Sacra di San Michele monumento di fascino e magia simbolo del Piemonte

Gioielli d’Italia: la Sacra di San Michele, fascino e magia del monumento simbolo del Piemonte

Sacra di San Michele

Gioielli d’Italia: la Sacra di San Michele, fascino e magia del monumento simbolo del Piemonte

 

Ma chi era costei che sorgeva davanti a me come l’aurora? Bella come la luna, fulgida come il sole e terribile come un esercito spiegato in battaglia?

Siamo in Piemonte, a circa 40 chilometri a Est di Torino, nella Val di Susa ed è qui che sorge uno dei monumenti simbolo della regione e d’Italia, un luogo talmente ricco di fascino e mistero da aver ispirato a Umberto Eco una delle più belle citazioni de Il Nome della Rosa.

Proprio come la luna e come il sole, sembra infatti sorgere dalla montagna in tutta la sua bellezza ed in tutto il suo splendore, un’antichissima abbazia benedettina di epoca romanica, che con fare fiero e misterioso domina incontrastata la vallata. 

Stiamo parlando di uno dei simboli storici del Piemonte: la Sacra di San Michele.

La Sacra di San Michele, o più propriamente Abbazia di San Michele della Chiusa, fu costruita tra il 983 d.C. e il 987 d.C., sulla cima del monte Pirchiriano e divenne ben presto uno dei più importanti luoghi di culto dell’Arcangelo Michele.

Un colosso con una facciata alta più di 40 metri, i cui contorni si delineano perfettamente nell’azzurro del cielo. Una volta varcato l’ingresso, vi si aprirà un mondo di tesori, mistero e magia dal fascino incredibile.

E allora, Happy Agers, seguiteci in questa visita virtuale alla scoperta della Sacra di San Michele

La Statua di San Michele Arcangelo

Ad accoglierci all’ingresso, troviamo la statua dedicata  a San Michele Arcangelo, creata nel 2005 dallo scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder. Un’opera imponente, alta oltre 5 metri e larga circa 2, dal peso di 3400 kg.

Scalone dei Morti

Dal piano d’ingresso, continuiamo il nostro viaggio tra le mura dell’abazzia. Saliamo su una suggestiva scalinata ampia e ripida, scavata nella roccia e costeggiata dalle maestose colonne che sorreggono la Chiesa sovrastante. È lo Scalone dei Morti, così chiamato perché un tempo fu luogo di sepoltura di abati e uomini illustri legati al monastero.

Il Portale dello Zodiaco

Giunti in cima allo Scalone, attraversiamo il Portale dello Zodiaco, realizzato dallo scultore piacentino Maestro Nicolao, che qui vi scolpì i segni zodiacali e le costellazioni australi e boreali. Non solo. Oltre ad una certa importanza artistica e culturale, lo Zodiaco contiene, inoltre, molte curiosità che non vogliamo svelarvi prima. Vi diamo però un indizio: osservate con attenzione la costellazione del cancro… Trovato nulla?

Archi rampanti

Superato il Portale dello Zodiaco, vi chiediamo ancora un piccolo sforzo per affrontare l’ultima scalinata prima di giungere alla Chiesa. Si tratta di una bella scalinata in pietra verde, sormontata da quattro imponenti archi rampanti che conducono al Portale d’Ingresso della Chiesa.

Il Santuario

Entrando nella Chiesa si viene subito avvolti dalla sensazione di calma e mistero tipica delle Abbazie benedettine. Costruita e modificata nel corso dei secoli in diversi stili, spaziando dal romanico al gotico, l’Abbazia è un trionfo di maestose colonne, lesene e capitelli e presenta anche opere di notevole interesse pittorico, dedicate al culto della Beata Vergine e dell’Arcangelo Michele.

Una piccola curiosità: se osservate con attenzione il primo pilastro a sinistra della navata centrale, vedrete affiorare per 15 cm la cima del Monte Pirchiriano, a conferma che il Santuario venne costruito proprio sulla vetta della montagna.

