Borghi da scoprire: Borghetto di Valeggio sul Mincio, il villaggio dei mulini
Borghetto di Valeggio sul Mincio, ne avete mai sentito parlare? È considerato uno dei borghi più belli d’Italia e pertanto, care e cari Happy Agers, non vogliamo farci sfuggire l’occasione per partire per questo viaggio e visitarlo assieme a voi.
Siamo al confine tra Veneto e Lombardia, nella cui valle del fiume Mincio, sorge questo antico villaggio fatto di mulini, casette e cascatelle, un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato e dove la calma e la quiete fan da padrona.
Se siete dunque, alla ricerca di pace e tranquillità, il Borghetto di Valeggio sul Mincio è proprio ciò che fa per voi.
Tutto qui è in perfetto equilibrio. Storia e natura, infatti, convivono da molti secoli in un’ideale armonia.
Ma prima di scovare le bellezze di questo luogo così caratteristico è doveroso ripercorrerne, anche se in breve, la storia e del perché Borghetto viene chiamato il villaggio dei mulini.
La storia di Borghetto di Valeggio sul Mincio
Partiamo proprio dalle origini del suo nome, “Borghetto” che in lingua Longobarda sta a significare “insediamento fortificato”.
A Borghetto, nel corso dei secoli, si sono insediate diverse popolazioni che hanno lasciato di volta in volta la loro impronta.
Secondo alcune testimonianze è possibile rilevare, su questo tratto del Mincio, la presenza dell’uomo, già dall’età del Ferro.
Da Borghetto iniziarono poi ad insediarsi anche etruschi, galli e romani, i quali lasciarono come testimonianza del loro passaggio diversi monili.
Ma è con l’arrivo dei Longobardi nel VIII secolo che sulle rive del fiume, inizia a svilupparsi un vero e proprio nucleo abitato.
Anche la costruzione del monastero Santa Maria che vedrete sulla riva sinistra del fiume, risale al tempo dei longobardi.
Dopo il periodo longobardo è la volta dell’epoca Scaligera, forse la più importante per il borgo.
Furono, infatti, i membri della famiglia Scaligera a creare attorno al villaggio dei mulini un sistema fortificato con mura e torri, circondato dalla fossa Seriola.
Così, pian piano Borghetto iniziò a diventare una piazzaforte militare.
Un’altra importante tappa nella storia di Borghetto di Valeggio sul Mincio, risale al 1387, ovvero, durante il dominio di Gian Galeazzo Visconti.
Fu proprio quest’ultimo che avviò i lavori per la costruzione del Ponte Visconteo, un ponte diga con scopo difensivo che avrebbe modificato il corso del Mincio a Borghetto, rendendone impraticabile il guado.
Ma i cambiamenti a Borghetto sono ancora tutti in divenire. Infatti, quando il borgo passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia perse la sua impronta militare per trasformarsi questa volta in un centro agricolo di notevole importanza.
Fu durante questo periodo, nel 1405, che iniziarono a sorgere i mulini ad acqua che ancora oggi caratterizzano e sono simbolo indiscusso del territorio.
I mulini, un tempo utilizzati per la molitura del grano e per la pilatura del riso, rimasero in funzione per tutti gli anni del Novecento, poi col divenire dell’industrializzazione, purtroppo, caddero in disuso.
Grazie però ad un attenta opera di recupero, queste macchine hanno avuto l’occasione di tornare a nuova vita.
Oggi quei vecchi mulini sono stati trasformati in alberghi, graziosi negozietti di artigianato e caratteristici ristoranti.
Per queste ragioni Borghetto è ricordato anche come il villaggio dei mulini.
Dopo qualche cenno storico, ecco che inizia il nostro itinerario alla scoperta dei principali luoghi d’interesse di Borghetto sul Mincio.
La prima tappa inizia ancor prima di arrivare a Borghetto. Infatti, vi consigliamo di fermarvi un attimo alle porte del villaggio per ammirare il famoso Ponte Visconteo una diga fortificata costruita nel XIV secolo.
Da qui potrete godere di una bellissima vista sul borgo e di un incantevole cornice d’insieme che vede tutti gli elementi in perfetta simbiosi tra loro.
