
Cucina maltese, influenze dall’Italia
La primavera si avvicina sempre di più, cresce così l’entusiasmo, la voglia di trascorrere più tempo al mare e all’aria aperta ed in generale, la voglia di godersi ogni raggio di sole che la stagione dei fiori è pronta a regalare.
Ricordate? Soli pochi giorni fa vi abbiamo portati al mare e siamo partiti per un bellissimo viaggio virtuale alla scoperta di Malta. Abbiamo avuto modo di apprezzarne, oltreché al suo mare azzurro ed alle sue spiagge, anche le sue città e le sue bellezze artistiche ed architettoniche. Quanti di voi hanno immaginato di essere proprio lì, ad esempio, ad ammirare le isole di Gozo e Comino o la Blue Grotto? Sicuramente in tanti.
Ma tra qualche settimana, questo viaggio non sarà più solo un sogno, perché, sono già in tanti coloro che hanno scelto di partire con noi alla volta di Malta, per ammirare davvero tutte le meraviglie, che questa bellissima isola situata nel cuore del Mediterraneo, è in grado di offrire.
Natura, mare, arte, storia… Ma non abbiamo per caso dimenticato qualcosa? Quando si parte per un paese nuovo, si ha voglia di immergersi nella cultura di quel luogo a 360°, così, oltre alla voglia di scoprirne tutte le bellezze di varia natura, si è anche curiosi di scoprirlo da un punto di vista culinario.
La cucina maltese
Quest’oggi desideriamo così darvi un’anteprima di quella che è la cucina maltese, giusto per stuzzicare un po’ la vostra curiosità e soprattutto il vostro appetito.
Iniziamo col dirvi che la cucina maltese gode un po’ dell’influenza della cucina italiana, in primis, quella della vicinissima Sicilia. Starete sicuramente pensando che si parte con il piede giusto, cosa c’è di più buono dei piatti del nostro Paese? Tuttavia, vi sono numerosi piatti che hanno subito notevoli influenze anche da parte di quella che è la cucina africana, britannica e degli altri paesi del bacino del mediterraneo.
Un mix di profumi e sapori davvero molto particolari da provare assolutamente.
Cosa mangiare a Malta
La cucina maltese è inoltre molto variegata. Troverete una grande varietà di piatti sia di mare che di terra.
Un esempio di cosa mangiare a Malta?
- i pastizzi;
- la lampuga;
- stufato di coniglio,
- capperi;
- formaggi di capra;
- all’aljotta;
- dolci con mandorle;
- dolci con frutta candita e ricotta
- dolci con sesamo e datteri;
Questa ovviamente è solo una minima parte di tutto quel che include la cucina di Malta. Ma noi abbiamo scelto per voi alcuni dei piatti più rappresentativi dell’isola che, siam sicuri, saprete apprezzare.
Ed allora care e cari Happy Agers, cosa ne dite di fare una pre-degustazione di quel che si mangia a Malta?
I pastizzi
Non possiamo che iniziare questo nostro tour gastronomico alla scoperta di cosa si mangia a Malta, se non dai pastizzi, senza alcun dubbio, uno dei simboli dello street food maltese. Pensate che i pastizzi, sono buonissimi da mangiare in ogni momento della giornata: a colazione, come spuntino, a pranzo, merenda ed anche alla sera tardi, dopo essersi divertiti fino a tardi.
Ma cosa sono i pastizzi? I pastizzi, altro non sono che dei rustici di pasta sfoglia ripieni di ricotta o piselli. Inoltre, sono accessibili proprio a tutti dato il loro costo davvero irrisorio, pensate, che si possono acquistare anche a meno di 50 centesimi.
Nel linguaggio comune degli isolani di Malta, il termine pastizzi è molto utilizzato per dire ad esempio: “Jinbiegħu bħall-pastizzi”, ovvero, “andare via come il pane” o Jinħarġu bħall-pastizzi, per indicare qualcosa “prodotto in serie”.
Le qassatat
Dopo esservi rimpinzati di buonissimi pastizzi, proseguiamo il nostro tour culinario sulla cucina maltese. Dalla pasta sfoglia si passa ora alla pasta frolla. Nelle pastizzerie maltesi non ci sono solo pastizzi, ma vi consigliamo di assaggiare anche le qassatat, ovvero, delle tortine a forma di piccoli cesti ripieni di formaggio fresco, verdure, acciughe e piselli.
Non vi sembra che il termine qassatat ha una certa assonanza con la buonissima cassata siciliana? Oltre al fatto che a Malta ed in generale nei paesi del Mediterraneo, il formaggio di pecora è molto utilizzato sia per piatti dolci, che piatti salati, anche il dialetto è
è un grande mix di dialetti tra cui quello siculo.
Come detto più volte, dati i diversi popoli che si sono insediati sull’isola, anche lingua maltese ha subito diverse contaminazioni.
