Micene antica, le tappe da non perdere tra storia, mito e leggende
L’estate è finita, e se il ritorno alla quotidianità è stato più difficile del previsto, vi sono diversi modi per ritrovare la giusta motivazione nella vita di tutti i giorni. Ad esempio se avete letto i nostri consigli per affrontare il rientro dopo le vacanze estive, tra le tante soluzioni proposte, una delle più efficaci è sicuramente quella di organizzare subito un altro viaggio.
E come sempre, siamo qui per ispirarvi e per arricchire sempre più il vostro bagaglio di tante nuove esperienze davvero entusiasmanti. Ed allora ecco pronto per voi un altro fantastico viaggio virtuale. Vi porteremo quest’oggi in Grecia, una terra dal fascino inesauribile, una terra fatta di miti, segreti e leggende, terra di antiche civiltà, storia e cultura, una terra al labile confine tra realtà e fantasia.
Micene Antica
E per comprendere davvero l’essenza e le origini di questo meraviglioso paese ellenico, abbiamo pensato di portarvi alla scoperta di uno dei luoghi più sensazionali che i nostri cari antenati ci abbiano mai donato. Stiamo parlando della bellissima Micene antica, un sito archeologico tra i più preziosi dell’antica Grecia. Non a caso, a partire dal 1999 è tutelato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Ma uno dei motivi per il quale questo luogo così ricco di fascino e mistero, tanto da attirare così tanti viaggiatori, sono le tante leggende legate a questa imponente civiltà che sorse proprio nell’antica Grecia.
Ed allora care e cari Happy Agers, siete pronti per fare un salto nel passato, e per ripercorrere con noi le origini di Micene, maestoso e misterioso regno antico che dominò il Mediterraneo?
Se la risposta è si, come immaginiamo, correte subito a rifare i bagagli.
Dove si trova Micene Antica
Prima di ripercorrere la storia e le origini di Micene, è importante collocarla anche geograficamente. Situata a circa 120 km da Atene, l’antica città di Micene sorge precisamente nell’Argolide, una delle regioni archeologicamente più ricche nella penisola del Peloponneso. Ed è proprio in quest’area tra aride colline ed alberi secchi e spogli che sono custodite le rovine di Micene, senza alcun dubbio, una delle città-stato più ricche e più influenti del mondo antico.
La storia di Micene
Ma qual è la storia di Micene?
Torniamo indietro nel tempo fino all’età del Bronzo, precisamente nel lontano 1600. In quest’epoca la civiltà micenea, costituita da commercianti, navigatori e guerrieri, fu fortemente influenzata da un’altra grande civiltà che l’ha preceduta, ovvero, quella dei minoici abitanti dell’isola di Greta.
Si racconta che la civiltà minoica abbia preso il nome dal loro re Minosse, noto per aver fatto costruire il famoso “edificio labirinto”, progettato per intrappolare gli invasori e chiunque altro vi fosse entrato senza permesso.
I Micenei, così ne assimilarono: l’arte, l’architettura, la cultura e la religione, fino a quel momento sicuramente più militaresca, avventurosa e spartana.
Ma questo non è tutto. Quando si pensa a Micene antica, non si può fare a meno di ricollegarla ad Agamennone, capo supremo di tutti i greci nella Guerra di Troia, le cui gesta vennero raccontate da Omero nella sua famosa Iliade. Fu proprio grazie ai racconti di Omero che vennero scoperte le preziose rovine di Micene. La scoperta è attribuita all’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, il quale, dopo aver letto l’opera di Omero, si mise verso la fine dell’800 alla ricerca di Micene.
Dopo aver fatto un po’ di chiarezza su quelle che sono le origini di Micene antica, è arrivato il momento di scoprire un po’ più da vicino quella che fu questa antichissima città greca.
Micene antica cosa vedere
Lì, dove oggi troviamo rovine, massi e pietre, un tempo vi era una città fiorente e prosperosa, abitata e percorsa da re, guerrieri ed ancelle.
