Voglia di Tour in Puglia? Le città da non perdere
Cari Happyagers, cosa ne dite di scoprire quest’oggi le città della Puglia?
Quest’estate vi abbiamo portato in vacanza sui mari pugliesi più belli della regione, dalle lunghe spiagge sabbiose del Salento, fino agli speroni rocciosi e alle caratteristiche calette del Gargano.
Vi siete tuffati nelle acque calde e cristalline, avete preso fino all’ultimo raggio di sole, vi siete divertiti ballando fino a tarda notte e sfidandovi in avvincenti tornei di burraco e avete deliziato il palato con le più buone specialità della cucina regionale. E ora che siete tornati, non avete già nostalgia di questa splendida regione e non vorreste subito ripartire per scoprirne non solo le bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche i tanti tesori storici e architettonici delle città della Puglia sul mare e dei borghi dell’entroterra?
Vi conosciamo bene e sappiamo che, da bravi instancabili viaggiatori, state già pianificando il prossimo viaggio, che sia un tour o un weekend o una gita fuori porta.
E allora, perché non pensare di tornare in Puglia, questa volta non in costume, ma nelle vesti di giovani esploratori? E allora, per voi, ecco una breve guida delle tappe a nostro avviso irrinunciabili per conoscere a fondo le città della Puglia.
Le città della Puglia da Vedere
La prima città che viene in mente quando si dice Puglia è certamente Alberobello, uno dei simboli assoluti della regione.
Alberobello
Alberobello, patrimonio dell’UNESCO, conosciuta come la città dei trulli, ogni anno è meta di tantissimi visitatori provenienti da ogni parte del mondo che, passeggiando per le sue antiche stradine traboccanti di negozietti di souvenir, ammirano estasiati queste tradizionali abitazioni pugliesi.
Meno conosciuta è invece la sua storia. Vi siete mai chiesti come mai i trulli hanno questa inconfondibile forma?
La storia dei trulli di Alberobello
Durante il Regno di Napoli venne introdotta la cosiddetta “Prammatica De Baronibus”, ovvero una tassa molto salata imposta ai signori locali,da pagare per ogni paese di nuova costruzione. Così, i proprietari dell’epoca, i conti Conversano D’Acquaviva D’Aragona, che non avevano alcuna intenzione di pagare il tributo, adottarono uno stratagemma. Imposero ai contadini di costruire delle abitazioni che potessero essere “smontate” facilmente in caso di controlli, per poi essere nuovamente ricostruite l’indomani. Ed è così che nacquero i famosi trulli di Alberobello, costruzioni dalla forma prevalentemente rotonda con il tetto a cupola, fatti in pietra, senza l’utilizzo di alcun collante.
Ma vediamo ora quali sono i trulli più caratteristici da visitare.
Innanzitutto un consiglio: Alberobello è un paese da visitare a piedi. Dunque, ci raccomandiamo, indossate scarpette comode e portate con voi un cappellino, per ripararvi dal sole.
Entrando ad Alberobello, vi sembrerà di arrivare in un villaggio incantato, abitato da gnomi e folletti. In effetti, notando le dimensioni di alcuni trulli, si può dedurre che alcuni abitanti dell’epoca, probabilmente, non saranno stati poi così alti!
Il centro storico si trova nel così detto Rione Monti, un distretto con oltre 1.000 Trulli, caratterizzato da tantissime botteghe e negozietti artigianali, bar, ristoranti, dove potrete dedicarvi allo shopping acquistando souvenir e prodotti tipici.
Tra i trulli da non perdere, vi sono sicuramente i “trulli siamesi” due trulli un tempo collegati tra loro. La leggenda racconta, infatti, che un tempo i due trulli, uniti, fossero abitati da due fratelli. Il fratello maggiore avevain sposa una ragazza, innamorata però del fratello più piccolo. Per qualche tempo i tre ragazzi convissero sotto lo stesso tetto, fino a quando il fratello maggiore non decise, accecato dalla gelosia, di mandare via sua moglie e suo fratello, dividendo così il trullo ed aprendo un’altra porticina su un lato diverso della strada.
Oltre ai trulli siamesi, vi consigliamo di visitare il “Trullo degli Antichi Sapori”, un vecchio trullo del 1600, abitato da ben 4 secoli dalla stessa famiglia fino al 1930 e oggi adibito a bottega.
Se preferite i luoghi più tranquilli ed autentici, lontani dal turismo di massa, vi suggeriamo di spostarvi nel Rione Aia Piccola, detto la “foresta dei trulli”. I trulli qui sono ancora abitati dalla gente del posto ed è qui che respirerete l’atmosfera vera di Alberobello.
Dopo Alberobello, ci spostiamo verso il mare per fare la conoscenza di una delle città più belle della Puglia: Ostuni, la porta del Salento.
Ostuni
Conosciuta come la “città bianca”, Ostuni è unica nel suo genere, una città che resta nel cuore di chi la visita.
