Come si festeggia la Pasqua in Italia, le usanze più strane da nord a sud

Come si festeggia la Pasqua in Italia, alcune delle usanze più strane da nord a sud

come si festeggia la Pasqua in Italia

Come si festeggia la Pasqua in Italia, alcune delle usanze più strane da nord a sud

E tra mille uova colorate e colombe golose farcite in ogni modo possibile e immaginabile, eccoci qui, pronti a festeggiare una delle ricorrenze più sentite dell’anno: la Santa Pasqua!

Come ben sapete, il giorno di Pasqua non cade mai lo stesso giorno, e quest’anno viene celebrata proprio oggi 31 Marzo.

Viene così considerata “bassa”, proprio perché cade nella fascia che va dal 22 marzo al 2 aprile. Viene invece considerata “media” quando viene celebrata tra il 3 e il 13 aprile, “alta” se va dal 14 al 25 aprile.

Sono in molti a chiedersi perché la data della Pasqua non è mai la stessa. Vediamo perché!

Perché il giorno di Pasqua non è mai lo stesso?

Dovete sapere che la Pasqua cade la domenica successiva al primo giorno di luna piena di primavera. Così, quest’anno la prima luna piena c’è stata il 20 marzo, ovvero, il giorno dopo l’inizio della primavera astronomica. Di conseguenza, la domenica che segue il plenilunio è proprio quella del 31 marzo che corrisponde alla Pasqua 2024.

Fatta luce su questo piccolo enigma al quale si cerca da tanto di dare una spiegazione, siamo curiosi di sapere come si festeggia la Pasqua nella vostra regione, e se vi sono delle usanze o dei riti della settimana di Pasqua che osservate rigorosamente.

 

Come si festeggia la Pasqua in Italia

Se avete sempre pensato che il giorno della resurrezione di Cristo si festeggia ovunque nello stesso modo, beh, dovete sapere che, proprio come avviene per il Natale, anche per la Pasqua vige il detto regione che vai, usanza che trovi.

E noi, ne abbiamo scovate alcune davvero molto particolari, e per certi versi anche bizzarre.

Ed allora care e cari Happy Agers, siete pronti per scoprire con noi quali le tradizioni pasquali in Italia da nord a sud più sentite?

Iniziamo col dire che a Pasqua, gli italiani danno meglio di sé, con manifestazioni davvero uniche, che variano di regione in regione, e non solo anche da città in città e paese in paese

Feste popolari, riti religiosi, sagre di paese, processioni sono solo alcuni degli eventi organizzati in occasione della Pasqua.

Ovviamente, le celebrazioni della Pasqua iniziano già una settimana prima, proprio per ricordare l’entrata trionfante di Gesù a Gerusalemme, che venne accolto dallo sventolio di foglie di palma.

Ma sappiamo che siete curiosi di scoprire come si festeggia la Pasqua in Italia?

 

La tradizione dei fujenti a Napoli

Il nostro tour alla scoperta delle tradizioni più particolari della Pasqua in Italia parte da una delle città dove da sempre, Sacro e profano si mescolano e convivono alla perfezione. Stiamo parlando della tradizione dei fujenti a Napoli. Una tradizione davvero unica nel suo genere, anche sui generis.

Chi ha avuto modo di passeggiare tra le vie di Napoli durante il periodo di Pasqua, si sarà sicuramente imbattuto in cortei apparentemente festanti, che si muovono a piedi scalzi e sventolano bandiere e portano su baldacchini la Madonna dell’Arco.

Chi sono i fujenti

Sono appunto i Fujenti o Vattient, i quali, vestiti di bianco dalla testa ai piedi con una fascia azzurra o rossa legata intorno alla vita, sin dalle prime luci dell’alba, a voce piena intonano delle invocazioni:

“Chi ti ha fatto stu lividure nun è degno rò paravis!

Chi vò ben à Maronn e l’Arco ce purtamm stu cor e argient”.

I fujenti in realtà provengono, non solo da Napoli, ma da diversi comuni vesuviani, e vanno in giro per la città per richiedere offerte da portare sino al Santuario della Madonna dell’Arco (costruito intorno al 1500), situato nel comune di Sant’Anastasia alle falde del Vesuvio. Sono scalzi per voto e, sempre per voto, percorrono correndo l’ultimo tratto di strada verso il santuario.

Come dicevamo, questi cortei apparentemente festanti, sono caratterizzati anche da momenti di grande drammaticità, da stati d’animo di forte emotività e scene convulsive cariche di grande suggestione.

Ma come nasce la tradizione della Madonna dell’Arco?

La tradizione risale al 1450. Durante una festa, due giovani giocavano a pallamaglio, un antico gioco nato nel XII secolo nel Regno di Napoli, che consisteva nel mandare più lontana la palla di legno colpendola con un maglio.

Durante una partita, la palla di uno dei due andò a colpire un albero di tiglio, perdendo così partita. Il giocatore, accecato dall’ira, bestemmiando, scagliò la boccia contro la Madonna, colpendola alla guancia sinistra.