Con la giusta immaginazione vedrete che riuscire anche voi a ricostruire quelle rovine.
Ma veniamo a noi.
Dovete sapere che il nucleo centrale di Micene era composto dalla cosiddetta “Cittadella”, che sorge sulle colline circostanti.
La cittadella era circondata e protetta dalle Mura Ciclopiche, alla quale era possibile accedervi attraverso uno dei simboli della città di Micene antica: Porta dei Leoni. Questa porta conduceva al cuore politico e amministrativo di Micene ed è proprio all’interno che sono stati rinvenuti diversi tesori che scopriremo tra poco.
Le mura ciclopiche
Non possiamo che iniziare questo nostro tour alla ricerca dei tesori di Micene, dalle “Mura Ciclopiche“.
Dovete sapere che in passato la città era circondata da enormi mura difensive, erette intorno al 1300 a.C, chiamate appunto “Mura Ciclopiche”, per via delle loro dimensioni enormi.
Queste mura caratterizzate da pietre calcaree, avevano uno spessore che varia dai tre agli otto metri di profondità.
Anche attorno a queste mura aleggia una leggenda.
Si narra che mura così alte ed imponenti possano esser state erette solo con l’aiuto della forza di un ciclope.
La porta dei Leoni
Dopo aver ammirato esternamente le mura ciclopiche è arrivato il momento di accedere alla cittadella, e per farlo, si deve varcare la Porta dei Leoni, simbolo della città stessa. La porta dei Leoni, costituiva l’ingresso principale alla città di Micene, un ingresso imponente alto più di tre metri. La porta è sovrastata da un monolite che raffigura, per l’appunto, le sagome di due leoni uno difronte all’altro al centro dei quali vi è raffigurata una colonna che purtroppo non è stato possibile risalire a cosa reggesse, se una divinità o altro.
Oggi anche voi potete vivere l’emozione di varcare l’imponente porta che segna l’ingresso ad una delle città che hanno fatto la storia dell’umanità e percorrere sentieri e stradine un tempo percorse da re, guerrieri, ancelle.
Tombe Reali
Una volta varcata la Porta dei Leoni ci si ritrova nel cuore di Micene Antica. Quasi immediatamente sulla destra troverete le Tombe Reali. Le tombe Reali sono una costruzione circolare all’interno delle quali vi sono sei tombe a fossa, dove sono stati rinvenuti i resti di 19 corpi di personaggi reali, accompagnati da un sontuoso corredo funebre.
Altri resti di tombe reali si trovano fuori dalle mura. Il diametro di queste tombe è sicuramente più ampio all’interno del quale vi sono molte più tombe e molti più corpi. Ma perché queste tombe si trovano fuori dalla cittadella?
Queste tombe si trovano fuori della cittadella perché dedicate, in base ai reperti recuperati all’interno di queste tombe, alle famiglie dei funzionari reali, che meritavano una sontuosa sepoltura ma fuori dalla cinta muraria.
Infatti, solo l’elite cittadina poteva vivere all’interno nella cittadella fortificata, mentre, la società civile, abitavano all’esterno delle mura nelle cosiddette “mura dei mercanti”.
Tombe a Thòlos
A fianco di queste tombe, vi sono le Tombe a Thòlos, si tratta di due grandi tombe, ovvero, delle camere circolari ricoperte da un tumulo di pietre. La prima stanza è la più imponente di tutto il sito archeologico giunta sino ai giorni nostri, mentre la seconda è andata purtroppo distrutta. Secondo l’archeologo Schliemann queste furono le tombe di Clitemnestra (moglie di Agamennone) e di Egisto (cugino di Agamennone).
La Reggia del Sovrano di Micene
Ma ritorniamo nella cittadella per scoprire altri tesori. Tra tutti non possiamo non citare la Reggia del Sovrano di Micene. Impossibile non notarla perché si erge maestosa sull’intera Piana dell’Argolide. Per accedervi, sulla destra vi sono ancora i 18 gradini che facevano parte dello scalone d’onore che conduceva alla Sala del Trono.
