Sua maestà la ricetta della pastiera napoletana, origini ed aneddoti.

Sua maestà la Pastiera Napoletana, la ricetta, origini ed aneddoti

ricetta pastiera napoletana

Sua maestà la Pastiera Napoletana, la ricetta, origini ed aneddoti

Vi abbiamo parlato in questi giorni dei riti della settimana Santa, dagli aspetti più religiosi a quelli più folcloristici e vi abbiamo dato anche qualche dritta su come fare le pulizie di primavera senza stress, un rituale al quale non ci si può sottrarre. Ma vi è un altro rituale sacro della Pasqua.

È tempo di riti della Settimana Santa, è tempo di pulizie di Pasqua ed è tempo di Pastiera Napoletana.

Non è Pasqua senza pastiera, soprattutto in Campania e per i napoletani la pastiera è un vero proprio culto. Ogni famiglia ha la propria personale ricetta, che tiene gelosamente custodita come un gioiello prezioso.

Oltre alla pastiera, sono tanti i dolci della tradizione di Pasqua, da nord a sud ogni regione propone la propria specialità. Ma come mai allora tra tutti i dolci abbiamo scelto proprio la pastiera?

Questo perché al cospetto della pastiera napoletana, non c’è uovo di Pasqua che tenga.

Impossibile resistere ai suoi mille profumi di mille fiori ed agrumi. Ed il suo cremoso ripieno di ricotta avvolto da un tenero strato di pasta frolla? Beh, davvero una goduria per il palato che esplode letteralmente di dolcezza.

Ed allora care a cari Happy Agers, cosa ne dite per questa domenica di Pasqua di imparare a fare la ricetta della pastiera napoletana?

Chi è stato a Napoli avrà già avuto modo di assaggiare la pastiera. Non c’è bar, pasticceria, pastificio o ristorante a Napoli che non esponga in bella vista la pastiera. Anche se si tratta di un dolce tipico pasquale, ormai la si può trovare tutto l’anno.

Per chi è da tempo che non mangia la pastiera, questa può essere un’occasione per riscoprire il suo sapore inconfondibile, per tutti coloro che invece non hanno ancora avuto modo di assaggiare sua maestà la pastiera, diremmo che è arrivata l’ora di sapere cosa vi siete persi sino ad ora.

 

Bene, prima di passare alla ricetta della pastiera napoletana, è doveroso capire quali sono le sue origini e la sua storia.

 

La storia della pastiera

Vi siete mai chiesti qual è la vera storia della pastiera napoletana? In realtà vi sono diversi racconti su quelle che sono le origini della pastiera napoletana. Ma noi vi racconteremo le più conosciute.

Addirittura pare che la nascita di questa deliziosa torta sia riconducibile ai tempi dei miti greci.

 

La leggenda della sirena Partenope

Si racconta che la sirena Partenope scelse come sua dimora il Golfo di Napoli. La sirena allietava le giornate degli abitanti della città con la sua bellissima e soave voce. Gli abitanti in segno di riconoscenza, portarono alla sirena sette doni:

  1. la farina, come simbolo di ricchezza;
  2. la ricotta, come simbolo di abbondanza;
  3. le uova, sono simbolo la fertilità;
  4. il grano cotto nel latte, simboleggia la fusione del regno animale e vegetale;
  5. i fiori d’arancio, richiama il profumo della terra campana;
  6. le spezie, omaggio di tutti i popoli;
  7. lo zucchero, celebra la dolcezza del canto della sirena.

La sirena Partenope, ovviamente, apprezzò molto i doni ricevuti, così, prese tutti gli ingredienti e li mescolò dando vita alla pastiera.

 

Sicuramente quella che vi abbiamo raccontato resta una leggenda, ma la prossima storia, pare proprio che sia la più avvalorata di tutte circa la nascita della pastiera napoletana.

 

La suora del convento di San Gregorio Armeno

Siamo nel XVI secolo, precisamente nel convento di San Gregorio Armeno, dove pare che suora, della quale non si conosca il nome, decise di preparare un dolce con ingredienti simbolici:

  • uova, la ricotta e grano, richiamano il simbolismo cristianizzato;
  • le spezie provenienti dall’Asia;
  • il profumo dei fiori d’arancio provenienti dal giardino conventuale.

Le pastiere venivano regalate dalle suore alle famiglie aristocratiche della città.

Si racconta inoltre che

Quando i fattorini andavano a ritirare le pastiere per conto dei loro padroni, nel momento in cui la porta del convento si apriva, fuoriusciva una scia di profumo che pervadeva i vicoli intorno al convento. Quel profumo rappresentava per la povera gente un segno della presenza del Signore”.

 

Un altro aneddoto molto curioso sulla pastiera, riguarda la regina Maria Teresa D’Austria, consorte del re Ferdinando II di Borbone. La Regina soprannominata  “la Regina che non rideva mai” pare che si fosse lasciata sfuggire un sorriso dopo aver dato un morso alla pastiera.

Il Re Ferdinando commentò l’accaduto: “Per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo”.

 

Ricetta della pastiera napoletana

Dopo aver fatto luce su quelle che sono le origini della pastiera, è arrivato il momento di mettersi ai fornelli e di scoprire come preparare la ricetta della pastiera napoletana.