Rispetto ad Alberobello, Ostuni è una delle città della Puglia in posizione più arroccata, quindi non dimenticate le vostre comode scarpette, perché per visitare Ostuni è comunque necessario camminare un bel po’.Ma ne vale certamente la pena!
Potrete innanzitutto fare un giro tra i vicoli e le vie del centro storico della città, dove troverete diversi negozi di souvenir e botteghe di prodotti artigianali, aperti anche di sera.
Potrete ad esempio acquistare i famosi fischietti in ceramica, molto apprezzati dai bambini, perciò non dimenticate di portarne uno ai vostri nipotini!
Proseguendo la passeggiata e salendo lentamente fino in cima al paese, arriverete alla splendida Cattedrale di Ostuni.
Cattedrale di Ostuni
La Cattedrale quattrocentesca è posta sul colle più alto della città ed è dedicata a Santa Maria dell’Assunzione. Rappresenta uno straordinario esempio di architettura romanica e gotica. Soffermatevi ad osservare la sua facciata: la vostra attenzione verrà catturata completamente dal magnifico rosone, uno dei più grandi della Puglia e del mondo. Al centro del rosone è raffigurata la figura del Cristo Sole, signore del tempo e della luce.
La visita di Ostuni non può non prevedere la Guglia di Sant’Oronzo, simbolo indiscusso della città, eretto nel 1771 per ringraziare il santo per avere protetto la popolazione dalla peste. Oggi si dice che gli studenti in procinto di affrontare un esame, non debbano guardare la mano del Santo perché di cattivo auspicio.
Di particolare bellezza è anche l’antica cinta muraria, che racchiude il borgo medievale e rappresenta una delle bellezze storiche è più caratteristiche della città.
Brindisi
Dopo aver ammirato la Città Bianca di Ostuni, suggeriamo di scendere un altro pochino lungo il tacco, per entrare nel cuore del Salento, la terra di “lu suli lu mari e lu ientu”, iniziando da Brindisi.
Vi raccomandiamo sempre di tenere ai vostri piedi le vostre care scarpette perché vi proporremo ad un certo punto una tappa della città di Brindisi che vi lascerà senza fiato… in tutti i sensi.
Castello Aragonese
Il centro della città è dominato dallo splendido Castello Aragonese, conosciuto anche come Catello Alfonsino o Castello Rosso. Si tratta di una maestosa ed imponente struttura costruita sull’isola di Sant’Andrea. Qui, un tempo al posto del castello sorgeva un’abbazia benedettina, dedicata proprio all’isolotto di Sant’Andrea scomparsa però nel XV secolo. Oggi il Castello è visitabile solo previa autorizzazione della Marina Militare.
Il porto di Brindisi
Dopo il castello, non potete non visitare il Porto di Brindisi. Qui, infatti, potrete rilassarvi con una bella passeggiata sul lungomare, gustando un gelato oppure mangiare qualche piatto tipico in uno dei tanti punti di ristoro presenti nella zona.
Vi consigliamo di ammirare il Porto di sera, quando le luci, il mare, il paesaggio, creeranno un’atmosfera unica e romantica, perfetta per le coppie innamorate!
La scalinata di Virgilio
Sempre lungo il porto, si trova uno dei simboli che più caratterizzano la città: la Scalinata Virgilio, alla cui sommità si trovano i resti delle Colonne Romane. Circa 60 scalini dalla cui sommità è possibile godere di una vista sul porto e sul mare davvero spettacolare.
Se pensate di cavarvela con soli 60 scalini, beh, vi sbagliate! Vediamo come ve la cavate con ben 259 scalini. È questa infatti la sfida che dovrete superare per godere di una vista spettacolare sulla città di Brindisi.
Il Monumento al Marinaio
Dirimpetto al porto noterete infatti un monumento dalla forma particolare. Si tratta del famoso ”Monumento al Marinaio d’Italia” una struttura a forma di timone con cappella-sacrario. La struttura fu realizzata per commemorare i circa 6.000 marinai caduti tra il 1915-1918 in occasione della prima guerra mondiale. Se dal porto il monumento può sembrarvi di modeste dimensioni, in realtà la struttura è alta ben 54 metri.
Vediamo quanti di voi accetteranno di arrivare sino in cima! Siamo certi che non siete in pochi!
Per riprendere il fiato dopo la salita sul monumento ai caduti, niente di meglio della visita ad un’altra bellissima città del Salento.
Scendete quindi ancora un pochino per visitare la patria del Barocco: Lecce.
Lecce
Lecce è una vera e propria esplosione di arte e cultura, famosa appunto per le sue esuberanti decorazioni barocche, intagliate su balconi, palazzi, chiese, monumenti, abitazioni e facciate.
Una città semplice da visitare, per la sua natura pianeggiante, ma che richiede comunque calma e attenzione.
Ma vediamo alcune delle tappe da inserire nel vostro itinerario leccese.
Certamente merita una visita il centro storico della città dove, grazie alle tante botteghe di artigianato che troverete nei vicoli, sarete ispirati ad ogni passo.