Questa, cominciò a sanguinare. La gente presente in quel momento, cercò di linciare il ragazzo, ma in quel momento da lì passava il Conte di Sarno, Raimondo Orsini, Gran Giustiziere del Regno di Napoli, che fece liberare il malcapitato.

Costatato quindi il miracolo, dopo un processo sommario, diede ordine di impiccare il giovane allo stesso albero di tiglio che aveva fermato la boccia. Dopo ventiquattr’ore l’albero seccò.

 

Lo scoppio del carro a Firenze

Da Napoli ci spostiamo in un’altra bellissima città, per scoprire come si festeggia la Pasqua in Italia in modo particolare. Stiamo parlando della tradizione dello scoppio del carro a Firenze, che si svolge ogni anno in piazza duomo proprio la mattina di Pasqua. Vediamo di cosa si tratta.

Questa tradizione risale ai tempi della prima crociata. In questa occasione il capitano fiorentino Pazzino dei Pazzi, di ritorno da Gerusalemme nel 1101, portò con sé tre scaglie di pietra del Santo Sepolcro di Cristo. Le pietre, gli erano state offerte da Goffredo di Buglione, come segno di riconoscenza e ricompensa per il valore dimostrato in battaglia.

Le tre pietre, conservate presso la chiesa dei Santi Apostoli, vengono usate per accendere il cero pasquale.

Anticamente il fuoco santo veniva distribuito al popolo e ai religiosi di tutta la città con un carro più semplice che si fermava nelle vie e nelle piazze.

il Brindellone

Il carro che attualmente utilizzato per la celebrazione dello scoppio della colomba, è chiamato il Brindellone e fu fatto realizzare dalla famiglia Pazzi nel 1494.

Il giorno di Pasqua si tiene così il rito tanto atteso dai suoi abitanti e dai turisti che visitano la città. Di buon mattino il Brindellone con su installati i mortaretti ed i fuochi d’artificio, inizia il suo cammino dal via Il Prato, trainato da due paia di bianchi bovi infiorati, arriva in piazza del duomo e si ferma tra il battistero e la cattedrale.

Allo scoccare delle ore 11:00, ecco che ci si prepara al momento tanto atteso.

Lo scoppio del carro

Al canto del “Gloria in Excelsis Deo”, si dà fuoco alla miccia della colombina meccanica che, dall’altare maggiore vola fino al carro e va ad incendiare i fuochi disposti sul Brindellone. Inizia così lo Scoppio del Carro e, in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto.

Si dice che se la colombina, dopo lo scoppio del carro, ritorna da sola e senza problemi all’altare maggiore, per Firenze sarà un anno fortunato, al contrario, sarà un anno nefasto. Si ricorda in particolare l’anno dell’alluvione nel 1966. In quell’occasione la colombina si fermò prima di arrivare al carro.

 

La Sagra e il Palio dell’uovo a Tredozio

Prosegue il nostro tour alla ricerca di come si festeggia la Pasqua in Italia da nord a sud. Dopo Firenze, ci spostiamo in Romagna per scoprire la Sagra e il Palio dell’uovo a Tredozio.

Si tratta di un evento all’insegna dell’allegria e del divertimento. Giunta quest’anno alla 58° edizione, questa Sagra ha come protagonista l’uovo.

Il giorno di Pasqua, subito dopo pranzo si aprono le danze alla Sacra dell’uovo di Tredozio, un piccolo comune italiano di soli 1129 abitanti della provincia di Forlì-Cesena.

Sono diversi gli eventi che si susseguono:

  • la maxi battitura delle uova;
  • campionati di sfogline;
  • i mangiatori di uova sode;
  • le agguerrite ragazze dei 4 rioni per il Palio Femminile.

La maxi battitura delle uova

Il pomeriggio inizia con il gioco di gruppo della “Maxi battitura”: il pubblico viene invitato a partecipare diviso nelle categorie donne-uomini-bambini; le uova sode colorate vengono preparate dall’ultimo ovaiolo del paese, Luigino Bassetti, che porta aventi la tradizione per far giocare e divertire adulti e bambini.

Il campionati di sfogline

Il  campionati di sfogline consiste nel trasformare un impasto di 700 gr in solo 8 minuti in una bella sfoglia.

Il “Campionato Nazionale dei Mangiatori di Uova Sode”

Il campionato Nazionale dei Mangiatori di Uova Sode è senza alcun dubbio uno degli eventi più attesi. Si tratta in una gara che vincitore colui che in 3 minuti mangia più uova.

Il Palio Femminile

I giochi della Pasqua continuano con la Disfida del 16°Palio Femminile: le rappresentanti femminili dei 4 Rioni Borgo, Nuovo, Piazza, Casone si sfidano nelle avvincenti gare “uovo nel pagliaio, tiro alla fune e battaglia delle uova”.

 

Ed eccoci, arrivati alla fine di questo nostro viaggio alla scoperta di come si festeggia la Pasqua in Italia da nord a sud.

Sicuramente ci sono tante altre tradizioni che meritano di essere citate, ma a noi piace farcele raccontare da voi, che sicuramente saprete trasmetterci le tradizioni della vostra terra meglio di chiunque altro.

Non resta che augurare una Buona Pasqua a tutti voi, da tutti noi di Happy Age!

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