Cisterna Segreta
Proseguiamo il nostro tour alla scoperta di Micene Antica. La nostra prossima tappa muraria sorge quella che viene chiamata è la Cisterna Segreta. La cisterna, costruita intorno 1225 a.C., aveva lo scopo di raccogliere e conservare le scorte d’acqua per i residenti durante gli assedi alla città. Quel che stupisce è la maestria e l’evoluzione ingegneristica che raggiunto dalla civiltà micenea. Pensate che attraverso una fessura ricavata nella roccia era possibile trasportare l’acqua anche al di fuori delle mura.
La sorgente principale della città era costituita dalla Fonte Perseia, che ancora oggi fornisce acqua alla città moderna. Secondo la leggenda, questa è la fonte che scoprì Perseo durante la fondazione della città.
Il Tesoro di Atreo
Un altro reperto giunto sino ai giorni nostri della città di Micene antica è il Tesoro di Atreo rinominato la Tomba di Agamennone.
Il tesoro di Atreo, situato a circa 400 metri di distanza dalla cittadella, ritrovato dallo stesso archeologo tedesco Heinrich Schliemann, rappresenta il monumento funerario più sorprendente dell’intero sito archeologico di Micene. Una struttura immensa, caratterizzata da un corridoio di 15 metri che conduce alla camera sepolcrale, a cui si accede tramite una grande architrave formato da due giganti lastre di pietra di ben nove metri.
Si tratta della tomba di una famiglia reale dalla forma circolare, e si pensa possa conservare proprio le reliquie di Agamennone.
Il Museo Archeologico
La nostra ultima tappa del nostro viaggio è il Museo Archeologico di Micene. Il museo si trova ai piedi della cittadella, e vi consigliamo vivamente di visitarlo perché attraverso la ricostruzione fotografica dei scavi della città ed attraverso l’esposizione di oltre 2500 reperti, vi sarà più semplice capire e ripercorre la vita di questa antica civiltà.
Micene e le sue leggende
Ma prima di concludere questo nostro tour in Grecia, se ricordate bene inizialmente vi abbiamo detto che la città di Micene è avvolta da un alone di mistero dovuto alle tante leggende ed ai tanti racconti legati alla nascita della città.
Per visitare e comprendere l’antica città di Micene è essenziale conoscere la mitologia greca.
Vogliamo dunque raccontarvi alcune delle leggende legate indissolubilmente a Micene.
Tra le più annoverate ricordiamo quella legata all’eroe Perseo. L’edificazione della città di Micene, viene infatti attribuita a questo leggendario eroe.
Secondo la mitologia greca, infatti, Micene venne fondata da Perseo, figlio di Zeus e Danae, a sua volta figlia di Acrisio, il re di Argo.
La leggenda racconta che il giovane Perseo, dopo aver ucciso per sbaglio il nonno Acrisio, per non ereditare il trono di Argo che gli spettava di dote, decise di fondare la città di Micene.
Ma come nacque Micene
Quel che non tutti sanno è che tutto ebbe inizio grazie ad un fungo. Un giorno mentre Perseo si trovava proprio nel luogo in cui si trovano oggi le rovine della città, tormentato dalla sete, strappò un fungo da cui scaturì una sorgente.
Non a caso, la parola fungo in greco si dice “mykes“.
Ma Perseo viene ricordato soprattutto per aver ucciso la malvagia Gorgone di Medusa (storica figura la cui testa composta da centinaia di serpenti, era in grado di trasformare in pietra chiunque incrociasse il suo guardo) e per aver salvato Andromeda (diventata sua moglie) da un terrificante mostro marino inviato dal dio dei mari Poseidone.
E sulle gesta di Perseo che si conclude oggi questo nostro viaggio in Grecia alla ricerca di miti, storie, tesori e leggende.
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