Il cuore pulsante di Lecce è Piazza Sant’Oronzo intitolata così in onore del Santo Patrono della città. Un tempo conosciuta come la “piazza dei mercanti”, per l’abbondanza di attività che fiorivano nella piazza, venne poi sostituita per far spazio all’edificio che avrebbe dovuto ospitare la Banca D’Italia.
Fusolo dal 1656 che la piazza ha preso il titolo di Santo Oronzo. Si racconta che durante la peste che si abbatté su tutto il Regno di Napoli, Lecce venne risparmiata proprio grazie alla mediazione del Santo. Come segno di ringraziamento, la popolazione fece erigere sulla piazza un monumento in suo onore: una colonna votiva alta ben 29 metri sulla quale venne posta la statua del santo nell’atto di benedire la città.
In piazza vi sono altri monumenti simbolo della città: l‘Anfiteatro e il Teatro romano di Lecce. In seguito a devastanti terremoti, la struttura è stata quasi completamente sepolta. Di quello che era in origine il teatro romano, ne resta appena un terzo posto più in basso rispetto al livello stradale.
Restando nei pressi della Piazza di Sant’Oronzo, troviamo il Castello di Carlo V.
Per diverso tempo la fortificazione ha svolto prettamente funzioni di difesa del territorio, successivamente però una delle sue sale fu adibita per ospitare spettacoli teatrali.
Altra imperdibile tappa della nostra giornata nella città del barocco è il Duomo di Lecce.
Il Duomo di Lecce si erge nell’omonima Piazza e rappresenta il fulcro della vita religiosa della città. La Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta, è stata negli anni oggetto di continue ristrutturazioni e ricostruzioni, l’ultima risale al 1659 la quale per volere del vescovo Luigi Pappacoda, venne nuovamente ricostruita.
Molto particolare è il suo campanile costruito su cinque piani, l’ultimo dei quali sormontato da una cupola ottagonale sulla cui sommità è posta la statua in ferro di Sant’Oronzo.
L’interno della cattedrale è organizzato in tre navate separate da pilastri a semicolonne. Oltre alle opere di Giuseppe di Brindisi, all’interno è possibile ammirare rigogliosi stucchi barocchi, ma anche pavimenti in marmo, tele di grande valore artistico e ben dodici altari decorati, uno su tutti l’altare maggiore realizzato in marmo e bronzo dorato, dedicato alla Vergine Assunta.
Otranto
Lasciata Lecce, vi consigliamo di proseguire fino ad arrivare ad Otranto, la città più orientale d’Italia. Otranto è una delle città della Puglia più belle in assoluto, un gioiellino che si affaccia sul mare. Chi non vorrebbe vivere in un posto così? Per il momento vi facciamo sognare consigliandovi alcune mete che vi aiuteranno ad organizzare meglio il vostro viaggio in Salento.
Iniziamo dal centro storico di Otranto, dovesi respira la vera essenza della Puglia. Un susseguirsi ed incrociarsi di stradine bianche, il profumo dei panni stesi misto al profumo del sugo, il vociferare degli abitanti del posto, i colori dei fiori sul davanzale delle finestre, tutto vi lascerà piacevolmente sorpresi. Dal centro potete poi fare una visita alla Cattedrale di Otranto. Non vi aspettate grandi sfarzi, al contrario, il suo stile è piuttosto semplice, in linea con il contesto cittadino.
Tra le altre cose da vedere ad Otranto vi è senza alcun dubbio il Castello Aragonese, situato alle porte della città. Una struttura maestosa e superba che merita davvero una visita.
Dopo tanto camminare è finalmente ora di togliervi le vostre scarpette, per lasciare il posto a costume ed infradito. Nei pressi di Otranto dovete sapere che si trovano alcune delle località balneari più belle del Salento. Un esempio? Porto Badisco e Baia dei Turchi. Le loro acque hanno dell’incredibile, colori e sfumature che si possono ritrovare solo sulla tavolozza di un pittore. E qui, con un bella passeggiata rinfrescante sul bagnasciuga, potrete terminare il vostro tour in Puglia, certi di aver scoperto i luoghi più affascinanti di questa incredibile terra.
Come visitare la Puglia con un tour organizzato?
Per conoscere e toccare con mano queste bellissime città della Puglia, potete partire con il Gran Tour della Puglia con visita straordinaria anche a Matera, la Città dei Sassi. Sarà un viaggio emozionante alla scoperta dei tesori naturalistici, architettonici ed artistici del Tacco d’Italia. Un percorso incredibile che ti permetterà di apprezzare in tutto il loro splendore sia alcuni dei borghi considerati tra i più belli della regione, dove si respira ancora il sapore della tradizione sia, alcuni dei monumenti più conosciuti nelle città sopra citate, con tappa a sorpresa a Castel del Monte.
Lasciatevi ispirare da Happy Age, scoprite tutte le nostre straordinarie proposte e prenotate con pochi click sul sito www.happyage.it
Lascia un commento