I misteri del Lago Maggiore, 5 storie tra incanto e leggende!

I misteri del Lago Maggiore, tra incanto e leggende

I misteri del Lago Maggiore, tra incanto e leggende

Dopo aver sognato le spiagge più belle della Grecia, ritorniamo alla realtà, per ripartire subito alla volta di un altro meraviglioso luogo, questa voltà però, tutto italiano. Scopriamo quale!

Le belle giornate sono sicuramente l’ideale per concedersi un po’ di tempo da trascorrere all’aria aperta, dunque, quale migliore occasione per fare ad esempio una gita al lago?

Dunque, quest’oggi andremo a visitare le meravigliose ed incantevoli Isole Borromee. D’altronde quando si parla di luoghi incantevoli e dei nostri laghi italiani, il Lago Maggiore è senza alcun dubbio, uno tra i più belli e gettonati. In più occasioni abbiamo elogiato le bellezze del Lago Maggiore, compresi i suoi giardini e le sue quattro stupende isole quali:

  1. l’Isola Bella, con il maestoso Palazzo Borromeo e gli splendidi giardini;
  2. l’Isola Madre, con il suo giardino botanico;
  3. la caratteristica Isola dei Pescatori, l’unica abitata stabilmente;
  4. l’Isolino di S. Giovanni e lo Scoglio di Marghera.

Posti da favola che non stancano mai. Luoghi ricchi di fascino che ti catturano al primo sguardo. Ed il Lago Maggiore e le isole Borromee sono proprio questo, amore a prima vista.

Eppure, tra giardini incantati, imponenti montagne e giardini fioriti, le acque impenetrabili e chiete del lago, da sempre affascinano e al tempo stesso incutono un po’ di timore. Ma questo, non fa che accrescere ed attirare la voglia di conoscere questi luoghi.

Ed allora care e cari Happy Agers, cosa ne dite di visitare ancora una volta il Lago Maggiore e di scoprire insieme quali misteri si celano dietro cotanta meraviglia? Curiosi come siete sicuramente non ve lo farete ripetere due volte.

 

Cosa vedere sul Lago Maggiore

Prima di partire per questo viaggio alla scoperta dei misteri del Lago Maggiore e delle sue belle isole, desideriamo ripercorre insieme alcuni dei luoghi più suggestivi da non perdere assolutamente.

 

I Giardini di Villa Taranto

I Giardini di Villa Taranto, con i suoi 160.000 mq, 7 chilometri di viali ed oltre 20.000 essenze botaniche, sono considerati tra i giardini botanici più belli del mondo, una tappa imperdibile. Quando si entra in questi meravigliosi giardini, si capisce subito di essere in un luogo diverso dagli altri.

Il viale d’ingresso, detto anche “Viale delle Conifere” è un susseguirsi compatto di rari esemplari di conifere provenienti da tutto il mondo, che accoglie il visitatore dandogli il benvenuto.

Da qui, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Passeggiando tra ordinati vialetti, giardini terrazzati, cascate e giochi d’acqua, aiuole fiorite, statue e decorazioni, sarete avvolti da profumi e colori inebrianti e rimarrete incantati alla vista degli angoli più suggestivi del Parco.

 

I tesori dell’Isola Bella

“Per quanto fantastica e meravigliosa possa essere ed è  l’Isola Bella, è tuttavia bellissima”: così definiva Charles Dickens l’Isola bella, probabilmente anche lui confuso da tanta bellezza e sontuosità.

Impossibile infatti non rimanere senza fiato alla vista del Palazzo Borromeo, un trionfo di sfarzo ed eleganza, sontuosi arredi e preziosi fregi, imponenti saloni e oggetti antichi, tanto che qui visse nel 1797 Napoleone Bonaparte, cui è dedicata una sala.

 

Isola Madre

Definita da Gustave Flaubert “il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo”, l’Isola Madre è, con i suoi 8 ettari di estensione, la più grande delle Isole Borromee.

