Cosa vedere a Ronda: la città sospesa nel vuoto
A man does not belong to the place where he was born,
but where he chooses to die…
Un uomo non appartiene al luogo dove nasce, ma a quello dove sceglie di morire…
Quali altre parole avrebbero espresso meglio il senso di amore, dedizione, gratitudine ed appartenenza verso un luogo o città. Tenetele a mente perché tra poco scopriremo chi ha scritto questa bellissima citazione e dove si trova la nostra prossima meta.
Approdiamo nuovamente in questa terra a noi tanto cara: la Spagna.
Qualche giorno fa abbiamo esplorato la nazione in lungo e largo ed insieme abbiamo scoperto alcune delle città più belle delle Spagna come:
- Santander, graziosa cittadina sul mare;
- Cordova, città eclettica e vivace;
- Bilbao, un’incantevole borgo medievale;
- Ronda, città sospesa nel vuoto;
- Siviglia, la capitale dell’Andalusia;
Tra tutte, ve n’è però una che ha catturato in modo particolare la nostra attenzione e ci ha fatto innamorare al primo sguardo.
Stiamo parlando di Ronda, una città letteralmente tagliata a metà da El Tajo, una gola di oltre 100 metri di profondità. Ronda rientra in quelle che noi amiamo identificare come “mete slow” perché nonostante la vicinanza alla Costa del Sol, si distacca da quello che è il turismo di massa dei luoghi di questa zona.
Ronda è un luogo incredibile, scenografico e mozzafiato che poche altre volte vi capiterà di vedere nella vita.
Ed è proprio la sua posizione spettacolare a rendere così particolare Ronda. Come già anticipato, questa antichissima città si trova arroccata su una profonda spaccatura chiamata Gola “El Tajo de Ronda”. A prima vista l’effetto ottico lascia con il fiato sospeso. La città sembra precipitare giù a strapiombo verso il torrente Guadalevìn.
Ed è proprio fiume Guadalevin che ha scolpito questo enorme cayon nel corso dei secoli, da ben tre lati la roccia formando uno spaventoso e scenografico dirupo. Ma tranquilli Ronda è ben salda alle sue roccie.
Oltre a questa gola impressionante, tra le cose da vedere a Ronda sono gli scenari che cattureranno la vostra attenzione.
Ronda è infatti immersa tra le colline andaluse, che incorniciano il tutto come un quadro prezioso.
Ed allora care e cari Happy Agers, siete pronti per partire con noi ed aggiungere anche Ronda alle città da vedere in Spagna?
Se avete ancora un pochino di pazienza, prima di scoprire cosa vedere a Ronda, è doveroso sapere dove si trova.
Dove si trova Ronda
Ci troviamo nel cuore dell’Andalusia in provincia di Malaga, a nord di Marbella.
Cosa vedere a Ronda
Quello che vi abbiamo descritto sin’ora di Ronda è solo una prima facciata. Le cose da vedere a Ronda sono ancora tante. Ronda è infatti una antica cittadina ricca di storia e cultura. Non mancano abitazioni tipiche, locali tradizionali e monumenti storici, il tutto immerso in un clima tranquillo e sereno.
Ma adesso è arrivato il momento di elencarvi cosa vedere a Ronda.
Non dimenticate come al solito le vostre comode scarpette, vedrete che vi torneranno utili.
Puente Nuevo
Innanzitutto, non vi abbiamo ancora detto che Ronda è divisa in due parti, una storica e l’altra moderna, collegate tra loro dal famoso Puente Nuevo, nonché simbolo indiscusso di Ronda. Si tratta di una costruzione in pietra calcarea, lungo ben 98 metri che si eleva a 120 metri di altezza, sovrastando appunto il burrone “el Tajo”.
Pensate che la realizzazione del ponte richiese ben 42 anni, dal 1751 al 1793. Da qui la vista è spettacolare, impossibile trovare le parole giuste per descrivere un simile incanto. Vi consigliamo di visitarlo anche di sera. Illuminato, diventa ancora più suggestivo ed anche romantico.
Una particolarità che non potrete non notare sono due costruzioni che si trovano nella parte superiore del ponte. Si tratta delle celle utilizzate un tempo come prigioni.
Ed ecco che le vostre scarpette saranno proprio quel che ci vuole. I più avventurosi, che amano esplorare il territorio in lungo e largo, possono scendere giù nella gola seguendo il “Camino de Los Molinos”, un sentiero costituito da grossi scaloni lastricati che portano sino alla cascata.
Puente Viejo
Dopo il ponte Puente Nuevo, la seconda tappa della nostra lista delle cose da vedere a Ronda è il Puente Viejo, conosciuto anche come Puente Árabe. Si tratta del secondo ponte di Ronda, più piccolo e come intuibile dal nome, più antico rispetto a primo, ma comunque molto particolare, si trova verso la zona vecchia della città.
Il centro storico
Ed in questo nostro viaggio a Ronda è doverosa una visita al suo centro storico, chiamato anche La Ciudad, nettamente separato dalal città moderna.
Qui noterete immediatamente le sue mura difensive costruite in perfetto stile musulmano. Infatti nell’architettura si conservano ancora oggi, molte caratteristiche arabe dovute al suo passato sotto il dominio Moro.