La bigilla
Si sa, la colazione deve essere abbondante e tra pastizzi e qassatat è il caso di fare una pausa. Nell’attesa vi annunciamo il prossimo piatto tipico della cucina maltese. Prima di passare direttamente ad un bel primo, è il caso di fare un piccolo aperitivo. Vi consigliamo di assaggiare la bigilla, una crema o salsa a base di fagioli di varietà ful-ta’ Girba conditi con aglio, olio, prezzemolo e peperoncino. La bigilla viene accompagnata con galletti o sottili cracker di forma rotonda a base di acqua e semolino. Vedrete, uno tira l’altro.
Il pane di Malta
Prima di continuare il nostro tour culinario su questa meravigliosa isola, è doveroso fare un appunto sul pane di Malta. Dovete sapere, cari amici, che esiste una cultura davvero sentita e storicamente di una certa importanza. Sull’isola, infatti, esiste il borgo dei panettieri: il borgo di Qormi o Casal Fornaro. Qui ogni anno si tiene un festival per promuovere l’attività degli antichi forni. Pensate che alcuni di essi risalgono addirittura ai tempi dell’insediamento dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni che governò l’isola dal 1530 al 1798.
Dunque, se visitate Malta ed il borgo di Qormi, non potete non assaggiare:
- l’hobza (letteralmente “il pane”), una la pagnotta di pasta madre dalla crosta croccante molto simile al pane di Altamura;
- la ftira, una sorta di pane-pizza di Gozo a forma di ciambella farcita con un’insalata di tonno, olive, pomodoro e cipolle.
L’aljotta
Bene, sappiamo che siete curiosi di scoprire il prossimo piatto della cucina maltese. Nel menù tipico dell’isola, non può mancare l’aljotta. Si tratta di una zuppa di pesce di scoglio condita con aglio, limone, maggiorana e kunserva, quest’ultimo, altro non è che il tipico concentrato di pomodoro. In questa buonissima zuppa inoltre, viene aggiunto il riso. Risultato finale? Una zuppa piuttosto densa e profumatissima davvero sostanziosa.
Dovete sapere che l’aljotta è un piatto legato in particolar modo alla Quaresima. Dovete sapere che Malta è un paese fortemente religioso. La stessa Costituzione, stabilisce all’articolo II, che il Cattolicesimo è religione di stato. Di conseguenza, se andate in vacanza a Malta nel periodo della Quaresima noterete che si segue il calendario della Chiesa, così, alcuni piatti di carne difficilmente verranno serviti. La forte religiosità di Malta è data dal suo passato piuttosto travagliato: le persecuzioni cristiane in epoca romana , le dominazioni spagnola e normanna, e non ultimo il governo dei Cavalieri Ospitalieri resero l’isola un vero e proprio Stato monastico.
I bragioli
Ma dato che noi partiremo subito dopo Pasqua, possiamo gustare i cosiddetti bragioli, ovvero, degli sono gli involtini di roast beef maltesi. Anche se bragioli tradotto vuol dire “beef olives”, cioè bistecca e olive, ci si aspetterebbe della carne servita con olive. Ed invece no, di olive non esiste traccia.
I bragioli consistono in involtini di carne di manzo farciti con uova, bacon e aglio e brasato a lungo nel vino rosso. Ed allora perché si fa riferimento alle olive? Solo ed unicamente per la forma finale dell’involtino che ricorda quella di un’oliva.
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Ross il-forn
Altro piatto del nostro menù di oggi è il ross-il forn, il cui nome ci ricorda il tipico riso al forno. Il ross-il forn a Malta è un po’ il piatto forte della domenica, così come lo è per noi la lasagna. Ma vediamo com’è fatto il ross-il forn?
Si tratta di un timballo di riso, cotto al forno e farcito con macinato di manzo e maiale, polpa e concentrato di pomodoro, bacon, ricotta e uova. Che ne dite di assaggiarne una bella porzione?
Gli Imqaret
Concludiamo questo nostro tour gastronomico alla scoperta della cucina maltese con un dolcetto. Da provare sono sicuramente gli imqaret. Imqaret significa letteralmente “a forma di diamante”. Si tratta di dolcissimi biscottini di sfoglia fritta ripiena di pasta di datteri, a volte aromatizzati con alloro e semi di anice. L’origine comune è naturalmente araba, signori di Malta dall’870 DC fino all’anno Mille che, fra le altre cose, dettero il loro contributo all’integrazione culinaria con ingredienti esotici e preziosi. Ancora oggi li ringraziamo strafogandoci di questi dolcetti che ricordano tanto i settembrini ai fichi nostrani ma che, per fortuna, si mangiano tranquillamente anche tutto il resto dell’anno.
Siamo arrivati alla fine del nostro menù del giorno. Abbiamo assaggiato i pastizzi, le qassatat, la bigilla, il pane di Malta, l’aljotta, i bragioli, il ross il-forn e qualche imqaret, e possiamo dire che questa pre-degustazione dei piatti tipici di Malta è stata più che soddisfacente, ma di sono davvero tante altre pietanze da provare. Come sempre sta a voi scoprirle tutte! Fateci sapere nei commenti quali siete curiosi di assaggiare.
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