a tutti, in tutto il mondo, almeno il pane.

Soprattutto in questo momento storico, il caro-prezzi ha messo seriamente in difficoltà tutta la filiera e messo in ginocchio davvero tantissime famiglie.

Ma nonostante tutto al pane gli italiani non rinunciano, perché si può fare a meno di tutto ma non del pane.

Ed è per questo che Alberto Molinari, presidente di AIBI, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, nel suo discorso tenuto proprio in vista della Giornata del pane, intende: “cercare delle soluzioni per frenare gli aumenti e garantire sempre un buon prodotto ai consumatori”. Molinari aggiunge inoltre che:

“Il pane italiano è un patrimonio da preservare soprattutto nei momenti di crisi. Tutta la filiera dell’arte bianca deve collaborare e far sentire la propria voce. AIBI, con tutte le aziende associate, non rimarrà in silenzio ma continuerà a impegnarsi per tenere in equilibrio costi e qualità, restando al fianco dei panificatori duramente colpiti dalla crisi”.

Un appello che non lascia spazio ad interpretazioni.

Ma questo 16 ottobre, ha anche l’obiettivo di valorizzare i sapori autentici di una volta, mantenendo vive le tradizioni e le peculiarità di ogni regione.

Pensate cari amici, che soltanto in Italia si possono contare più di 250 tipi di pane, tutti con delle particolarità e delle caratteristiche legate all’utilizzo di materie prime locali, ma anche ambientali.

 

Tipi di pani italiani

Per omaggiare questa “Giornata dedicata al pane” care e cari Happy Agers vogliamo raccontarvi una bellissima storia legata ad uno dei pani italiani per eccellenza. Ma prima vediamo alcuni dei pani più famosi che abbiamo nel nostro Bel Paese e che sicuramente avrete avuto modo di apprezzare durante i vostri viaggi fatti con noi.

Vi sono davvero tantissimi tipi di pane italiano che ogni giorno riempiono le tavole degli italiani come:

 

Il pane cafone

Il pane cafone, tipico della regione Campania è caratterizzato da una mollica piuttosto soffice e da una crosticina croccante dal colore marrone scuro.

 

Ciabatta

La ciabatta è il pane tipico del Veneto. Si presenta con una forma allungata e schiacciata, proprio come quella di una ciabatta.

 

Michetta

Un altro tra i pani italiani più famosi è la michetta viene realizzata in Lombardia ed è legata in modo particolare alla città di Milano. Si tratta di un panino piuttosto leggero. Si distingue per la sua forma a stella e per essere quasi privo di mollica.

 

Muffuletta

Non diteci che in vacanza in Sicilia non avete assaggiato la muffoletta. Si tratta di una pagnotta molto sfiziosa ricoperta di semi di sesamo.

 

Pane carasau

Chi non conosce il pane casarau, durante i vostri viaggi in Sardegna Avrete sicuramente avuto modo di assaggiarlo.

A differenza di tutti gli altri tipi di pani, quello casarau è davvero molto particolare e si distingue per le sue sfoglie croccanti e super-sottili.

 

Pane di Altamura

Ed ecco il pane di Altamura, uno dei pani più celebri in Italia, tipico dell’Altopiano delle Murge. Quando siete stati in Puglia ne avrete sicuramente portato via con voi una pagnotta. La particolarità di questo pane infatti è che si conserva anche per 10 giorni, inoltre, si ottiene a partire da semole rimacinate di grano duro particolarmente ricche di glutine. Non a caso nel 2003 gli è stato attribuito il marchio “denominazione di origine protetta”.

Pane toscano

Abbiamo poi il pane toscano, noto per essere preparato senza sale, ottimo da accompagnare con salumi e formaggi.

Questi sono solo alcuni dei pani italiani più famosi, impossibile elencare tutte le 250 tipologie. Ma nel nostro elenco non poteva di certo mancare lui, il celeberrimo pane di Matera, le cui tradizioni sono legate ad una bellissima storia, una storia buona come il pane.

 

Il pane di Matera

Non molto tempo fa vi avevamo portati a fare un viaggio culinario alla scoperta delle specialità e dei prodotti tipici della Basilicata, e con l’occasione, vi avevamo parlato anche delle tradizioni e delle usanze legate al pane di Matera.

Vi avevamo detto di come l’utilizzo del lievito madre, realizzato, anche con frutta secca di stagione consentisse di far crescere ulteriormente il pane, vi avevamo parlato di come le massaie erano solite incidere le pagnotte con le iniziali del capofamiglia come segno di riconoscimento e soprattutto che quel che rende questo pane così unico è l’utilizzo rigoroso ed imprescindibile della farina di grano duro Senatore Cappelli.

Quel che non vi avevamo però ancora detto è che al Pane di Matera è legato una storia bellissima e molto tenera che forse qualcuno di voi ha tra i ricordi da bambino.

Il pane di Matera un tempo veniva associato al dolce ricordo delle mamme o delle nonne intente a preparare il pane per tutta la famiglia. Spesso il rumore delle mani che lavoravano la massa, svegliava i bambini, che dal loro letto vedevano la luce fioca provenire dal piccolo angolo adibito a cucina.

I bambini si lasciavano cullare da quel ritmo costante e pian piano si riaddormentavano in attesa di iniziare la giornata. Si racconta poi che una volta terminata la lavorazione del pane, le forme venivano messe a riposare al caldo sul letto vicino ai figli, per farle crescere al caldo degli innocenti.

E voi avete ricordi da bambini legati al pane fatto in casa dalle vostre mamme, dalle vostre nonne o conoscete storie e tradizioni legati al pane delle vostre regioni?

 

 

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