Sono diverse le attrazioni da non perdere, situate proprio nella parte antica di Ronda. Vediamole insieme
Palacio de Mondragón
Da non perdere è uno degli edifici più belli della città spagnola. Stiamo parlando di Palacio de Mondragón, conosciuto anche come il palazzo del Marchese di Villasierra. Si tratta di un palazzo storico costruito originariamente nel 1314.
caratterizzato da splendidi giardini colorati. Gli interni ospitano invece il museo civico di Ronda, un museo che raccoglie testimonianze della città. Noterete immediatamente le diverse influenze che hanno contaminato la storia di Ronda. Si passa dallo stile mudéjar, allo stile gotico, sino a quello rinascimentale.
Oltre al museo è doverosa una visita ai suoi meravigliosi giardini che poggiano proprio sulla roccia su cui è costruita la città.
Baños Árabes
Un’altra testimonianza dell’epoca musulmana, ancora ad oggi perfettamente conservata, sono i Baños Árabes, nonché, gli antichi bagni arabi. Situati vicino al ponte Viejo nel quartiere di San Miguel, pare che siano stati costruiti probabilmente intorno all’XI secolo.
L’architettura è proprio quella tipica islamica, non mancano le volte a cupola, colonne e muri decorati con mosaici e arabeschi.
Vi sono poi diverse aree, ognuna delle quali adibite ad una funzione:
- una sala ricevimento;
- una sala calda;
- una sala tiepida;
- una sala fredda;
- piscine e vasche per l’immersione.
Ma a cosa servivano questi bagni? Durante il periodo musulmano, i Baños Árabes oltre ad essere luoghi dediti alla propria igiene personale, erano anche luoghi di incontro sociale e culturale.
Mirador de Ronda
Un’altra delle cose da vedere a Ronda è Mirador de Ronda un “balconcino” che sporge a strapiombo nel burrone. Per chi soffre di vertigini è una prova davvero molto ardua da superare, ma se possiamo aiutarvi, possiamo garantivi che la vista a picco sulla gola del fiume Guadalevín è davvero unica.
Al tramonto poi, tutto diventa ancor più magico. Vi consigliamo pertanto di visitarlo proprio al calar del sole.
Museo del bandolero
Sempre nel centro storico troviamo la nostra prossima tappa: il Museo del Bandito. Si tratta di un luogo davvero molto affascinante, che ha come tema le storie dei bandoleros, ovvero briganti e fuorilegge che agivano in questa regione della Spagna tra il XVIII e il XIX secolo.
Il museo raccoglie documenti e fotografie che testimoniano la vita e le gesta dei bandoleros. Non solo, in esposizione troverete anche numerosi oggetti come armi, abiti, attrezzi, oggetti personali usati dai banditi della zona. Ma non è finita qui. Per rendere meglio l’idea della gesta di questi personaggi dall’operato alquanto discutibile, sempre presso il museo, vengono messi in scena spettacoli di teatro.
Plaza de Toros de Ronda
L’abbiamo riservata per ultima, ma non perché meno importante, al contrario, questo è una delle cose da vedere a Ronda in modo categorico. Dopo il puente nuevo, siamo arrivati alla seconda grande attrazione della città, ovvero, Plaza de Toros de Ronda nonché l’arena dei tori dove si tiene la celebre e discussa corrida.
La Plaza de Toros, situata nel cuore della città fu ultimata nel 1785 e rappresenta una delle più antiche arene di corrida ancora in uso. La Corrida Goyesca, nonostante le numerose critiche, ogni anno attrae un numero sempre maggiore di visitatori. Anche se non condividete lo spettacolo de la Corrida, la Plaza de Toros, merita comunque una visita per ammirarne l’architettura. Questa è una delle arene di corrida più grandi al mondo. La costruzione è in grado di accogliere fino a 5.000 spettatori.
Ma quel colpisce in modo particolare sono le sue mura di mattoni che si alzano verso il cielo e formano una delle facciate più spettacolari di tutto il paese. Sempre qui è possibile trovare il Museo Taurino, il quale che raccoglie una vasta collezione di oggetti legati al mondo della corrida, tra cui costumi, utensili vari e manifesti pubblicitari.
Ronda patria di artisti
Restando sempre nell’arena, noterete senza alcun dubbio le foto di due illustrui personaggi americani, ripresi in compagnia di toreri, donne avvenenti o mentre fumano il sigaro. Stiamo parlando di Hemingway e Orson Welles.
Arrivati a questo punto vi starete sicuramente chiedendo il perché della bellissima citazione letta all’inizio di questo nostro viaggio virtuale.
Bene, cari amici, dovete sapere che in passato sono stati diversi i personaggi rimasti incantati dal fascino dei paesaggi e dalle tradizioni popolari di Ronda, uno su tutti è proprio Orson Welles, famoso attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e produttore cinematografico statunitense tra i più versatili e innovativi del Novecento in ambito teatrale, radiofonico e cinematografico.
Welles amava il popolo spagnolo e la sua cultura. Ma fu particolarmente colpito da Ronda, dove abitò a lungo, e dove gli sarebbe anche piaciuto morire.
Sono infatti sue le parole: Un uomo non appartiene al luogo dove nasce, ma a quello dove sceglie di morire…
Ed ecco che il suo desiderio è stato esaudito. Dovete infatti sapere, che dal 1987 le ceneri del grande regista sono conservate presso quella che un tempo fu la tenuta della famiglia del torero Antonio Ordóñez, e presso la quale Welles fu ospite per diverso tempo.
Siamo arrivati così alla fine di questo nostro viaggio alla scoperta delle cose da vedere a Ronda, e voi, quale frase usereste per ricordare un posto del cuore o dove sentite di appartenere?
Come sempre, fatecelo sapere nei commenti.
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