Il “Ponte Lungo”, così chiamato dagli abitanti del posto è lungo ben 650 metri ed è collegato al Castello Scaligero tramite due alte cortine merlate.
Purtroppo quasi tutta la parte più antica del castello ha subito un crollo a causa del terremoto verificatosi nel lontano 1117.
Rimasero, invece, in piedi le quattro torri di cui una tonda alta 15 metri. Fu la famiglia degli Scaligeri, che avviarono i lavori di ricostruzione.
La parte visitabile e giunta ai giorni nostri è quella della cosiddetta “Rocca” a cui si accedeva tramite due ponti levatoi.
Oltre ad una forte connotazione storica, il ponte, il castello e le sponde del Fiume Mincio, sono un luoghi anche molto romantici.
Dunque, una bella passeggiata al tramonto è sicuramente il momento migliore, soprattutto se desiderate stupire e fare breccia nel cuore del vostro amato o della vostra amata.
In particolare, la meravigliosa vista sul territorio sottostante il castello non può lasciare indifferenti.
Tuttavia, come ogni castello che si rispetti, anche il Castello Scaligero di Borghetto di Valeggio sul Mincio ha la sua misteriosa leggenda.
Si dice che Messer Andriolo da Parma, il Castellano di Valeggio, cercò di cedere il maniero alla Serenissima invece che ai Visconti di Milano.
Il castellano fu però scoperto e catturato e di conseguenza la sua spada spezzata in due e murata nella Torre Tonda. Il suo corpo venne poi fatto a pezzi e gettato nel fiume Adige.
Lo spirito del Castellano
Si dice che, durante le notti di tempesta, lo spirito del Castellano si manifesta al castello per cercare la sua spada e ritrovare la pace.
Dopo il ponte è doverosa una visita nel centro storico, che ha conservato intatto nel tempo il caratteristico aspetto di “borgo medioevale. Il castello dista soli 10 minuti a piedi dal centro storico, percorrendo una strada in salita. Una passeggiata, per voi che siete abituati a ben più ardui cammini.
Qui potrete ammirare le sue stradine ed i vari mulini ad acqua, anima del borgo. Nonostante questi mulini siano piuttosto datati, alcuni sono stati rimessi in funzione.
Merita una visita anche la piccola Chiesa di San Marco Evangelista risalente al XVIII secolo.
La chiesa è stata costruita sui resti di una precedente pieve romanica del XI sec. Tuttavia, la particolarità di questa chiesa è il suo campanile ricavato all’interno di quella che era un’antica torre di guardia costruita in epoca scaligera.
Altra particolarità è la campana, considerata una tra le più antiche della zona.
Tra le altre cose da vedere a Borghetto merita una visita anche il ponte in legno circondato da tanti vasi di gerani colorati.
Cosa Mangiare a Borghetto
Oltre alle tante cose da vedere, vi consigliamo di fermarvi in uno dei tanti mulini adibiti a ristoranti dove è d’obbligo assaggiare il famoso tortellino di Valeggio, chiamato anche “nodo d’amore”.
A questo piatto è legata, come si può evincere dal nome, una storia d’amore.
Si narra che il simbolo d’amore tra la ninfa Silvia e il capitano Malco, fosse proprio un fazzoletto di seta dorata annodato dai due amanti prima di gettarsi nel Mincio.
Pare che per ricordare la storia dei due innamorati, era consuetudine, nei giorni di festa, tirare uno strato di pasta sottile tagliata come il fazzoletto dorato e farcita da un delicato ripieno!
Se dopo averli assaggiati, desiderate acquistarne una manciata per provare a rifarli nella vostra cucina, c’è un pastificio proprio in centro.
Qui troverete una grandissima varietà di tortellini rigorosamente fatti in casa.
Non vi siete già innamorati di questo piccolo gioiello sull’acqua? Quelli indicati sono senza alcun dubbio i principali siti di interesse turistico, noi però vi consigliamo di esplorate Borghetto lasciandovi guidare dal vostro istinto.
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4 Comments
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Gosti Annamaria
Bellissimo !!! Mi piacerebbe tanto visitarlo è da tempo che ci penso!!! Grazie 👋 👋 👋
paolo
Bellissimo, se3rvizio ben fatto e posto meraviglioso, grazie