Abitata già nell’anno 846 (con il nome di Isola di San Vittore), quando erano presenti solo uliveti, poche case e una chiesetta, a metà del XVI secolo passò a Renato Borromeo, il quale, cambiò il nome in Isola Renata e vide l’avvio della sua trasformazione in residenza aristocratica.

 

Storie e misteri del lago Maggiore

Ovviamente, questo è solo un assaggio di tutto quel che potrete vedere sul Lago Maggiore. Ora vogliamo parlarvi dei suoi misteri più fitti che aleggiano tra sue acque a tratti oscure.

 

L’eremo di Santa Caterina

Tutto si svolge presso l’eremo di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore, raggiungibile solo attraverso una gradinata di ben 268 gradini.

L’eremo fu voluto da Alberto Besozzi, un ex usuraio scampato ad un naufragio. Si racconta che l’uomo nel 1170, mentre navigava il lago con una barca, improvvisamente, venne catapultato in acqua da un’onda anomala. Così Besozzi, in preda alla disperazione, giùrò a Dio che se avesse avuto salva la vita, non avrebbe più ingannato la gente, e al contrario, sarebbe diventato un uomo rispettoso ed avrebbe condotto una vita fatta di preghiera e penitenza.

Ed ecco che le sue parole furono accolte, infatti, l’uomo trovò rifugio in una grotta nei pressi di Leggiuno, all’interno del Sasso Ballaro. Il mercante allora mantenne il giuramento fatto. Da quel momento passava le sue giornate in preghiera, nutrendosi solo del cibo lasciato per pietà da qualche pescatore di passaggio.

Ben presto la vicenda divenne nota. Così, durante la peste, l’uomo fu chiamato affinché potesse chiedere al Signore di placare l’epidemia. Si racconta che una notte l’uomo sognò un angelo che gli disse che: se avesse voluto sospendere la penitenza, avrebbe dovuto far costruire una cappella in onore di Santa Caterina. L’indomani l’uomo come suggerito dall’angelo, gece costruire la cappella, ancora oggi esistente.

 

Le leggende dei fratelli Mazzardi

La seconda storia ha davvero dell’incredibile, una storia dai tratti inquietanti.

Siamo nel comume di Cannobio, e sulle sponde del lago si ergono in tutta la loro maestosità, fascino e mistero i Castelli di Cannero. I Castelli di Cannero furono edificati e fortificati dai fratelli Mazzardi di Ronco i quali vi abitarono verso la fine del XIV° secolo. Ma entriamo nel vivo della storia.

Si racconta che sul finire del 1403 i fratelli Mazzardi, di indole piuttosto violenta, si impossessarono con la forza del palazzo pretorio di Canobbio, e successivamente, invasero i territori di Cannero per costruirvi dei castelli sicuri e al riparo dalle guerre. 

Le malefatte dei due fratelli cessarono nel 1412, quando, il duca di Milano Filippo Maria Visconti inviò sulle sponde del lago Maggiore un esercito di 500 soldati per sbarazzardi dei due Mazzardi.

Furono ricamate attorno alla morte dei due fratelli diverse storie. Si racconta che i due uomini furono uccisi e gettati nel lago con un sasso al collo molto pesante.

Da quel giorno pare che tra le mura dei castelli si aggirino dei fantasmi. Chissà che non si tratti proprio dei fantasmi dei fratelli Mazzardi? Ma non è finita qui. Si racconta anche di un misterioso veliero che appare nelle giornate più nebbiose e di poca luce, proprio nei pressi delle roccie dove furono gettati i corpi.

 

La pietrificazione dei piedi

Sempre attorno ai due fratelli aleggia un’altra leggenda. Si racconta che le malefatte dei fratelli Mazzardi diventassero sempre più atroci. Un giorno decisero di rapire il nipote del proprietario di una villa per arruorarlo nel loro piccolo esercito di briganti razziatori. Quando entrarono nella villa, i due uomini trovarono il ragazzo ai piedi del letto, intento nelle preghiere, e non appena uno dei fratelli Mazzardi gli si avvicinò, i suoi piedi si pietrificarono terrorizzando gli altri malfattori presenti, che fuggirono via di corsa.