Prendete appunti e poi di corsa a fare la spesa.

Ingredienti per fare la pastiera:

Iniziamo dalla frolla e vediamo quali ingredienti vi serviranno.

Per la frolla occorrono:

  • 400 gr di farina 00;
  • 200 gr di zucchero (semolato);
  • 150 gr di burro;
  • 2 uova;
  • lievito per dolci;
  • 1 pizzico di sale.

Ingredienti per la farcia

Per la pastiera sono necessari diversi ingredienti che noi divideremo in 3 sezioni.

1^ sezione

  • 560 gr di grano precotto per pastiere
  • 180 ml di latte
  • 1 cucchiaio zucchero semolato
  • scorza di 1 arancia grattugiata
  • un pizzico di sale

2^ sezione

  • 500 gr di ricotta di pecora;
  • 180 ml di latte intero.

3^ sezione

  • 250 gr di zucchero semolato;
  • 4 tuorli;
  • 2 bustine vaniglia pura;
  • 100 gr di canditi misti;
  • scorza di 1 limone grattugiato;
  • mezzo cucchiaino di cannella;
  • un goccio di aroma di arancia concentrato;
  • mezzo cucchiaio di fior d’arancia

 

  • Zucchero a velo

 

Preparazione della Pastiera

Una volta acquistati e pesati tutti gli ingredienti, passiamo alla lavorazione della pastiera napoletana.

Per prima cosa iniziamo dalla pasta frolla. Su un piano da lavoro disporre la farina, unire il burro morbido, le uova intere, lo zucchero, un pizzico di sale ed il lievito per ultimo. Iniziate a lavorare con le mani, fino a quando non avrete ottenuto un panetto liscio e senza grumi. Se preferite, potete lavorare gli ingredienti con una planetaria.

Ottenuto il panetto, ricoprite con della pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno mezz’ora.

Fatta la frolla, passiamo alla preparazione della farcia.

Come detto, divideremo la lavorazione in tre parti.

 

Prima lavorazione: il grano

Prendete gli ingredienti per la preparazione del grano. In una pentola mettete il grano, il latte, il sale, lo zucchero e la scorza dell’arancia grattugiata. Mescolare e fate cuocere a fiamma bassa fino a quando non avrà raggiunto l’ebollizione. Continuate a cuocere per altri 10 minuti avendo cura di girare il grano delicatamente. Trascorsi 10 minuti spegnete e lasciate raffreddare completamente.

 

Seconda lavorazione: la ricotta

Passiamo ora alla seconda lavorazione, ovvero, alla ricotta. In un contenitore, mettete la ricotta con i 180 ml di latte, e con una frusta lavorate energicamente fino a quando non avrete ottenuto una bella cremina.

Vi consigliamo di aggiungere il latte poco alla volta, in questo modo, avrete modo di controllare che la cremina non stia venendo troppo liquida.

 

Terza lavorazione: le uova e gli aromi

Dopo la lavorazione del grano e della ricotta, passiamo alla terza ed ultima lavorazione: le uova con gli aromi.

Prendere i 4 tuorli, aggiungere lo zucchero e con uno sbattitore lavorate fino a quando non avrete ottenuto una cremina. Ora aggiungete i canditi, la cannella, mezzo cucchiaio di fior d’arancia, qualche goccia di aroma concentrato di arancia, la scorza grattugiata di un limone, ed infine, due bustina di vaniglia pura. Mescolare delicatamente.

Fatto questo, riprendete il grano e con un minipimer, frullate metà del composto. Prima di unire tutte le lavorazioni, assicuratevi che il grano sia ben freddo.

 

Come assemblare la pastiera

Per assembrare la pastiera, prendete il vostro panetto di pasta frolla, stendere uno strato spesso 4 millimetri e mettetelo in uno stampo da 25 cm, in questo modo vi verranno fuori anche 3 pastiere.

La frolla deve ricoprire anche i bordi dello stampo. Riempite completamente lo stampo con la farcia quasi fino a toccare i bordi. Ora, dalla frolla rimasta ottenete 7 strisce che userete per ricoprire la pastiera.

ricetta pastiera napoletana

Vi starete chiedendo perché la pastiera si ricopre con sette strisce?

Il motivo si rifà alla leggenda della sirena Partenope, per ricordare i sette doni che gli abitanti della città le portavano in segno di devozione. Tuttavia, una regola ben precisa non c’è, è più un ‘usanza, l’importante è ottenere il classico motivo a rombi.

È giunto il momento di infornare a circa 160° per 2 ore. La pastiera deve assumere un bel colorito caramello. Al termine della cottura lasciate in forno per ancora un’ora a forno spento leggermente aperto. In questo modo la temperatura si abbasserà gradualmente.

Quando sarà ben fredda, spolverate con un pochino di zucchero a velo.

 

Come avete potuto vedere, non è poi così difficile preparare la ricetta della pastiera napoletana fatta in casa. Dovrete solo avere un pochino di pazienza, ma vedrete che all’assaggio verrete ripagati con un’esplosione di dolcezza e profumi.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *