
Mare profumo di mare, alla scoperta dell’Isola delle Femmine e delle sue leggende
Distesa lì, come una sirena nel mare blu di Sicilia, da secoli vi è una piccola isola che incanta, ammalia ed affascina i suoi visitatori, proprio come il canto soave di queste creature provenienti dagli abissi.
Da secoli si lascia accarezzare dolcemente dalle onde del mare, ed al tempo stesso, le combatte. Così vicina alla terraferma, ma al tempo stesso così schiva e misteriosa, così silenziosa e pacifica ma al tempo stesso selvaggia ed indomabile.
L’Isola delle Femmine in Sicilia
Stiamo parlando dell’Isola delle Femmine, nota anche come Isola di Fuori, un piccolo lembo adagiato tra acque cristalline del Mar Tirreno ed un meraviglioso paesaggio naturale a pochi chilometri da Palermo, fra Capo Gallo e Punta Rais.
Non a caso, questa è un’area marina protetta affidata fin dal 1998 in gestione alla Lipu e riconosciuta dall’Unione Europea come Zona speciale di conservazione.
I suoi dolci contorni e la sua torre diroccata che si scorgono dalla costa, hanno reso questo piccolo isolotto che sembra affiorare dalle profondità del mare, affascinante e misterioso.
Ed è proprio per quest’aurea di mistero che avvolge l’Isola delle Femmine ad aver alimentato fin dall’antichità, la fantasia popolare, tanto da dare vita a numerose leggende.
Ed allora care a cari Happy Agers, cosa ne dite di andare a scoprire questo luogo che profuma di mare e di leggenda. Non solo, oltre ad ammirare il color turchese delle spiagge che popola questi luoghi, nonché principale attrattiva turistica della zona, merita una visita anche il piccolo borgo marinaro.
Che aspettate a partire con noi? Ed allora di corsa a fare i bagagli.
Perché si chiama Isola delle Femmine?
Prima di tutto scopriamo perché si chiama Isola delle Femmine. Sicuramente nel vostro immaginario si staranno materializzando mille storie e motivazioni come: delicate fanciulle che abitavano l’isola, oppure, guerriere che vegliano per difendere le coste.
Niente di tutto questo! Il luogo prende il nome di “Isola delle Femmine” semplicemente perché un tempo sull’isolotto vi era un carcere femminile.
Da qui, l’appellativo di isola della Femmine. Infatti, la torre faceva parte di una struttura che ospitava delle donne macchiatesi di diverse colpe. Ma sarà davvero così.
Il borgo marinaro
Prima di scoprire quali sono le leggende dell’isola delle femmine, facciamo una passeggiata presso il piccolo borgo.
L’Antico borgo marinaro, ha un caratteristico porticciolo dove al mattino si può assistere al rito giornaliero del ritorno dei pescatori dal mare e della vendita del pesce, che potrete poi gustare nei ristorantini tipici del borgo. Da qui potete anche noleggiare una barca per un’escursione giornaliera.
L’antico legame di questo borgo con il mare viene celebrato il 29 giugno di ogni anno, con i festeggiamenti festa di San Pietro, santo patrono protettore dei pescatori. Passeggiando per il centro storico date un’occhiata alle botteghe artigiane, che vendono soprattutto ceramiche, e alla graziosa Chiesa Madre, nota anche come Santuario della Madonna delle Grazie. Costruita nella seconda metà dell’Ottocento, è stata più volte ristrutturata con l’aggiunta di nuove, sempre più ricche decorazioni
Miti e leggende dell’Isola delle Femmine
Ma come vi avevamo detto, l’sola è stata oggetto nel corso dei secoli di diverse storie e leggende. Vediamole insieme.
La storia della donna intrappolata sull’isola
La leggenda, racconta la storia del conte di Capaci, un signore del luogo, innamoratosi follemente di una donna bellissima, che purtroppo non contraccambiava il suo amore. Un giorno, in preda alla gelosia, fece imprigionare la donna sull’isolotto delle femmine in modo tale che nessun altro uomo potesse averla.
Una notte la giovane donna, stanca di essere prigioniera del conte, approfittò del mare in tempesta per togliersi la vita gettandosi così tra gli scogli. Da allora, ad ogni anniversario della sua morte, si sentono le sue grida provenire dall’isolotto.
La storia delle 13 fanciulle turche
Un’altra storia, invece, arriva dalla lontana Turchia: si racconta che tredici fanciulle turche, macchiatesi di gravi colpe, furono imbarcate su di una nave priva di nocchiero e lasciate per diversi giorni e per diverse notti in balia dei venti e delle onde.
La tempesta scaraventò l’imbarcazione sull’isolotto. Qui vissero da sole per molti anni, e i parenti, pentitisi della loro azione le ricercarono, ritrovandole dopo anni. Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla vicina terraferma. Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da “CCa-paci” ovvero: qui la pace) e battezzarono l’isolotto sul quale avevano dimorato le donne “Isola delle Femmine”.
Altre leggende
Ma quelle che vi abbiamo raccontato non sono le uniche leggende cucite attorno all’isola delle Femmine.
Secondo una testimonianza di Plinio il Giovane, in una lettera indirizzata a Traiano, l’isola era la residenza di bellissime fanciulle che si offrivano in premio ai vincitori delle battaglie.
Tuttavia, sono ancora tanti gli interrogativi rimasti irrisolti circa questa piccola perla del mare. Ovvero, perché sull’isola vi è solo la torre? Che fine ha fatto il resto del penitenziario?
Su questi punti di domanda, termina così la nostra visita sull’isola delle Femmine. E voi, cosa ne pensate, quale storia secondo voi ha del vero?
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