
Quando inizia il carnevale: da Giovedì a Martedì grasso tra date, tradizioni e fritole
Già da qualche settimana, proprio come accade per la Pasqua, ci si chiede quando inizia il Carnevale?
A differenza di altre festività, come ad esempio, il Natale, l’Epifania o il 15 agosto, data dell’Assunzione della Vergine Maria, il Carnevale e la Pasqua hanno date mobili, pertanto, il calcolo dipende sempre dalla festività cristiana.
Ma quando inizia il carnevale?
Sono sicuramente in tanti a pensare che il carnevale inizi oggi, giovedì grasso. In realtà, lo sapevate che Carnevale inizia ufficialmente la cosiddetta domenica di Settuagesima, ovvero, circa 70 giorni prima della domenica di Pasqua?
Tutta la storia del Carnevale dipende allora dalla Pasqua!
Dunque, tutti coloro che hanno sempre pensato il contrario, oggi hanno invece potuto appurare, che il Carnevale in realtà inizia circa 10 giorni prima del Giovedì Grasso. Quest’anno ad esempio è iniziato precisamente il 16 Febbraio e si conclude, il Martedì Grasso, giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri.
Ma, perché secondo l’immaginario comune il carnevale inizia il giovedì grasso?
La risposa è molto semplice! I giorni clou del Carnevale iniziano proprio da oggi e continuano fino al Martedì Grasso, ovvero, il giorno che rappresenta secondo il rito romano l’avvio della Quaresima.
Ed allora care e cari Happy Agers, siete curiosi di saperene di più della festa più colorata dell’anno?
Il Giovedì Grasso, come detto, da il via ai festeggiamenti, fatti di maschere, colori, coriandoli, giochi e specialità dolciarie a più non posso.
Un tempo, tutto il popolo, a prescindere dalla classe sociale, come da tradizione si riuniva per mangiare tutto ciò che si poteva. Si mangiave in particolare la carne di maiale, un alimento prelibato, ottimo per affrontare il digiuno quaresimale, che durava dai 40 ai 44 giorni, periodo durante il quale la carne ed altri cibi erano categoricamente vietati. Da qui, il collegamento alla parola Carnevale!
Cosa significa Carnevale?
Vi siete mai chiesti cosa significa Carnevale?
Se scomponiamo la parola, il significato vien da sé!
Carnevale, dal latino carnem levare, significa eliminare la carne.
Tradizioni del Martedì Grasso
Ma ritorniamo ai nostri festeggiamenti. Ricordiamo, che il giorno principale del Carnevale resta il Martedì Grasso.
Pensate, che già nell’antica Roma il Carnevale si chiudeva proprio con una grande festa in cui tutti potevano mangiare in abbondanza, come detto, soprattutto la carne di maiale, sotto forma di salumi, salsicce e altri tagli. Non solo!
Ed è da qui che deriva l’accezione di Martedì Grasso.
I nove bocconi del Martedì grasso
Ma le tradizioni legate all’ultimo giorno di Carnevale non sono finite! Conscete ad esempio la tradizione dei nove bocconi del Martedì Grasso? Secondo un’antica tradizione, rimasta in voga fino agli inizio del ‘900, era consuetudine mangiare nove bocconi di nove piatti diversi, passando dalle verdure alle uova, oltre a pasta, salsiccia e carne, legumi, fritti e dolci e molto altro.
Oppure, si imbandiva la tavola e si mangiava nove volte durante tutto l’arco della giornata.
Anche se questa tradizione si è pian piano perduta, in realtà, proprio come accade per la Pasqua e per il Natale, anche a Carnevale, la parola d’ordine è abbondanza. Inoltre, ogni regione, conserva le proprie tradizioni culinarie a tavola.
A Carnevale sono soprattutto i dolci a fare da padrona, ma non solo!
Ricordiamo ad esempio:
In Toscana, durante il Carnevale, si mangiano le frittelle di riso, il berlingozzo, gli zuccherini di Fucecchio, ma anche i fagioli all’uccelletto con salsiccia, accompagnati dalla focaccia seravazzina, i tordelli, ovvero dei ravioli ripieni di carne ed erbe e conditi col ragù toscano, sono perfetti per festeggiare il martedì grasso.
I piatti tipici della tradizione emiliana sono le lasagne, le tagliatelle, i tortellini, cappellacci di zucca, salama da sugo, le sfrappole (ovvero le chiacchiere) e il tortellone dolce: pasta ripiena di crema o cioccolato e poi fritta.
La pignolata glassata è, invece, un dolce tipico del Carnevale in particolare messinese. Si tratta di gnocchetti fritti ricoperti di miele, di glassa bianca o di glassa al cioccolato.
A Venezia si mangiano le “fritoe venexiane” (cioè le frittelle) le chiacchiere, le castagnole e soprattutto la crema fritta. Quest’ultima, un vero street food dal fascino antico, consiste nella una frittura della tradizionale crema pasticcera, che assume una forma più tozza o più allungata.
Se in passato vi abbiamo proposto le ricette delle classiche chiacchiere di carnevale, quest’anno vogliamo invece deliziarvi, proprio con una ricetta veneziana: le Fritole veneziane.
Le Fritole veneziane
Le fritole veneziane, sono state proclamate già nel Settecento, dolce nazionale della Serenissima. Non solo, le fritole venivano preparate esclusivamente dai membri della rinomata corporazione dei fritoleri che tramandavano la ricetta di padre in figli.
Anche se occorrono diversi ingredienti per prepararle, in realtà, molti li avete già nella vostra dispensa.
Ma vediamo ora quali ingredienti occorrono per fare le fritole veneziane e come prepararle:
- 500 g farina Manitoba;
- 200 g latte;
- 90 g zucchero semolato;
- uvetta sultanina;
- pinoli;
- 80 g burro;
- 50 ml grappa;
- lievito di birra fresco;
- 2 uova;
- baccello di vaniglia;
- olio di arachide o di semi per friggere;
- zucchero a velo q.b;
- sale q.b.;
Come preparare le fritole:
Per prima cosa prendete un recipiente nella quale versare la farina, dopo, prendete il burro fuso, che farete raffreddare. Nel mentre, sciogliete il lievito di birra in mezzo bicchiere di latte leggermente intiepidito. Una volta sciolto per bene, versare nella farina, unendo anche le uova, il latte rimasto, la grappa, lo zucchero semolato, i semi estratti dal baccello di vaniglia, un pizzico abbondante di sale ed il burro fuso. Lavorate il composto, finché non otterrete un panetto morbido ed omogeneo.
Ora, non vi resta che unire a piacere i pinoli e l’uvetta. Lasciate riposare ora il vostro panetto fino a quando non si sarà triplicato di volume.
Trascorse circa tre ore, dividete l’impasto in piccole palline di circa 3, 4 cm di diametro.
Prendete una padella nella quale versare l’olio per friggere. È importante che l’olio sia ben caldo.
Preparate un contenitore con carta da cucina dove farete scolare le fritole.
Friggete ora le vostre fritole per 2-3 minuti. Scolate e lasciatele intiepidire.
Cospargetele con lo zucchero a velo e servite.
E con queste perle di dolcezze che diamo inizio al Carnevale.
E voi, cosa siete soliti preparare il Giovedì Grasso per dare il via ai festeggiamenti ufficiale del Carnevale?
Come sempre, fatecelo sapere nei commenti 🙂
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