Rovine e Torre della Bell’Alda

Uscendo dalla Chiesa e dirigendoci a nord ovest del monte, troviamo una serie di pietre, muraglioni, archi e pilastri noti come le Rovine del Monastero Nuovo, che conducono, dopo una cinquantina di metri, alla leggendaria Torre della Bell’Alda, una torre alta circa venti metri, a strapiombo sul precipizio.

Sacra di San Michele

La tragica leggenda racconta della giovane e bella Alda che, nel tentativo di sfuggire ai soldati che volevano usarle violenza, si gettò nel vuoto dalla cima della torre del monastero. Gli angeli corsero in suo aiuto salvandole la vita! Alda raccontò a tutti quanto accaduto, ma nessuno credette a questa storia. Così, per dare dimostrazione del vero, Alda si gettò una seconda volta dalla torre. Ma stavolta, gli angeli non la salvarono dalla caduta. Così la giovane morì. Potrete chiedere alla gente del posto di raccontarvi questa storia. Non esiste valsusino che non la conosca. 

La Sacra conserva anche una bella e fornita Biblioteca con oltre 10.000 volumi e la riproduzione di antiche Sale di Casa Savoia, volute a testimonianza della grande attenzione che nell’Ottocento i Savoia posero nei confronti della Sacra, come centro dal grande valore religioso, diplomatico e politico.

Visitare la Sacra di San Michele è una esperienza davvero unica che vi catturerà a 360°, un’esperienza che riempie il cuore e lo spirito di energia e magia. Ma perché si parla tanto di magia quando si descrive la Sacra?

La Sacra di San Michele e la linea magica

La Sacra di San Michele è il punto centrale della cosiddetta “Linea Magica”, ovvero una linea retta lunga 2000 chilometri che collega altri due monti: il Mont St Michel in Francia e Monte Sant’Angelo in Puglia. In tanti sono a credere che nella parte sinistra dell’ingresso del monastero, vi sia una mattonella bianca dove si concentra “il punto energetico assoluto” di tutti gli equilibri soprannaturali dell’Europa. Vi invitiamo a fermarvi qualche minuto su quella mattonella sentirete l’energia trasmessa dell’Arcangelo! Fateci sapere cosa avete provato.

E allora, care e cari Happy Agers, che ne dite di armarvi di scarpe comode, macchina fotografica, spirito di avventura e partire alla scoperta di questo gioiello del Piemonte?

Sacra di San Michele al tramonto

Tranquilli, non vi stiamo chiedendo di certo di scalare la montagna, ma se decidete di raggiungere la Sacra a piedi, beh allora le vostre affezionate scarpette vi torneranno sicuramente molto utili. Vi sono, infatti, diversi sentieri che portano alla Sacra di San Michele con tempi di percorrenza di circa un’ora e trenta. Condizioni climatiche permettendo, sicuramente è la strada che più vi consigliamo se amate fare lunghe camminate immersi nella splendida natura della Val di Susa.

Ad ogni modo potete raggiungere la Sacra di San Michele anche in macchina, in pullman o in treno. In qualunque modo scegliate di arrivare, una volta giunti a destinazione, il fascino e l’imponenza di questa abbazia che si erge dinanzi a voi in tutto il suo splendore, vi lasceranno senza fiato.

Come visitare la Sacra di San Michele con un tour organizzato?

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2 Comments

  • Francesco Salvatore Raso

    Salve ci sono tours previsti per la festa dell'Immacolata? Partono da dove?

    • Ciao Francesco e grazie per il tuo interessamento. Inoltre siamo lieti di comunicarti che siamo in programmazione con un bellissimo tour per il ponte dell'Immacolata, di seguito ti lasciamo il link per visionarlo nel dettaglio https://www.happyage.it/vacanze/tour/1337-gnomi,-elfi-e-luci---mercatini-di-natale-trentino.html . Con il nostro speciale Happy Transfer organizziamo trasferimenti dalle principali città italiane! Per tutte le altre informazioni e per avere un preventivo ad hoc per te chiama il nostro call center al numero 06 44250100 (dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00). Ti aspettiamo!

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