Le tapas spagnole, i grandi classici, origini e tradizioni

Le tapas spagnole, i grandi classici, origini e tradizioni

Il weekend è arrivato e finalmente anche le tanto sospirate belle giornate da poter trascorrere all’aperto. Dunque, l’occasione giusta per vivere il proprio spazio all’aperto in bella compagnia. Si potrebbe ad esempio organizzare un aperitivo stuzzicante ed appetitoso. Ma non vorrete davvero servire le solite patatine e le solite olive? Non di certo!

Diamo un tocco davvero sfizioso a questo apertitivo, come segno di buon auspicio che apre le porte dell’estate con qualcosa di semplice da preparare ma al tempo stesso ricco di gusto.

Quest’oggi vogliamo pertanto portarvi alla scoperta di sapori decisi e calienti, in particolare, vogliamo portarvi alla scoperta delle tipiche tapas spagnole, accompagnate magari da un bicchiere di vino o di sangría.

 

Ma cosa sono le tapas spagnole?

Tipiche in modo particolare della penisola iberica, le tapas sono dei tradizionali stuzzichini spagnoli, una vera e propria istituizione per la nazione, un po’ come l’aperitivo per i milanesi.

Si tratta in particolare di stuzzicanti serviti mini porzioni, preparati con diversi prodotti tipici della cucina mediterranea. Possono essere di vario tipo: a base di salumi, di formaggi, uova, pesce, crostacei, carne, da mangiare quasi rigorosamente con le mani. Ce n’è davvero per tutti i gusti!

Anche se in genere le tapas vengono mangiate all’ora dell’aperitivo, dalle ore 18:00 in poi, in realtà, possono anche essere servite come antipasti, ma vanno benissimo anche come apericena. Ogni momento della giornata è quello buono per mangiare le tapas. Per gli spagnoli sono un po’ un appuntamento fisso della giornata.

Non vi è bar o ristorante che non serva le tapas.

Ed allora care e cari Happy Agers, siete pronti per scoprire con noi come preparare le tapas spagnole, per conquistare i vostri ospiti con un aperitivo memorabile?

Prima di darvi qualche spunto su come preparare le tapas, vogliamo raccontarvi un po’ qualcosa circa le origini delle tapas.

 

Le tapas, orgini e tradizioni

Ma le tapas non sono un semplice apertitivo, rappresentano un simbolo vero e proprio per la nazione con alle spalle una lunga tradizione.

Chi ha degli amici spagnoli, oppure, ha avuto modo di trascorrere un periodo in Spagna avrà sicuramente sentito spesso l’espressione “tapear”, un modo di dire entrato a far parte del linguaggio comune che significa “mangiare tapas a volontà” o “andare di bar in bar, ordinando ogni volta un drink e qualcosa da mangiare”.

Ma chi ha inventato le tapas?

Ci sono diverse storie su quali siano le orgigini di questi stuzzichini.

 

La storia del prosciutto sul bicchiere

Si racconta che nel XIX secolo, il proprietario di un’osteria in Andalusa, per evitare che le mosche andassero a finire nel suo bicchiere, decise di coprirlo con una fetta di prosciutto. Non a caso, la  parola “tapa” deriva dal verbo “tapar”, che vuol dire “coprire” in spagnolo. Così, i proprietari dei bar andalusi presero l’abitudine di offrire uno spuntino gratuito per accompagnare i drink serviti.

 

Le tapas per limitare l’alcolismo

Un’altra storia racconta invece che le tapas risalgono al XVI secolo, quando il re Felipe III di Spagna obbligò ristoratori e locandieri a servire del cibo con le bevande per limitare i problemi di abuso di alcol.

 

Tapas spagnole classiche

Fatta luce su quelle che sono le origini delle tapas spagnole, vediamo ora quali sono i grandi classici che non possono proprio mancare in un aperitivo spagnolo di tutto rispetto.

Ed allora, Vamos a preparar le taps!

 

Pulpo alla gallega

Partiamo con una delle tapas più buone, Pulpo alla gallega, piatto tipico della regione della Galizia. Si tratta di crostoni di pane o tortilla su cui adagiare una fettina di patata e qualche pezzetto di polpo. Insaporite con prezzemolo, peperoncino, paprika ed un filo d’olio.

 

Croquetas

Proseguiamo con le classiche croquetas, ovvero, delle crocchette impanate e fritte, preparate in diversi modi a seconda dei gusti. Partendo da una base di patate, possono essere farcite con pollo, prosciutto, baccalà, tonno o verdure.

 

Pimientos del Padrón

Tra le tapas più gradite ci sono poi i Pimientos del Padrón, peperoni verdi galiziani molto piccanti, fritti in olio d’oliva e serviti con cristalli di sale.

 

Pan con tomate

Ancora, non potete non assaggiare le pan con tomate, fette di pane taglaite molto sottili, definite “cristal”, rigorosamente vegane condite semplicemente con polpa di pomodoro, olio d’oliva e sale.

 

Patatas bravas

Altre tapas vegane sono le patatas bravas, ovvero, delle semplici patate al forno servite con salsa aioli o salsa di pomodoro piccante.

Gambas al ajillo

Altre tapas imperdibili sono le Gambas al ajillo, l’ideale per chi ama i sapori forti. Si tratta di gamberi cotti in una ricca salsa a base di burro e aglio.

Tortilla española

Un altro grande classico che non manca mai in un aperitivo di tapas, è la Tortilla española, un frittata di patate e cipolle  tagliata a dadini.

 

Boquerones en vinagre

È la volta poi delle Boquerones en vinagre, una tortilla dai sapori davvero strong, fatta con acciughe marinate nell’aceto, aglio e prezzemolo.

 

Chipirones

Per finire ecco le buonissime tortilla chipirones, piccoli calamari fritti in una pastella serviti con una fetta di limone.

 

E con i chipirones, abbiamo completato le nostre portate di tapas spagnole calssiche, infatti, queste, sono solo alcune di tutte le varietà che vengono proposte. Alcune molto semplici, altre più sofisticate. Nel tempo le tapas sono sempre diventate sempre più elaborate, diventando dei veri e propri stuzzichini gourmet.

 

Come servire la tapas

Una volta pronte, come servire le tapas? Come detto, le tapas vengono servite in genere in porzioni singole o in “raciónes”, delle mini-porzioni da mangiare sia con le dita che con l’aiuto di posate. Ma vi è anche un terzo modo: il “plato combinado”, ovvero, un piatto più grande sul quale servire diverse scelte  di tapas. Vedrete, diventereanno il vostro Happy Hour preferito e conquisteranno sicuramente la scena. Provare per credere!

 

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