 

La leggenda del mostro marino nel Lago Maggiore

Dopo le storie dei fratelli Mazzardi, passiamo alla nostra terza storia che vede questa volta come protagonista, un mostro marino. Pare che per diverso tempo nelle acque del Lago Maggiore di aggirasse un mostro pronto a ribaltare barche e ad assalire i turisti.
 
  • Nei primi anni del 2000 molti pescatori della zona, ma anche diversi turisti, affermarono di aver visto una grossa ombra seguire la loro barca.
  • Nel 2003, alcuni pescatori segnalarono un mostro che per due giorni consecutivi aveva lacerato le loro reti e divorato tutti i pesci raccolti.
  • Nel 2004, invece due sub avvisarono un pesce gigante di oltre 2,5 m davanti a S.Caterina, a circa 50 m dalla riva.
  • Addirittura, nel 2010 nei pressi di Stresa una famiglia di turisti francesi disse che la loro barca era stata affiancata da un mostro lungo almeno 10 m e largo mezzo metro.
 
Da allora, nel corso degli anni, vi furono altri avvistamenti.
  

Il mito di Maggi

Quella infatti, non fu l’unica testimonianza. Da molti decenni aleggia nella zona il mito di Maggi, ovvero, il biscione del Lago Maggiore, o almeno così lo chiamano a Baveno. Proprio a Baverno, sul lungolago, è stata costruita una scultura del mitico mostro che infesterebbe le acque.
 

Le streghe di Sambuchetto

I misteri del lago Maggiore sembrano non finire mai. Un’altra storia è quella delle “Streghe di Sambuchetto”. Un tempo delle signore rapivano i bambini nei villaggi circostanti, con danze inquietanti e un rituale da brivido con corvi, diavoli ed altri animali misteriosi.

La leggenda narra che chiunque incontrasse la strega o assistesse ad uno dei rituali avesse subìto, da lì a poco, una perdita dolorosa o un incidente mortale.

 

La storia della regina della neve

Oltre alle storie inquietanti ed oscure di cui vi abbiamo parlato sopra, desideriamo concludere il nostro tour tra i misteri del lago Maggiore con una storia d’amore. Un tempo sul monte Capio viveva  la regina delle nevi. Una donna di straordinaria bellezza, ma davvero tanto sola, troppo sola, perché circondata da dirupi e dalla natura selvaggia.

Un giorno, un cacciatore innamoratosi della regina, decise di salire su per il monte per incontrarla, ma purtroppo non riuscì mai ad incontrarla. L’uomo cadde in un dirupo e lì morì. Alla notizia della morte del ragazzo, la bella regina iniziò a disperarsi tanto che le sue lacrime si trasformarono in ruscelli, ancora oggi visibili sia dal monte che dalle sponde del lago.

 

Mistero, miti, leggende, credenze popolari, racconti, tutte queste storie non fanno che accrescere la curiosità, la magia e l’incanto del lago Maggiore. E, come avete potuto vedere, questi luoghi non si smettono mai di scoprire. Chissà quanto ancora c’è da sapere e quanto ancora le acque di questo lago celano nel profondo.

 

I tour di Happy Age in Piemonte a Pasqua

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2 Comments

  • Sarei interessata ma non nei giorni 8 e 9 di aprile ,quando rifarete questo viaggio. È possibile avere nel pulman i primi posti perché soffro di mal d'auto Grazie

    • Ciao Rita, lo stesso tour è in partenza nelle seguenti date: I TESORI DEL PIEMONTE - VINCITORE PREMIO UNESCO 2011 (Partenze 4 maggio, 1 giugno, 21 settembre, 12 ottobre) https://www.happyage.it/vacanze/tour/725-tour-piemonte-premio-unesco.html Per qualunque delucidazione puoi chiamare il nostro centralino allo 06 44250100, oppure, scrivere una mail a booking@happyage.it Speriamo di averti presto con noi. Ti auguriamo una buona giornata :)

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