Gioielli d’Italia: Il Castello di Gradara
Amor, ch’a nullo amato amar perdona
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona. (Divina Commedia di Dante, V canto, Inferno)
Sono i celebri versi della Divina Commedia del sommo poeta Dante, forse i più conosciuti dell’intera opera, ed è proprio da questi versi che vogliamo iniziare oggi un’altra affascinante avventura, alla scoperta di un luogo (il Castello di Gradara) che ha fatto da sfondo ad un sentimento dal tragico epilogo, quello tra Paolo e Francesca.
Immaginate di passeggiare lentamente tra i vicoli di questo piccolo borgo medievale, lontano dal caos e dalla confusione della città, accompagnati solo dalla quiete che anima questo luogo per essere poi ad certo punto catapultati in una dimensione lontana, al confine tra realtà e fantasia, per ripercorrere le vicende di una delle più grandi opere della letteratura italiana mai scritte.
Il Castello di Gradara è un luogo ricco di storia e di memorie diventato celebre proprio grazie al poeta fiorentino.
Allora cari e care Happy Agers, siete curiosi di seguirci in questo nuovo viaggio?
Dove si trova il Castello di Gradara
Ci troviamo nell’omonimo comune di Gradara, nelle Marche, un piccolo paesino di appena 5000 abitanti, situato in una posizione particolarmente favorevole, sia perché si trova a soli 10 minuti dal mare, sia perché fin dai tempi antichi era crocevia di importanti traffici commerciali e di popoli.
Gradara rappresenta una delle principali mete turistiche della riviera marchigiana, ma la principale attrazione resta il castello e la sua storia. Questa fortezza del 1182, arroccata su di una morbida collina, è stata nei secoli soggetta al dominio di diverse ed importanti famiglie, una su tutte i Malatesta. Furono proprio i Malatesta, in particolare “Malatesta da Verucchio detto il Centenario”, impossessatisi della torre dei De Grifo, a far costruire nella prima metà del XIII secolo, la Fortezza e le due cinte di mura.
Ma questo, come avete ben potuto intuire, non è l’unico motivo per il quale la Famiglia Malatesta ed il Castello di Gradara sono passati alla storia.
Più di mille anni fa, si è infatti consumata, al Castello di Gradara, la storia d’amore di Paolo e Francesca, una delle più famose coppie di amanti mai esistiti, celebrati da Dante nel V canto dell’Inferno.
Paolo e Francesca non sono frutto della fantasia della penna dello scrittore, ma sono due personaggi realmente esistiti, protagonisti purtroppo di una tragica vicenda.
Paolo e Francesca e la Rocca di Gradara
Nel 1275 Guido da Polenta, signore di Ravenna, decise di dare la mano di sua figlia, Francesca da Polenta, a Giovanni Malatesta, Signore di Rimini, che lo aveva aiutato a cacciare i Traversari, suoi nemici. Giovanni Malatesta chiamato “Giangiotto”, perché zoppo, ciotto e deforme, consapevole del suo aspetto poco gradevole, per evitare un possibile rifiuto da parte della giovane Francesca, al momento delle presentazioni pensò bene di mandare al proprio posto il fratello Paolo il Bello, nobile cavaliere di bella presenza e dai modi cortesi, già sposato con Beatrice Orabile di Ghiaggiuolo. Francesca alla vista di Paolo, non ebbe alcun dubbio a pronunciare il suo sì.
Ma la bella Francesca non sapeva però che Paolo la sposava solo per procura, ovvero, per conto del fratello Giangiotto.
Tra Paolo e Francesca, sbocciò comunque l’amore, un amore senza lieto fine.
Il fratello minore di Giangiotto, detto il “Malatestino dell’Occhio”, così chiamato perché aveva un occhio solo, venne a conoscenza degli incontri segreti tra Paolo e Francesca.
Nel 1289 si svolse il tragico epilogo. Paolo passò dal castello per una delle sue solite visite a Francesca. Purtroppo l’ultima.
Giangiotto, appostatosi per cogliere in flagrante i due amanti, aprì la porta nella stanza nella quale erano intenti a scambiarsi un dolce bacio.
Accecato dalla gelosia, Giangiotto, estrasse la spada e li uccise entrambi.
Cosa vedere al Castello di Gradara
Ripercorsa la storia d’amore tra Paolo e Francesca, ritorniamo ai giorni nostri. La fortezza di Gradara è anche una bellissima struttura da ammirare nella sua interezza. Costruita sulla sommità di un colle al confine tra le Marche e la Romagna, con un sol sguardo domina l’intero borgo sottostante.
Le cinte murarie
Il castello di Gradara rappresenta uno degli esempi di architettura militare del XIV secolo, meglio conservati in Italia. Tutto intorno alla fortezza troviamo le due cinte murarie costruite per proteggere la struttura dagli attacchi nemici. La più esterna, è lunga quasi 800 metri, tanto da renderla una della cinte murarie più estese ed imponenti di tutta la nazione.
Prima di addentrarvi negli spazi interni vi consigliamo di fare una passeggiata tutto intorno alle mura. Il paesaggio vi lascerà senza fiato.
Tuttavia, ancor prima di arrivare al castello, è possibile ammirarlo in tutto il suo splendore già da lontano. Ci spostiamo ora all’interno della cinta muraria, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui troverete molte botteghe di artigiani, casette tipiche e grandi balconi fioriti.
Ancora oggi è possibile, ammirare il ponte levatoio, attraverso il quale è possibile accedere nel cortile interno. Ed è proprio da qui, che ha inizio la visita negli ambienti della rocca.
Torre del Mastio
Una delle costruzioni più interessanti e primitive del Castello di Gradara, è sicuramente la Torre del Mastio, costruita, si suppone, con materiali di reimpiego, provenienti con molta probabilità da una vicina necropoli. In passato la torre era una struttura militare autosufficiente, infatti, al suo interno è conservata ancora oggi una grande cisterna per la raccolta delle acque. Al mastio si accedeva tramite delle scale in legno, che venivano tempestivamente rimosse in caso di attacco nemico.
Le stanze del castello
Tra le stanze visitabili del castello, le più importanti sono:
la Sala della Tortura, il Mastio, la stanza della Passione, il Camerino di Lucrezia Borgia e la Cappella, tutte arredate con mobili antichi e opere d’arte. Ma la stanza che fra tutte è oggetto di maggiore curiosità da parte dei visitatori, è la Camera di Francesca, ricostruita interamente negli anni ’20, all’interno della quale, è possibile ritrovare tutti quei particolari descritti da Dante e Boccaccio nelle loro opere.
Le grotte di Gradara
Il Castello non è l’unica attrattiva di Gradara, molto suggestive sono le grotte di Gradara, un tesoro nascosto nel sottosuolo di questo bellissimo e tranquillo borgo, un vero e proprio labirinto, fatto di grotte e cunicoli. Sono state scoperte ben sedici grotte, che si ipotizza fungessero da luogo di culto e di preghiera dei Bizantini.
Lasciamo a voi cari e care Happy Agers, il piacere di fare la scoperta di ogni altro angolo di questo piccolo gioiello nel centro d’Italia.
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